Tokyo Twilight Ghost Hunters – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Arc System Works Developer: Toy Box
Piattaforma: PS3 – PSVITA Genere: Graphic Novel Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 39,99 €

“Hey Ray, tu credi in Dio?”
“Non ci hanno presentati.”

Le graphic novel sono uno dei generi più apprezzati nel paese del Sol Levante ma che qui, vuoi per lo scarso appeal di titoli tutto dialoghi, vuoi per la mancanza di una traduzione, non riescono ad attecchire come si deve, se non su una ristretta cerchia di fans.
Proprio a questo genere appartiene Tokyo Twilight Ghost Hunters (da qui in poi TTGH), titolo targato Toy Box e pubblicato da Arc System Works che cerca di scuotere i giocatori con una storia basata sui fantasmi, da sempre ramo molto prolifico del genere horror.

tokyo-twilight-ghost-hunters-001

Who ya gonna call?

Trattandosi di un’avventura in cui la storia è l’elemento principe, abbiamo scelto di non svelarvi molto della trama, fornendovi solo qualche dettaglio di circostanza, per evitare di rovinare l’esperienza di gioco a chi di voi volesse cimentarsi in questa avventura.
Nel titolo interpreterete un vostro avatar, che potrete nominare a vostro piacimento, specificando anche altezza, peso, data di nascita e zona di provenienza. Trasferitosi in una nuova scuola, farà la conoscenza di un giovane in sedia a rotelle, Masamune Shig, e una ragazza timida e un po’ ingenua, Sayuri Mifune, nonché di una misteriosa donna che tenterà di reclutarlo in un’agenzia dedita allo studio dell’occulto.
Sulle prime la cosa vi suonerà strana, almeno fino al momento in cui la scuola verrà attaccata da un fantasma e sarete proprio a voi, con l’aiuto dei vostri due nuovi amici, a dover sventare la minaccia incombente, non senza un’aiuto della suddetta, procace figura che vi fornirà i mezzi per scacciare l’anima inquieta, denominata Key Master, ossia un tubo d’acciaio ed un rilevatore di spettri di sua invenzione, denominato Ouja Board.
Verrete così a conoscenza dell’esistenza di un’associazione chiamata Gate Keepers, un gruppo di ricercatori e non che si dedicano allo studio dell’occulto e alla pratica dell’esorcismo, diretti da Chizuru Fukurai e di cui anche Shiga, con vostra grande sorpresa, fa parte.
Ebbene, da qui inizierà la vostra avventura come un vero e proprio acchiappafantasmi, sballottato da una parte all’altra del Giappone per porre fine alle invasioni ultraterrene e salvare le anime tormentate, ma soprattutto aiutare i vivi a continuare la loro esistenza in maniera tranquilla.
Un compito, ve lo assicuriamo, tutt’altro che facile.

TTGH guitar ghost tokyo twilight

Questa l’ho già sentita

I più attenti non si saranno fatti sfuggire una curiosa particolarità inserita da noi volutamente all’interno del racconto della trama, il fatto che sia stato specificato il nome del primo spettro che combatterete. I fan delle storie di fantasmi infatti non avranno potuto non notare la gigantesca citazione fatta nei confronti di uno dei più bei film di tutti i tempi, ossia Ghostbusters, visto che nella prima pellicola i mostri responsabili della liberazione di Zuul, il Distruggitore erano proprio il Mastro di chiavi (Key Master appunto) ed il Guardia di Porta (pluralizzato in Gate Keepers).
Ovviamente TTGH non si ferma qui e si trasforma in una gigantesca citazione al mondo della fantascienza e dell’occulto, con tante piccole e grandi chicche legate alla filmografia e non solo. A nostro parere una delle più riuscite è quella legata ad uno dei ragazzi che lavorano per i Gate Keepers, il classico nerd stereotipato, tutto pc e congegni elettrici, che al momento di presentarsi comparirà con un casco enorme pieno di luci e vi chiederà di non svelargli nulla sul motivo della vostra visita, asserendo poi che siete venuti da molto lontano, per fargli sottoscrivere un’abbonamento ad una rivista scientifica, correggendosi poi e parlando di un Club dei giovani Marinai.
Se non avete riconosciuto questo stralcio, vi riveliamo che si tratta di un dialogo preso direttamente da Ritorno al Futuro, altro kolossal della fantascienza degli anni ’80 che ha stregato milioni di persone.
Questo è quindi un esempio di quello che vi aspetta, ma non facciamo ulteriori rivelazioni, invitandovi però a guardare una lista dei trofei molto molto particolare, in cui potrete vedere come il lavoro svolto dai ragazzi di Toy Box sia accurato e carico di passione.
Certamente questo è un punto a favore di TTGH, ma dobbiamo ancora inoltrarci a fondo nel gameplay del titolo, dunque senza indugi prepariamo i nostri zaini protonici e caliamoci a testa bassa nelle meccaniche di gioco.

tokyo twilight ttgh ruota delle emozioni

Mi ha smerdato!

Come detto il grosso del’avventura consiste in dialoghi, nel quale però la nostra interazione sarà minima, ed esclusivamente legata ad alcune risposte a scelta multipla e un meccanismo chiamato “Ruota delle emozioni”. In particolari momenti infatti al nostro personaggio verrà richiesto di far capire il suo stato d’animo oppure la sua affinità con una particolare persona, tramite la selezione di alcune azioni prestabilite, divise però in maniera poco chiara e quasi buttate addosso al giocatore, senza un tutorial che spieghi come agire. All’interno della ruota infatti avremo cinque simboli (cuore, mano, testa, lacrima e pugno) che ci permetteranno di rapportarci con gli altri in maniera triste, allegra, violenta o affettuosa, oppure di rimanere pensierosi senza dire nulla. Dopo la prima scelta potremo anche decidere quale dei nostri cinque sensi usare in relazione al primo simbolo, per creare effetti come il dare la mano durante una presentazione o l’abbracciare una persona impaurita.
Il vero dramma di queste possibilità è proprio l’assenza di chiarezza nelle scelte, che per la maggior parte del tempo verranno fatte più o meno a caso, generando effetti randomici a metà tra il divertente ed il frustrante, visto che sarà quasi grottesco tentare di abbracciare la nostra amica e ritrovarsi insultati perchè in un momento tragico cercheremo di palpeggiarla impunemente.

tokyo twilight nerd back to the future quote

Nonostante questo bisogna anche segnalare come le vostre azioni avranno un’incidenza minima sulla trama, eccezion fatta per quello che può accadere una volta sconfitto il boss (se così possiamo chiamarlo) di turno. Il nostro eroe infatti scoprirà di essere dotato di un sesto senso che potrà attivarsi solo compiendo determinate scelte durante la parte “parlata” e permetterà di rivivere il passato dello spettro sconfitto, ampliando la trama ed immergendoci ancora di più in essa.
In ogni caso, se non doveste riuscire ad innescare questo evento speciale nulla di cui preoccuparsi, visto che la narrazione scorrerà liscia e tranquilla fino alla fine di ognuno dei tredici capitoli di gioco, strutturati come se stessimo guardando una serie televisiva, con tanto di sigla iniziale e finale con titoli di coda al completamento di ogni episodio, scelta di sicuro impatto e molto godibile visto anche lo stile generale di gioco.

tokyo-twilight-ghost-hunters04

Mai incrociare i flussi

Abbiamo detto di una delle due componenti fondamentali, ossia i dialoghi, ma dobbiamo ancora parlare della parte più dinamica di TTGH, gli scontri con i fantasmi. In ogni capitolo infatti verremo ingaggiati per fermare dei fenomeni paranormali di vario tipo provocati sempre da un’entità bloccata tra il nostro mondo e l’aldilà, che seminerà il panico in vario modo all’interno della città.
Per compiere l’esorcismo al giocatore verrà richiesto di escogitare un piano e di compiere successivamente una battaglia a turni strutturata come in un gioco da tavolo, con gli alleati da spostare su una scacchiera che rappresenta le stanza dove si svolge l’azione e delle mosse prestabilite da compiere, come ad esempio lanciare oggetti, curare i compagni oppure attaccare.
Per quanto riguarda il piano, vi verrà semplicemente richiesto di attingere ai vostri fondi per piazzare trappole ed espedienti in giro per la struttura, così da guidare i fantasmi dove vorrete voi oppure danneggiarli se dovessero compiere un determinato tragitto, anche se nella maggior parte dei casi anche le più meticolose preparazioni si riveleranno totalmente inutili, cosa che già di per sé sarebbe fastidiosa, ma che diventa frustrante una volta che si passa all’azione, per un semplice motivo, ossia che non avremo modo di vedere i fantasmi.

tokyo twilight hypernatural board game TTGH

La logica di questa scelta è ineccepibile, queste entità sono incorporee e quindi invisibili a occhio nudo, ma il gioco ed il divertimento risentono fortemente di questa scelta da parte dei produttori, visto che anche piazzando al meglio le trappole ci ritroveremo il più delle volte a colpire alla cieca sperando di andare a segno con le nostre armi, anche perchè l’unico suggerimento che ci verrà dato ogni turno si rivelerà inutile. All’inizio della fase di movimento infatti il nostro esperto ci dirà dove avverte presenze ectoplasmiche, per esempio vicino ad una finestra, ma il problema è che sulla Ouja Board a vostra disposizione sulla quale vedrete la mappa non vi sarà modo di capire dove finestre e simili siano collocate, essendo una plancia in 2D, trasformando quindi interessanti indicazioni in un inutile chiacchericcio, visto che a guidarvi saranno solo il vostro intuito e tanta fortuna.
A mitigare la situazione e favorire la nostra azione dovrebbe esserci il tutorial, ma sottolineiamo il condizionale in quanto la spiegazione fornita al giocatore in merito alla battaglia ed alle azioni possibili è talmente confusionario da risultare dannoso oltre che inutile, e tutto ciò è un vero peccato, perchè l’idea di fondo era veramente interessante.

ttgh-part-timer tokyo twilight

Non solo caccia ai fantasmi

Insomma, a una componente narrativa degna di nota si unisce un sistema di combattimento non altrettanto ben realizzato, ma se non altro ricco di possibilità, visto che avremo modo di allenare il nostro team, di imparare nuove abilità e di equipaggiarci con armi sempre più potenti ed utili consumabili per danneggiare i nemici o guarirci dalle ferite subite, come in ogni buon RPG che si rispetti. Il tutto può essere gestito tramite uno splendido Hub mostrato come l’ufficio dei Gate Keepers, dove vari elementi come la lavagna ed il PC potranno essere usati per decidere cosa fare e come farlo. Dal PC in particolare avremo modo di accettare delle missioni secondarie che allungheranno non di poco il gioco, completabile comunque abbastanza rapidamente visto che ogni capitolo conterrà un solo caso da risolvere, e che ci forniranno soldi da spendere nel negozio per migliorare i nostri strumenti ed acquistare interessanti gingilli che favoriranno la nostra caccia.
Oltre alle sub-quest i ragazzi di Toy Box hanno inserito anche un simpatico mini-gioco, chiamato Hypernatural, che simula un board game in cui dovremo dare la caccia ai fantasmi con (purtroppo) pressapoco le stesse metodiche di combattimento che vedremo durante il gioco vero e proprio, con la differenza però che ogni turno ci verrà consentito di usare anche oggetti che modificheranno il paesaggio o ci aiuteranno nella caccia.

tokyo-twilight-ghosthunters-screenshot-ME3050227154_2

Se non altro si tratta di una piacevole variante che vi strapperà qualche ora di relax e farà sorridere gli amanti dei giochi da tavolo, anche se purtroppo si riscontrano gli stessi problemi di combattimento che abbiamo criticato precedentemente.
Un piccolo accenno infine per l’eccellenza del comparto audio e video, visto che la colonna sonora scelta per fare da sottofondo alla storia è di quelle memorabili, con tanto di pezzi rock e vere e proprie canzoni che vi rimarranno in testa per giorni (come ad esempio la sigla all’inizio di ogni capitolo). Lo stesso si può dire per la grafica, con le classiche scene statiche realizzate a mano ma contornate da tante piccole finezze, come l’effetto misto 2D/3D scelto per il design dei personaggi a schermo e i già sottolineati Hub di gioco che risultano molto gradevoli alla vista e soprattutto intuitivi e pratici nonostante la ricercatezza.

httpvh://youtu.be/mkBLhM46zLg

VERDETTO

Tokio Twilight Ghost Hunters è una graphic novel di sicuro impatto, che gli amanti del genere fantascientifico sapranno apprezzare anche grazie alle numerose citazioni inserite dai produttori e ad una storia intrigante e mai banale. Purtroppo a contrastare la narrazione eccelsa ci sono i momenti in cui dovremo combattere, non esattamente un divertimento anche a causa della totale assenza o inutilità dei tutorial e di una generale mancanza di spiegazioni fornite al giocatore in merito alle azioni possibili. In ogni caso Toy Box è riuscita a mettere in piedi una storia che merita di essere letta e vissuta, a patto ovviamente di riuscire a non farsi prendere dallo sconforto durante la caccia ai fantasmi e soprattutto di essere pratici della lingua inglese, vero e proprio fattore limitante per un titolo che meriterebbe miglior fortuna.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.

1 commento

  1. […] Il publisher Bandai Namco ci informa che sono disponibili da oggi due nuovi titoli NIS America. Si tratta di THE AWAKENED FATE ULTIMATUM per PlayStation 3, titolo di cui si sta occupando il nostro Vincenzo, che presto pubblicherà la recensione, e TOKYO TWILIGHT GHOST HUNTERS per PlayStation 3 e PlayStation Vita, gioco che dopo un inizio un po’ faticoso ha convinto il nostro Stefano della propria bontà. […]

Comments are closed.