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Unmechanical: Extended – Recensione

Publisher: Teotl Studios, Grip Games Developer: Talawa Games, Grip Games
Piattaforma: PS3 (cross-buy con PS4, PSVita) Genere: Platform/Puzzle Game Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 9,99 €

Perché non staccare un po’ dai titoloni del momento tutta frenesia ed azione e dedicarsi a qualcosa di più rilassante, e che al contempo stesso ci permetta di lubrificare gli ingranaggi del nostro cervello? Con Unmechanical: Extended tutto ciò è possibile: puzzle game ma anche platform, di produzione indie ma con un qualcosa che ci ricorda l’atmosfera del Wall-E di Andrew Stanton, cosa vogliamo di più? Sviluppato dai ragazzi svedesi di Talawa Games nel 2012 per PC, oggi viene riproposto in versione estesa e grafica migliorata in collaborazione con Grip Games, altra casa di produzione indie già famosa per aver pubblicato The Impossibile Game, incubo e fautore di maledizioni per molti giocatori.
Unmechanical: Extended è un gioco a scorrimento laterale ma che si presenta nelle cosiddette due dimensioni e mezzo. Avviando nuova partita impersoneremo un piccolo robottino tutto occhioni dolci e braccine penzolanti. Ah già! il nostro robottino ha anche una bella elica sul suo testone…

Heli, il piccolo protagonista di Unmechanical - Extended
Heli, il piccolo protagonista di Unmechanical: Extended

Unmechanical… I robot hanno un cuore?

Dal menù principale è possibile avviare la versione originale del gioco presentato per PC o giocare direttamente l’episodio Extended completamente inedito: in entrambi i casi, senza troppi preamboli verremo catapultati nel mondo di gioco. Scopo del nostro piccolo Heli (questo è il nome ufficioso che sulla rete viene affidato al nostro piccolo eroe) è quello di tornare in superficie superando sfide man mano sempre più complesse in un ambiente di gioco fatto di ingranaggi e… un cuore pulsante. I comandi di gioco sono immediati, oltre a quelli direzionali che ci permetteranno di spostarci lungo le due dimensioni l’unico altro comando d”azione è un raggio traente attivabile con qualsiasi tasto: sarà questo il solo comando che ci permetterà di interagire con il mondo di gioco.
Nessun limite di tempo, non si muore, e sfide che, seppur sempre più complesse proseguendo con la “trama”, sono facilmente accessibili a qualsiasi utenza grazie anche alla presenza degli aiuti che il nostro Heli è disposto a offrirci in forma di fumetti.

Il cuore pulsante di Unmechanical - Extended
Il “cuore pulsante” di Unmechanical: Extended

… I robot hanno un cervello

Le sfide spaziano da problemi di logica a problemi di fisica, da giochi di memoria all’uso sapiente di sassi e travi di metallo, a raggi di luce ad aree bisognose di energia elettrica, un mix che terrà incollato il giocatore senza mai annoiarlo. I puzzle avvengono quasi in successione: terminata la prima stanza si passerà subito alla seconda senza che ci sia un  collegamento fra quella precedente e quella successiva, tuttavia non si noterà la differenza in quanto le aree di gioco possono assumere delle dimensioni davvero notevoli. Nonostante le uniche azioni di Heli saranno quella di spostarsi in lungo e largo non si avrà mai la sensazione di fare sempre le stesse cose, anzi, le sfide saranno sempre diverse.
Ad un certo punto riceveremo anche un upgrade che ci permetterà di esplorare aree che prima non erano accessibili, ma purtroppo questa novità è stata inserita in maniera piuttosto marginale: la si sarebbe infatti potuta sfruttare diversamente anche in termini di gameplay aggiungendo ulteriori, diversi upgrade. Si nota invece la mancanza di collezionabili tanto amati/odiati dai giocatori, una lacuna che, unita ad una longevità non così apprezzabile, rendono Unmechanical: Extended difficilmente rigiocabile se non per scoprire i due finali di gioco (anche se per i più pigri basterà ricaricare l’ultimo checkpoint). Infatti ad ogni superamento di una sfida, partirà un salvataggio automatico, utile a far capire al giocatore che non c’è più niente da fare in quella determinata area e, data l’assenza di collezionabili, i giocatori saranno poco invogliati ad una esplorazione attenta delle aree di gioco. Poca influenza ha avuto, in merito, anche la versione Extended che aggiungerà poco meno di un’ora di gioco inedita.

unmechanical extended edition
L’ambientazione di Unmechanical: Extended

… I robot hanno una famiglia

Nell’episodio Extended, da cui il gioco prende il nome, i ragazzi di Grip Games hanno seguito la logica dei loro fratelli svedesi. Ci ritroveremo questa volta a controllare un altro robottino, forse un padre (o una madre) che cercherà di salvare il suo piccolo dalle grinfie del mondo sotterraneo.
In questo caso la maggior parte dell’ambiente di gioco ci vedrà collaborare con il nostro pargolo per superare le sfide poste dal gioco stesso ad esempio premendo in contemporanea pulsanti o tirando le leve in sequenza stabilite del nostro piccolo partner. Anche in questo episodio sarà presente un upgrade, anzi è proprio il caso di chiamarlo downgrade, che aggiungerà un pizzico di novità al gioco. Ma come nel caso precedente, questa funzione gioca un ruolo marginale nel corso dell’avventura. Nonostante i piccoli difetti che accompagnano il gioco base, sono presenti gli stessi pregi dell’Unmechanical presentato nell’ormai lontano 2012, Grip Games ha fatto un’eccellente lavoro perfettamente in linea con l’idea originale di Talawa Games.

httpvh://youtu.be/lcgB5jxbPq0

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Vincenzo Ficetola
Salernitano DOC, romano per adozione, lavora nell'ambito della formazione e consulenza inquinando il mondo imprenditoriale con le sue idee. Appassionato di videogiochi già in tenera età, si diletta a mipiacciare, cinguettare e scrivere dove gli capita, anche sui muri.