PS3InFamous 2 - Recensione

InFamous 2 – Recensione

Publisher: Sony Computer Entertainment Developer: Sucker Punch
Piattaforma: PS3 Genere: Action Adventure Giocatori: 1 PEGI: 16

Le icone chiave dell’universo PlayStation non riescono ad affermarsi tanto facilmente: un tempo ci pensavano Lara Croft e Crash a portare in alto il marchio Sony, poi l’apertura al mercato multipiattaforma ha fatto crollare queste ‘divinità videoludiche’ lasciando un po’ di confusione sul palco Sony. Dopo Natan Drake sembra però che si sia trovata finalmente un altra star sinonimo di qualità: il suo nome è Cole MacGrath.

Rinnegati da Dio: lotta tra bene e male

InFamous 2 riprende esattamente dal finale del primo episodio, con Empire City rasa al suolo e con l’arrivo di un’inattesa minaccia annunciata da Kessler, la Bestia. Questa enorme entità dalle fattezze umane non fa altro che avanzare a suon di distruzione, e sebbene Cole abbia dato il massimo per provare ad annientarla, il risultato non è stato quello sperato. Bisogna passare quindi al Piano B: andare a New Marais nel minor tempo possibile per incontrare lo scienziato artefice della Raggiosfera: solo in questo modo si può pensare di trovare una soluzione al disastro scatenato dall’esplosione di questo manufatto iper-tecnologico, che al momento ha portato solo devastazione e problemi lungo le coste statunitensi.

Sotto questi termini che comincia la nuova avventura di Cole, eroe dalle cui gesta dipendono le sorti del pianeta Terra: MacGrath è ancora una volta padrone totale dell’elettricità in seguito all’esposizione alle radiazioni causate dall’esplosione della Raggiosfera, che lo hanno trasformato in una sorta di supereroe dei nostri giorni. Un Conduit – così viene presentato – capace di poter gestire a proprio piacimento le cariche elettriche, ma soprattutto libero di sfruttarle a proprio piacimento. Sin dal primo episodio di inFamous, infatti, al giocatore viene data la libertà di adottare un karma positivo, sfruttando i propri poteri a fin di bene, o di optare per quello negativo, scatenando panico e distruzione in tutta la città. InFamous 2 non fa eccezione e questa volta, ad accompagnare le nostre decisioni chiave, ci pensano due nuove compagne di viaggio, Kuo e Nix. La prima dotata di una notevole sensibilità alle catastrofi che stanno colpendo l’intera umanità, la seconda catalogabile come un’iper-attiva pazzoide desiderosa di distruzione e vendetta: niente male come contrapposizione, ma starà proprio a noi decidere con chi schierarci ed in generale come comportarci. La causa, in ogni caso, è comune: distruggere la Bestia e porre fine a questi terrificanti eventi che stanno lacerando e spingendo nel caos l’intera popolazione.

Nix non ha proprio l'aria della brava ragazza...

Ma accennare alla trama di inFamous 2 citando solo la Bestia come unico antagonista sarebbe un grave errore: a New Marais comanda Bertrand, megalomane capace di plasmare i cervelli delle masse, che vede i Conduit come il male dell’umanità in quanto esseri sovrumani non appartenenti ai piani superiori di Dio. Un’ideale tanto assurdo quanto efficace per spezzare in due gli animi della popolazione, ancora una volta indecisa sulla fazione da sostenere. Grazie alle sue milizie, infatti, Bertrand fornisce ai propri cittadini anche la protezione dall’invasione di orripilanti mostri provenienti dalle paludi: ma è tutta qui la verità? La trama di inFamous 2 si infittisce sempre di più, regalando qualche interessante colpo di scena e giostrando con maestria tra voltafaccia e inaspettati cambi di prospettiva che costituiscono un passo avanti rispetto al primo capitolo uscito nel 2009. L’avanzare della Bestia viene scandito da alcuni messaggi su schermo e dalle clip dei notiziari. La responsabilità è tutta nostra: saremo in grado di salvare l’umanità?

Supereroe conservatore

Squadra che vince non si cambia: è questa una delle regole fondamentali che vengono spesso seguite per riuscire ad affermare con successo un progetto che ha già ottenuto consensi. Non che sia falso, però probabilmente una squadra migliore vince ancora di più. Il team Sucker Punch ha presentato inFamous 2 sotto l’ottica di una vera e propria evoluzione del primo episodio, messa in parallelo al salto fatto da Naughty Dog con Uncharted ed Uncharted 2: questa promessa è stata purtroppo tradita. InFamous 2 mantiene la sua struttura free-roaming che permette al giocatore di dedicarsi alla storia principale, di affrontare quest secondarie, di cercare tutti i collezionabili e, più in generale, di ‘giocazzeggiare’ in libertà. Purtroppo però è necessario constatare che – lato tecnico a parte – questo nuovo capitolo non ha portato grandissimi o quantomeno sostanziali novità all’interno della formula di gioco, bensì tanti piccoli miglioramenti che, se da un lato riescono a migliorare quanto offerto dal primo episodio, dall’altro non riescono a dare quella necessaria ventata di aria fresca che ci si aspettava.

Mai fare arrabbiare Cole!

La prima cosa che colpisce di inFamous 2 è l’evoluzione tecnica generata dagli sforzi del team di sviluppo: tra il primo e questo secondo capitolo sembra esserci un vero e proprio divario generazionale, che colloca l’ultima produzione Sucker Punch tra i migliori risultati ottenuti in un titolo free-roaming: a partire dai modelli poligonali, passando per le ambientazioni, i colori, gli effetti particellari e la linea d’orizzonte. InFamous 2, sotto questo punto di vista, regala un cocktail squisito per tutti i fan accaniti di Cole e per chi a questa elettrizzante saga si è avvicinato da poco, grazie al piano Welcome Back. Anche il sistema di combattimento è stato ampliato, in primis con l’inserimento di una nuova arma su cui potremo contare per gli scontri corpo a corpo: realizzata dal nostro migliore amico Zake, l’Amplificatore di corrente altro non è che una sorta di rudimentale spada elettrica capace di immagazzinare la corrente sprigionata dal corpo di Cole. A questo impensabile arnese vanno ad affiancarsi tantissimi nuovi poteri su cui potrà contare il nostro Conduit, tra cui diverse tipologie di scariche, un ‘laccio elettrico’ capace di farci raggiungere rapidamente posti lontani, tanti tipi di granate e, non affatto di minor rilievo, la possibilità di sfruttare un potere non legato alla corrente elettrica: i potenziamenti saranno disponibili in base alla tensione del nostro karma, ed andranno a plasmare Cole in maniera differente secondo le nostre scelte morali.

Un solo super-potere stanca, no?

I combattimenti funzionano molto bene a lunga distanza, e questa volta è stata data meno importanza al sistema di copertura a favore di un approccio più diretto e meno ragionato. Per quanto riguarda invece gli scontri corpo a corpo, una forte linearità è accompagnata da una telecamera davvero spettacolare che però regala qualche brutto scherzo durante le fasi più concitate dell’azione. Per rendere questa più varia, tramite la pressione del pad direzionale è possibile cambiare in tempo reale le nostre abilità senza dover obbligatoriamente passare per fastidiosi menù, ed il risultato è molto piacevole e funzionale. Il motore di gioco si comporta egregiamente, offrendo un framerate molto stabile – a differenza dei vari problemi riscontrati nel primo episodio – e garantendo un’ottima qualità visiva. Dal punto di vista dell’audio non ci si può certamente lamentare: il doppiaggio è – una volta tanto – ben fatto e la colonna sonora, sebbene fuoriesca in modo abbastanza timido, comprende brani piacevoli che uniscono l’audio urbano a ritmi jazz.

Crea e Condividi?

Un aspetto che non è riuscito ad essere all’altezza delle aspettative è l’editor delle missioni realizzato per la community PlayStation. Alla politica Play, Create & Share ci hanno abituati titoli come LittleBigPlanet e ModNation Racers, giochi in cui un’interfaccia limpida ed estremamente user-friendly permette a tutti di realizzare livelli profondi e complessi. Se si analizza ad esempio l’editor del titolo Media Molecule si potrebbero perdere ore e ore nell’analizzarne ogni aspetto e dettaglio. Quello di inFamous 2, dal canto suo, lascia piuttosto confuso il videogiocatore medio che ha voglia di scatenare il proprio estro creativo nella realizzazione di missioni personalizzate. E’ vero che le potenzialità per generare quest interessanti ci sono, ma l’interfaccia scarna ed uno scarso supporto da parte del software rendono difficile la vita a chi vorrebbe applicarsi nella creazione di un bel livello.

Attenzione a non superare il limite indicato sulla destra!

Si può però guardare il bicchiere mezzo pieno, e notare come tutti i livelli creati dalla community convergano in un unico grande pentolone di missioni secondarie capaci di aumentare la già notevole longevità del gioco. La campagna principale dura intorno alle 10 ore se si escludono le 60 sub-quest, i collezionabili e l’importanza che assumono le scelte di karma in prospettiva di un nuovo playthrough con scelte differenti. Se si aggiungono quindi tutte le missioni realizzate dagli utenti PSN, si raggiungono livelli davvero alti e convincenti per chi è alla ricerca di un titolo capace di durare molto e di offrire una costante dose di divertimento.

Commento finale

Se la domanda è “inFamous 2 è meglio del primo capitolo?”, la risposta è senza dubbio “Sì”. InFamous 2 è un gioco davvero divertente, ottimo dal punto di vista tecnico, e allo stesso tempo capace di dire addio alla discreta monotonia a cui rimaneva fedele il primo episodio. Tanti piccoli passi avanti permettono di considerarlo un’evoluzione della prima avventura di Cole, ma ancora non si riesce ad apprezzare un elemento chiave capace di far letteralmente annoverare la saga dei Sucker Punch. In ogni caso, un titolo più che valido, molto longevo e prima di tutto piacevole da giocare.

8/10

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Alex Camilleri
Fondatore e admin. Nel lontano 2008 apre UPSBlogIt, un blog personale dedicato al mondo PlayStation. Il progetto cresce rapidamente ed evolve dopo tanti anni in PlayStationBit. Adesso sviluppa videogiochi.