Dolphin Spirit: Ocean Mission – Recensione

Sviluppatore: Magic Pockets Publisher: Microids Piattaforma: PS5 (disponibile anche per PS4) Genere: Avventura Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 29,99 € Italiano: Sottotitoli

Desiderosi di aiutare un mondo sempre più in difficoltà, ci siamo lanciati nella recensione di Dolphin Spirit: Ocean Mission. Il titolo sviluppato da Magic Pockets e pubblicato da Microids cerca di sensibilizzare i giocatori più giovani (e non solo) sul tema dell’ecologia. Scoprite con noi tutti i segreti della vita in fondo all’oceano.

SOS Delfini

La nostra introduzione mette subito in chiaro un elemento fondamentale di Dolphin Spirit: Ocean Mission. Quello creato da Magic Pockets è un titolo indirizzato a un pubblico di giovani giocatori. Pertanto, è lecito aspettarsi una trama semplice e lineare, così come meccaniche facilmente assimilabili e che non prevedano sfide troppo complesse.

Partiamo proprio dalla storia di Dolphin Spirit, che ci vede interpretare un ragazzo o una ragazza che vanno a trovare il nonno su un’isola lussureggiante nel mezzo dell’oceano. Una volta ormeggiata la barca e approdati sulla terraferma, faranno la conoscenza di alcuni degli abitanti del villaggio. Si verrà inoltre, volenti o nolenti, reclutati all’interno del team ecologico che protegge l’isola.

L’attuale direttrice è infatti incinta ed è dunque impossibilitata a raccogliere le informazioni necessarie a preservare fauna e flora della zona. Delegherà noi a svolgere tale compito, completando una serie di missioni, ovviamente incentrate sul tema dell’ecologia, sfruttando le nostre abilità e alcuni strumenti.

I giocatori potranno infatti sfruttare una fotocamera impermeabile per immortalare elementi paesaggistici, pesci e animali, oltre a un sacco per raccogliere i rifiuti. Dolphin Spirit non si limita a tenerci coi piedi per terra, permettendoci di fare anche tante immersioni per aiutare anche le creature marine.

Il gameplay di Dolphin Spirit: Ocean Mission

Sotto il lato della narrazione Dolphin Spirit si mantiene su toni decisamente pacati, stessa scelta effettuata per le meccaniche. Il titolo di Magic Pockets non presenta di fatto alcun tipo di sfida, chiedendo di girovagare tra terraferma e profondità marine per soddisfare una serie di richieste.

Le missioni che vengono assegnate al protagonista si rivelano però fin da subito abbastanza ripetitive: scattare foto di un certo numero di animali, pulire un’area dai rifiuti oppure curare le ferite delle creature che incontreremo. Tutto viene fatto con la semplice pressione di un tasto, non lasciando spazio a nessun tipo di prova di abilità o QTE.

Se da un lato questa scelta favorisce l’avvicinamento di giocatori molto giovani, che potranno progredire senza particolare supporto da parte dei genitori, dall’altro penalizza un titolo che sembra fin troppo limitato. L’inserimento di una modalità accessibilità avrebbe sicuramente risolto il problema, consentendo magari a chi volesse un minimo di sfida di trovarla.

Interessante invece la meccanica legata alla fotocamera e alla raccolta di dati. Tutti gli animali che incontreremo e gli oggetti rilevanti verranno riportati all’interno di un ricco registro, in grado di fornire anche tante informazioni aggiuntive ai più curiosi.

In fondo al mar

Da un gioco che come sottotitolo sceglie “Ocean Mission” non possiamo aspettarci però di rimanere sempre confinati sulla terraferma. Dopo pochi minuti infatti daremo già i primi colpi di pinna sott’acqua, per salvare un povero delfino incastrato in reti da pesca.

Mantenendo sempre la sua vena ecologista, Dolphin Spirit offre al giocatore varie possibilità di esplorare i fondali marini, sfruttando ancora una volta meccaniche semplice e digeribili da chiunque. Una volta che ci saremo tuffati, non avremo nessun indicatore dell’ossigeno a turbarci (beccati questo, Lara Croft), potendo rimanere per quanto tempo vorremo sott’acqua.

Potremo inoltre muoverci liberamente nelle ambientazioni tridimensionali utilizzando la levetta sinistra, alzandoci e abbassandoci con i grilletti. Non che in realtà i mari presentino grandi ostacoli: anche qui infatti tutto è a misura di bambino, senza pressoché alcun tipo di sfida o prova da superare.

Persino la liberazione di pesci e cetacei, che avrebbe potuto essere un elemento interattivo, si limita a proporre una cut scene in cui soccorreremo la creatura, felice di essere libera. Un bellissimo messaggio, trasmesso forse in maniera troppo blanda. Interessante invece la possibilità di imparare i fischi, così come i poteri forniti dai totem. Niente di inedito, sia chiaro, ma un’aggiunta che dà un piacevole senso di progressione.

Il comparto tecnico di Dolphin Spirit: Ocean Mission

Come per il livello di sfida, anche durante l’esplorazione Dolphin Spirit: Ocean Mission non riesce a regalare particolari emozioni. La scelta degli sviluppatori è ricaduta su un’alternanza tra isole piene di case e ambientazioni marine più naturalistiche. Una comoda mappa, che otterremo nelle prime fasi di gioco, consente di orientarsi rapidamente nel comunque non vastissimo mondo.

Sfortunatamente, la grafica dalla vivida paletta di colori non riesce a valorizzare al meglio l’ambientazione. Alcuni dei modelli poligonali utilizzati sembrano davvero datati, togliendo un po’ del fascino che Dolphin Spirit dovrebbe avere, per catturare l’attenzione dei piccoli futuri ecologisti.

Piacevole la colonna sonora invece, ricca di tracce in grado di accompagnare piacevolmente l’esplorazione, ma anche di musiche più drammatiche nei momenti concitati. Questo è probabilmente, a livello tecnico, l’elemento migliore di Dolphin Spirit che, seppur piacevole al colpo d’occhio, offre il fianco a qualche critica.

Altrettanto si può dire per una longevità non esagerata, nonostante la volontà di salvare ogni animale e scoprire ogni segreto del gioco possa stimolare i giovani utenti e tenerli incollai allo schermo per molto tempo. Encomiabile invece la localizzazione dei testi in italiano, che rende Dolphin Spirit ancora più accessibile per qualsiasi tipologia di giocatore.

Il Platino di Dolphin Spirit: Ocean Mission

Trattandosi di un gioco molto semplice e lineare, anche la lista trofei di Dolphin Spirit: Ocean Mission non presenta sfide particolarmente complesse. Sarà però necessario completare la storia, scattare una foto di ogni animale nel gioco e raccogliere tutte le pagine della conoscenza. Bisognerà inoltre portare a termine 80 missioni e raccogliere la bellezza di 880 pezzi di spazzatura. Un’impresa non impossibile, ma nemmeno troppo breve da portare a termine.

VERDETTO

Pur proponendo meccaniche molto semplici e a volte ripetitive, Dolphin Spirit: Ocean Mission va valutato per quello che è, ossia un titolo destinato a un pubblico di giovanissimi. Per questo motivo l'assenza di QTE o prove complesse è un pregio, piuttosto che un difetto, tanto che i nostri figli e nipotini potranno giocare senza fatica e senza il nostro costante supporto. La presenza di un messaggio importante come quello dell'ecologia è sicuramente un valore aggiunto, in grado di sensibilizzare i giovani e stimolare l'educazione ambientale e il riciclo. Anche per questo, ci sentiamo di premiare il titolo di Magic Pockets con un'ampia sufficienza. Se però siete giocatori navigati, fate attenzione: potreste infatti rischiare di annoiarvi rapidamente.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.