Steredenn – Recensione

Sviluppatore: Pixelnest Studios Publisher: Plug In Digital Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3, Mobile) Genere: Sparatutto Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 12,99 € Italiano:

Gli shmup sono una categoria di giochi che, negli ultimi anni come non mai, ha visto tutta una serie di piccoli progetti ricalcare le orme del genere alternandosi senza sosta tra ogni tipo di piattaforma esistente, dalle home console ai dispositivi mobili.

Da un po’ oramai la sfida fra questo genere di giochi consiste più nello scoprire quale sia il più luminoso, spettacolare, graficamente appagante, tralasciando completamente il fattore sfida che ha sempre caratterizzato i migliori titoli del genere. Steredenn si propone come la voce fuori dal coro che, con qualche compromesso e un nuovo livello di difficoltà, vuole farci riscoprire il piacere e il dolore di giocare agli shmup.

Supernova in 8bit 

Steredenn, senza troppi fronzoli, ci mette dinanzi la sua natura di shmup vecchio stile senza farsi pregare troppo; la nostra base è sotto attacco, siamo chiamati a scendere in campo nei meandri della galassia per distruggere la fazione nemica e porre fine alla minaccia.

Questo è quello che si evince appena si avvierà la prima partita, e, insomma, importa poco e nulla considerato che il gioco vuole solo darci un pretesto per sparare all’impazzata e gettarci contro la miriade di astronavi nemiche pronte a farci saltare in aria, senza se e senza ma. Lo stile grafico 8-bit la fa da padrone giocando sull’effetto nostalgia sul quale giochi di questo tipo e non solo ormai marciano non poco; è tuttavia innegabile che, seppur non facendo vanto di grandi effetti grafici, animazioni o altre solide finezze tecniche, il titolo mostra subito di non averne alcun bisogno, sfoggiando il suo design essenziale e accattivante, pulito al punto giusto per lasciare spazio a laser, missili e chi più ne ha più ne metta.

Le meccaniche di gioco sono piuttosto semplici, garantendo da subito un ottimo feedback e un’ottima responsività della navetta sotto il nostro controllo. Le azioni che potremo effettuare sono poche: sparare e muoverci all’interno della schermata di gioco, mentre il livello scorre verso sinistra insieme agli agguerritissimi nemici, sarà ciò che saremo chiamati a fare. Ovviamente che shmup sarebbe senza power-up e armi aggiuntive? E infatti qui Steredenn fa centro, dritto nel cuore dei giocatori appassionati del genere, in quanto saranno all’incirca trenta le armi che potremmo collezionare durante la nostra traversata dei sette livelli di gioco disponibili: motoseghe per attacchi ravvicinati, droni autonomi che ci assisteranno durante la battaglia, missili che inseguiranno i nemici e tantissime altre ancora, tutte pronte a farci cambiare approccio, stimolare e mettere alla prova le nostre skill di bombardieri spaziali. Il tutto accompagnato un rock forsennato, che si sposa bene alla natura elettrica del gioco.

Tira e molla

E’ bene chiarire che di armi sarà possibile utilizzarne solo due alla volta, e che queste saranno lasciate da astronavi che potremmo definire cargo, una volta fatte esplodere; passando sopra al bottino potremo visualizzare il nome del potenziamento e decidere se equipaggiarlo o meno a sfavore di quello precedentemente scelto, chiedendo quindi ai giocatori più curiosi e coraggiosi una certe flessibilità. Di power-up, invece, potremo sceglierne solo uno dei quattro che i boss lasceranno alla loro dipartita, permettendoci di costruire la nave da guerra perfetta per continuare il nostro scontro.

Nello spazio profondo 

Due sono le cose che si fanno sentire già al primo approccio con Steredenn: varietà e difficoltà. La prima ci si renderà conto essere davvero vasta con l’accumularsi delle ore di gioco, la seconda invece vi si paleserà con molta più forza ma, c’è da dirlo, perché brillante e non sfiancante.

Infatti la difficoltà del titolo non risiede solo nelle centinaia di colpi e navicelle che ci si fionderanno addosso, ma anche in tanti altri piccoli dettagli che rendono la sfida assolutamente appagante e stimolante. La vita a disposizione del giocatore sarà una, che dovrà tenersi stretto per tutti i livelli di gioco che avranno anche difficoltà ambientali; potremmo ritrovarci in una tempesta di meteoriti durante la nostra traversata, o magari un ingorgo di rocce da distruggere per evitare danni. Il tutto risulterà avvincente e accompagnato da una piacevolissima resa visiva.

Ma la vera ciliegina sulla torta sono i pattern d’attacco dei boss e la struttura stessa dei livelli, che cambieranno a ogni nuova partita, inibendo completamente il fattore memoria e spingendoci a utilizzare strategie diverse per un boss o un livello affrontato in precedenza.
E’ anche vero che così entra in gioco la fortuna, in quanto potrebbe capitarvi la giusta combinazione di potenziamenti adeguati e di nemici più fragili, ma questo viene perdonato considerando il mix di divertimento e frustrazione, tipico del genere, perfettamente bilanciato.

Per quel che riguarda il multiplayer non avremo nulla più di un confronto che si baserà sui punteggi ottenuti durante le sfide giornaliere proposte, peccato perché anche solo la possibilità di poter giocare in locale con un amico sarebbe sicuramente stata un valore aggiunto che avrebbe giovato alla longevità.

Trofeisticamente parlando: vuoto cosmico

In Steredenn ci troveremo a dover collezionare solo dieci trofei, otto di bronzo e due d’oro.
Purtroppo il fatto che siano pochi va a scontrasi anche con la relativa facilità con cui è possibile collezionarli, essendo la maggior parte di essi legata alla sconfitta di tutti i boss e al completamento del gioco. Un contro per qualcuno, un pro per qualcuno d’altro.

VERDETTO

Pixelnest Sudios ci ha potato un titolo che con la giusta dose di nostalgia, novità e difficoltà riesce a essere appagante in quasi ogni sua componente. Con una buona resa visiva, una grande varietà e un'elevata rigiocabilità, Steredenn si pone come un nuovo punto di riferimento per il genere di cui fa parte con le uniche pecche risiedenti in una longevità non alle stelle e in una componente multiplayer insufficiente e poco soddisfacente.

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