Arriva una notizia un può fuori dal comune e che forse sorprenderà i più: gli Alpini si sono apertamente schierati contro il nuovo titolo, targato DICE e EA, Battlefield 1.
Più precisamente la loro opposizione sembra essere dovuta ad una sorta di “profanazione” digitale legata al Monte Grappa, mappa presente in Battlefield 1, che invece di commemorare le imprese dei soldati italiani è stata interpretata come un mero atto irrispettoso nei confronti di migliaia di soldati morti durante la prima guerra mondiale.
Ecco la dichiarazione in merito:
“Un vero e proprio sacrilegio, perché solo chi non ama e non conosce il Grappa può ideare un videogioco di questo tipo, che è una mancanza di rispetto nei confronti di un territorio che ha visto morire decine di migliaia di giovani per difendere la patria. Ovvio che sono contrario ad una cosa del genere, non ci sembra affatto il caso di trasformare un luogo sacro in un videogioco. Il Monte Grappa dovrebbe essere ricordato per il sacrificio di chi ha combattuto ed è morto lassù, dall’una e dall’altra parte, e non quindi essere riportato d’attualità in questo modo, con gente che spara e uccide, con sangue ovunque. Temi delicati, come quello della guerra, specie di questi tempi, vanno affrontati in maniera diversa e non in modi devianti come questo”.
E voi cosa ne pensate al riguardo? Una giusta lamentela o la solita ignoranza in materia videoludica italiana?
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Quanta ignoranza e ipocrisia.
La scena più cruenta, ma anche più famosa, de Salvate il soldato Ryan andrebbe a “dissacrare” le migliaia di persone morte durante lo sbarco in Normandia? No. Questo perché in quel caso trattasi di un film.
Quando, invece, si parla di un videogioco, per quanto sopravvalutato, si pensa subito ad un “insegnamento” errato o simili. Sentire queste cose mi dà solo sui nervi.