Afterimage – Recensione

Sviluppatore: Aurogon Shanghai Publisher: Modus Games Piattaforma: PS5 (disponibile anche per PS4) Genere: Metroidvania Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 24,99€ Italiano: Sottotitoli

“La memoria è ciò che ci rende chi siamo, che ci dona esperienza e conoscenza del mondo che ci circonda, imprimendo sulla nostra anima chi siamo davvero. Solo i ricordi sono eterni”. È così che veniamo accolti in Afterimage, titolo sviluppato da Aurogon Shanghai, la quale entra di prepotenza e si impone tra gli altri videogiochi metroidvania, sfoggiando anche un notevole stile. Che sia stato o meno il China Hero Project di Sony, è bello vedere come dalla Cina inizino ad arrivare videogiochi di tutti i tipi. Con la barriera imposta dallo stato totalmente sparita, per la gioia di videogiocatori e sviluppatori.

Purtroppo però, i videogiochi non sono solo estetica, ed è quindi arrivato il momento di analizzare nel dettaglio il protagonista della nostra recensione nella sua versione PlayStation 5.

Ricordi perduti

A seguito di una terribile calamità, chiamata per l’occasione La Devastazione, che ha portato alla rovina l’intero regno di Engardin, Renee, la protagonista, si risveglia priva di qualsiasi memoria. Accompagnata da una sorta di spirito chiamato Ifree, insieme al giocatore apprenderà alcune delle nozioni riguardanti la storia di Afterimage. Lo stesso regno di Engardin, i Goliath, le anime vaganti, le ossa prismatiche e tanto altro, le numerose informazioni iniziali aumenteranno solo il senso di spaesamento di Renee e del giocatore.

Con l’obiettivo di arrivare verso Est, al proprio villaggio natale, i due protagonisti si lanciano in questa tremenda e lunga odissea, alla ricerca di informazioni e chissà, forse anche di vendetta. Lungo il percorso, i due si imbatteranno in NPC occasionali e in delle specie di immagini residue, che daranno sempre più informazioni al videogiocatore, ma mai in modo totalmente comprensibile. Che sia a causa di una localizzazione in italiano molto grossolana o di una cattiva gestione della narrazione, questa pioggia di meteore informative non dovrebbe però scoraggiare il giocatore dallo scoprire le vere bellezze del gioco.

Finalmente un metroidvania

Non vogliatecene a male, ma ultimamente, eliminando Hollow Knight e pochi altri, i metrodvania degni di memoria sono realmente pochi. Con una forte imposizione di genere e di stile, Afterimage entra, con non troppi problemi, nel parco titoli di questa categoria, ma con alcune note a margine. Dal lato tecnico, troviamo il non plus ultra di fluidità e comandi, che risultano veloci, reattivi e belli da vedere su schermo, con tutta la precisione millimetrica di ogni azione. Che siate dei giocatori che prediligono la velocità al danno, o viceversa, l’enorme armamentario, fruste annesse che fanno da tributo ai vari Belmont, vi permetterà di divertirvi al meglio e causare ancora più distruzione insieme a Renee ed Ifree.

Armature, accessori e magie renderanno l’esperienza GdR ancora più grande: queste, unendosi all’esplorazione tipica dei metrodvania, confezionano un’avventura degna di tutto il rispetto. Le afterimage, localizzate approssimativamente in italiano come “immagini residue”, ovvero le abilità indispensabili all’avventura, saranno il motivo per cui, invece, il backtracking tipico del genere sarà meno fastidioso, ma comunque a tratti ammorbante. Data l’enorme ermeticità del gioco, poi, è possibile cadere più e più volte nella disperazione più totale data dall’incapacità di capire dove dirigersi. È altresì vero che sarà possibile fissare dei punti di riferimento sulla gigantesca mappa di gioco e utilizzare i vari teletrasporto sparsi nel mondo, ma la procedura risulterà molte volte tediosa e poco stimolante.

Durante l’esplorazione, ovviamente, Renee ed Ifree si ritroveranno a combattere contro i più disparati nemici, tra fauna locale e spiriti resuscitati e impazziti a causa della calamità, fino a scontrarsi con boss dal design unico e originale. Non pensate però minimamente di lanciarvi a occhi chiusi nello scontro: i nemici in Afterimage non perdonano mai.

Quantità o qualità?

Come si evince dai paragrafi precedenti, la mole di contenuti presenti in Afterimage è veramente enorme. Informazioni, luoghi da visitare, armi, abilità e altro che lasciamo alla vostra scoperta, porteranno via al giocatore tanto, molto tempo. Nella parte tecnica e grafica, ovviamente risulta grandiosa l’ottimizzazione e la resa su schermo, con scenari colorati, sempre animati e affascinanti da osservare. Non si può dunque che applaudire e rendere grazie all’incommensurabile lavoro svolto dal team di sviluppo, giusto? Purtroppo no. Perché per quanto il titolo possa essere veramente una delle esperienze metrodvania definitive, manca di una parte fondamentale e, paradossalmente, scandita benissimo all’interno del gioco stesso: la memorabilità.

Solo i ricordi sono eterni”, ci verrà riferito all’inizio del gioco: peccato che gli sviluppatori se ne siano dimenticati. Non un luogo, un personaggio o una situazione che faranno breccia nel nostro cuore. A questo problema, si aggiunge anche una enorme diluizione dei contenuti, che faranno durare l’esperienza all’incirca venti ore e navigare il giocatore nella decina di finali disponibili, facendo diventare l’odissea di Renee un vero e proprio smarrimento. E, data l’enorme predilezione del team verso gli ambienti acquatici e allagati, nel più leopardiano pessimismo, mi sento di aggiungere che “il naufragar non m’è dolce in questo mare” (n.d.R.).

Ma, indubbiamente, chi è alla ricerca di un titolo longevo e ricco di elementi, potrebbe realmente trovare pane per i propri denti, perché l’impegno messo da Aurogon Shangai è qualcosa che non può essere assolutamente denigrato.

Il Platino residuo di Afterimage

Eccoci nella parte preferita dai nostri lettori. Oggi un disclaimer: platinare Afterimage non sarà semplice, non per la difficoltà ma per la cripticità espressa anche nei trofei e nelle azioni del gioco. Indubbiamente, il primo consiglio che vi diamo per completare l’elenco è quello di esplorare ogni singolo pixel della gigantesca mappa.

Ogni dettaglio, ogni NPC, ogni abilità, saranno fondamentali per il completamento del titolo, quindi fate attenzione anche ai simboli di interazione su schermo, che molte volte si mimetizzeranno tra i colori delle texture. Da collegarsi di nuovo all’esplorazione, ci saranno i trofei relativi al ritrovamento di tutte le armi, armature, piatti della cucina e chi più ne ha più ne metta. Infine, ci saranno le coppe relative ai finali, che una volta ottenute, porteranno il giocatore alla schermata iniziale, permettendogli dunque di ricaricare la partita e continuare per la sua strada fino al Platino.

VERDETTO

Afterimage è un metroidvania di tutto rispetto, pieno di carattere, stile e contenuti. Proprio questi ultimi, risulteranno troppi e appesantiranno il gioco, rendendolo più lungo del dovuto. Da sottolineare anche un elemento fondamentale, ossia l'assenza di memorabilità: nessun elemento sembrerà infatti in grado di farsi (ironicamente) ricordare dagli appassionati. Se siete comunque alla ricerca di un titolo audace, longevo, divertente da giocare e bello da vedere, siete sicuramente nel posto giusto. Peccato per questi piccoli difetti che non permettono ad Afterimage di ottenere un voto ancora più elevato ed entrare nel gotha dei metroidvania.

Guida ai Voti

Raffaele Verde
Anche se i videogiochi sono la sua passione, fin dalla tenera età, continua, ancora oggi a cercare di capirci qualcosa, ovviamente senza riuscirci.