Agatha Christie: Murder on the Orient Express – Recensione

Sviluppatore: Microids Studio Lyon Publisher: Microids Piattaforma: PS5 (disponibile anche per PS4) Genere: Avventura Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 39,99 € Italiano: Sottotitoli

Desiderosi di vestire ancora una volta i panni del detective Hercule Poirot, ci siamo lanciati nella recensione di Agatha Christie: Murder on the Orient Express. In un periodo decisamente prolifico per gli amanti dei videogiochi investigativi, Microids torna ancora una volta nel mondo creato dalla penna di Agatha Christie, per offrire questa volta un prodotto diverso da quelli a cui siamo abituati.

Tutti a bordo!

A meno che non abbiate vissuto isolati dal resto del mondo per tutta la vostra vita, avrete probabilmente un’idea di chi sia Hercule Poirot e di cosa faccia per vivere. Il famoso detective belga dagli iconici baffi è il protagonista di oltre trenta romanzi, nonché di numerose trasposizioni cinematografiche e televisive.

I casi ideati da Agatha Christie sono però stati anche recentemente oggetto di trasposizioni videoludiche, grazie agli sforzi di Microids. La casa francese è infatti riuscita a stringere un proficuo accordo per pubblicare una serie di prodotti dedicati ai gialli della famosa scrittrice. Recentemente, abbiamo analizzato Hercule Poirot: The London Case, un intrigante titolo investigativo che spinge i giocatori a spremersi le meningi.

Nemmeno il tempo di tornare da Londra che è già tempo di imbarcarsi in una nuova indagine, questa volta però con una serie di interessanti variabili. La prima è il cambio di sviluppatore: non più gli esperti ragazzi di Blazing Griffin, bensì direttamente la branca di Microids Studio Lyon. Il cambio di rotta è testimoniato anche dallo stile di Poirot, più simile a quello adottato nelle recenti pellicole dirette e interpretate da Kenneth Branagh.

Altra interessante svolta è data dalla trasposizione moderna della storia, originariamente ambientata nel 1934. Murder on the Orient Express ci mette subito davanti a smartphone e modernità, proponendo una rivisitazione della classica storia in chiave più attuale. Nonostante questo, le linee tracciate da Agatha Christie restano ben visibili e nette, tranquillizzando gli amanti del giallo originale.

La trama di Agatha Christie: Murder on the Orient Express

Nonostante la deriva moderna, Microids Studio Lyon si è affidata a una serie di schemi collaudati, familiari agli appassionati del genere. La trama, come detto, chiama a raccolta i personaggi resi famosi dalla penna di Agatha Christie. Dall’oscuro e turbolento Edward Ratchett all’amico di Poirot, il signor Bouc, chi ha letto il romanzo originale avrà più o meno un’idea di ciò che lo aspetta tra i vagoni dell’Orient Express.

Non mancano però alcune piccole derive, che permetteranno persino di scendere virtualmente dal treno per esplorare zone decisamente diverse da quelle immerse nella neve che circonda le rotaie. Non vi sveliamo troppi dettagli, per non rovinarvi l’esperienza, ma possiamo assicurarvi che gli influssi moderni si faranno sentire, senza però snaturare una storia senza tempo.

In generale, possiamo dire che il lavoro svolto dal team è più che valido, utile per attirare anche quei giocatori che magari non riescono a immedesimarsi con eventi che temporalmente risalgono a quasi 100 anni fa. Inoltre le piccole variazioni nella storia renderanno le vicende interessanti anche per chi conosce il libro e i film a memoria, facendoli nel contempo sentire quasi a casa.

In tutto questo si insinua un gameplay che, come anticipato, sfrutta una struttura che è diventata marchio di fabbrica dei giochi dedicati a Hercule Poirot. Tanti dialoghi da metabolizzare (fortunatamente sottotitolati in italiano) e varie deduzioni logiche da fare. Anche qui però troviamo delle ventate di novità che faranno piacere a chi mastica pane e investigativi.

Il gameplay di Agatha Christie: Murder on the Orient Express

Se avete giocato i titoli di Hercule Poirot creati da Blazing Griffin vi troverete a vostro agio anche in Murder on the Orient Express. Il titolo, pur abbandonando la visuale isometrica fissa vista anche in The First Cases, mantiene lo stile chiuso che limita in qualche modo le azioni dei giocatori. Nei vari capitoli che compongono la storia si potranno esplorare un numero limitato di zone e interagire con determinati oggetti e personaggi.

L’investigazione non è quindi totalmente libera ma su binari, con comodi marker a schermo che ci mostrano gli elementi che potremo analizzare e le persone che potremo interrogare. Se da un lato questo limita la creatività dei giocatori, dall’altro evita eccessive dispersioni. Nonostante ciò, non mancheranno false piste e indizi in grado di confonderci.

Il cuore pulsante dell’analisi resta comunque la mente di Poirot, in cui i dati si collegheranno in una rete di eventi e dentro la quale dovremo risolvere anche piccoli enigmi. Aggiustare una timeline in base alle informazioni o trovare incongruenze nelle testimonianze saranno sfide all’ordine del giorno. Non mancano nemmeno puzzle “esterni” più manuali, ben studiati e utili per stimolare la mente del giocatore. Da giochi a incastro, per arrivare a confronti con i sospettati, tutto ci farà sentire dei veri detective.

Purtroppo alcuni elementi sono sembrati un po’ trascurati, senza contare che in certi casi i puzzle mentali sono stati gestiti con un sistema di comandi legnoso, figlio probabilmente di un prodotto più a suo agio con mouse e tastiera. Niente comunque di drammatico, considerato che nel complesso Murder on the Orient Express si rivela brillante e in grado di tenere i giocatori incollati allo schermo.

Prossima fermata: la centrale di polizia

Se a livello di gameplay quindi Murder on the Orient Express non offre il fianco a grandi critiche, lo stesso purtroppo non si può dire per il comparto tecnico. I modelli poligonali dei personaggi risultano sì ben fatti e coerenti con lo stile di Agatha Christie, ma le animazioni facciali sono troppo rigide. Anche durante i dialoghi, la possibile tensione evapora di fronte a bocche che si muovono innaturalmente, come pupazzi da ventriloquo.

Nonostante questo problema tecnico, il gioco presenta ambientazioni curate e belle da analizzare in ogni dettagli, nonostante anche qui qualche barriera invisibile di troppo possa far storcere il naso agli amanti dell’esplorazione. Discreta anche la colonna sonora, che vanta tracce ben misurate sugli eventi che prenderanno vita a schermo. Davvero di qualità il doppiaggio, anche se questo sarà disponibile solo in lingua inglese.

Buona la longevità generale: per terminare Murder on the Orient Express serviranno tante indagini e una decina circa di ore, aumentabili o riducibili in base all’abilità mentale del singolo giocatore. Questione diversa invece per scoprire ogni segreto, sotto forma di collezionabili da trovare (dei simpatici e coerenti baffi d’oro) e magari cercare di finire l’avventura senza errori.

Una volta risolto il caso, però, non ci sarà molto altro da vedere all’interno del titolo Microids. Non sono state infatti previste sfide secondarie oppure chicche che possano spingere i giocatori a continuare le loro avventure sull’Orient Express. Non che questo sia necessariamente un male, considerata la natura del titolo stesso.

Il Platino di Agatha Christie: Murder on the Orient Express

Se vi state chiedendo cosa l’elenco trofei di Agatha Christie: Murder on the Orient Express abbia in serbo per voi, allora preparatevi a qualche sorpresa. A differenza di molti altri giochi investigativi, ottenere il Platino di questa nuova avventura di Hercule Poirot richiederà una certa abilità, oltre probabilmente a un paio di playthrough. Bisognerà infatti trovare tutti i baffi d’oro e completare una serie di azioni di miscellanea. Niente di complesso, ma sarà necessario fare grande attenzione per aggiudicarsi questo baffuto Platino.

VERDETTO

Nonostante il cambio di studio, Hercule Poirot non perde il suo proverbiale smalto. Il baffuto detective di Agatha Christie viene questa volta calato in una rivisitazione in chiave moderna del classico Omicidio sull'Orient Express. Lo stile, che richiama quello delle pellicole di Kenneth Branagh, permette d'introdurre nella trama alcune interessanti variabili. La formula su binari e alcune limitazioni tecniche potrebbero far storcere il naso ai perfezionisti, ma nonostante questo Murder on the Orient Express si rivela un prodotto capace di tirar fuori il meglio dai gialli di Agatha Christie. Cosa aspettate? Prendete un biglietto e salite a bordo di questo treno pieno di misteri!

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.