Le notizie, se negative, corrono sempre veloci, e la scelta di Sony di non rimborsare completamente un utente vittima di un attacco hacker sta già iniziando a sollevare un polverone mediatico destinato a trasformarsi in una vera e propria bufera.
Prima di tutto i fatti: un utente PlayStation, che per ora rimane anonimo, è stato vittima tempo fa di un attacco al suo account, di cui si è reso prontamente conto grazie alla notifica via mail di acquisti sullo Store mai fatti, per un totale di 600 dollari di spesa.
Segnalato il problema e sporta la dovuta denuncia, la stessa Sony ha provveduto a comunicare all’utente che, qualora avesse fatto decadere la suddetta causa, avrebbe potuto avere un rimborso pari a 150 dollari, ossia un quarto della spesa totale, da spendere però solo nel PlayStation Store.
Insomma, oltre al danno la beffa, visto che quel poco che verrebbe rimborsato al soggetto dovrebbe essere per forza speso all’interno del negozio virtuale, senza quindi un ritorno vero e proprio di denaro.
Il giocatore ha comunque una seconda opzione: proseguire con la causa legale per, in caso di vittoria in tribunale, recuperare il suo denaro, anche se, sempre per bocca del colosso nipponico, la diretta conseguenza sarebbe il blocco definitivo dell’account per evitare l’accesso a contenuti ottenuti illegittimamente.
Voi cosa avreste fatto se vi foste trovati in questa spiacevole situazione? Sony ha ragione ad agire così per evitare truffe oppure si poteva trovare un’altra soluzione? Fateci sapere la vostra!