Fate/Samurai Remnant – Recensione

Sviluppatore: TYPE-MOON Publisher: Koei Tecmo Europe Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS5) Genere: Azione Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 69,99 € Italiano: No

Fate/Samurai Remnant, protagonista della nostra recensione, è l’ultimo prodotto dell’immenso franchise di Fate, che negli anni si è espanso con incredibile successo su diverse piattaforme e media. Dalla visual novel al videogame, dal manga all’anime, il brand ha trovato il suo culmine in Fate/Grand Order (più comunemente noto come FGO), videogioco free-to-play per Android e iOS con incassi superiori perfino alla saga di Metal Gear.

Il nuovo titolo di Koei Tecmo ha sicuramente un forte appeal per tutti coloro che già conoscono l’universo di Fate, ma la trama avvincente e il gameplay snello e accattivante possono esercitare una forte attrattiva anche verso tutti i giocatori che si accostano per la prima volta alla serie.

Combatti per il Graal

Le vicende hanno luogo in una particolare Singolarità (termine noto per gli aficionados e che verrà chiarito più avanti per i neofiti), ambientata in una versione del Giappone nel periodo Edo. Le grandi guerre degli anni precedenti sono terminate e il Paese ora unificato vive un’epoca di pace e tranquillità. 

In questo contesto conosciamo il protagonista, Iori Miyamoto, figlio adottivo di Musashi Miyamoto, considerato il più grande spadaccino della storia giapponese e fondatore dello stile Niten Ichi-ryu. Iori ha quindi ereditato una grande abilità con la spada, ma nel periodo di pace in cui si ritrova a vivere è costretto a mettere la propria lama al servizio dei governatori locali per dare la caccia ai ronin ribelli. Alle sue abilità di scherma Iori unisce una rudimentale conoscenza delle arti magiche di elemento Fuoco (Katon), avendo ricevuto gli insegnamenti di un misterioso libro parlante, eredità del padre adottivo.

La vita dello spadaccino viene bruscamente movimentata dallo scoppio della Guerra del Sacro Graal, che in questo titolo prende il nome di Waxing Moon Ritual. Si tratta della tipica storyline della saga di Fate: sette maghi vengono scelti dal Graal (Waxing Moon in questo caso), che permette loro di evocare uno spirito eroico proveniente da passato, presente o futuro. Le sette coppie di maghi (Master) e spiriti eroici (Servant) dovranno affrontarsi in una battaglia all’ultimo sangue, in cui l’ultima squadra rimasta avrà l’opportunità di esprimere un qualsiasi desiderio.

Ognuno dei sette Servant appartiene ad una Classe differente (Saber, Lancer, Archer, Rider, Caster, Assassin e Berserker) e possiede una o più mosse speciali (Armi Nobili), che rappresentano l’essenza della propria vita e delle proprie gesta. Uno dei tratti distintivi del franchise di Fate, che compare anche in questo titolo, è l’importanza che ricopre la scoperta della vera identità di ogni Spirito Eroico, in modo da trovarne il punto debole, il proverbiale Tallone d’Achille.

Ai sette Servant principali se ne aggiungono altri sette, definiti Rogue Servant, che non sono legati ad un Master, ma all’energia sprigionata da una specifica area. Durante il gioco sarà possibile interagire con loro, combatterli ed in alcuni casi ottenere il loro aiuto in battaglia.

Ultimo ma non meno importante, come quindicesimo Servant torna uno dei personaggi più importanti ed iconici del franchise di Fate, questa volta nei panni dell’ottava Classe, quella del Ruler, con il compito di supervisionare lo svolgimento del Waxing Moon Ritual.

Il gameplay di Fate/Samurai Remnant

La base del gameplay di Fate/Samurai Remnant è quello tipico del Musou, caratteristico di molti titoli precedenti come Fate/Extella e Fate/Extella Link. Il personaggio di Iori viene controllato con una visuale in terza persona e deve affrontare orde di nemici di basso livello, tra i quali compaiono avversari via via più ostici e sempre più difficili da sconfiggere

La lunghezza e varietà delle combo permette di utilizzare diversi attacchi, che generano molte animazioni differenti. A differenza di altri titoli Musou di TYPE-MOON, in Fate/Samurai Remnant l’attenzione si sposta dalla massa di mostri ai singoli nemici, che avranno la possibilità di parare e respingere gli attacchi, per un’esperienza di gioco meno monotona e più stimolante.

Molto ben rappresentato è il già citato Niten Ichi-ryu: fin dall’inizio del gioco si ha la possibilità di passare dall’Earth Style (forma a lama singola, più difensiva e adatta a scontri uno contro uno) al Water Style (forma a due spade che permette attacchi con portata maggiore, adatta ad affrontare più nemici contemporaneamente). Nel corso del gioco sarà poi possibile sbloccare il Wind Style (forma che combina l’utilizzo di una lama e della magia e che permette attacchi a distanza e ad area) e il Fire Style (forma a due lame in cui la potenza di attacco aumenta proporzionalmente alla perdita di Punti Vita).

Valoroso guerriero

Tutti gli stili di combattimento elencati hanno in comune l’incremento della Valor Gauge, una barra che si carica in base agli attacchi andati a segno e che, una volta riempita, permette l’utilizzo di potenti tecniche speciali.

Alle tecniche di spada si aggiungono le magie di elemento fuoco, sbloccabili nel corso del gioco ed utilizzabili consumando le Gemme, che possono essere ottenute sconfiggendo alcune tipologie di nemici, acquistate in alcuni negozi o create nel laboratorio.

Tuttavia la parte più divertente ed innovativa del gameplay di Fate/Samurai Remnant è la possibilità di chiamare in causa il proprio Servant. Da un lato, è possibile utilizzare alcune delle sue tecniche speciali, dall’altro, si ha la possibilità di prendere il controllo dello Spirito Eroico per un breve lasso di tempo. In questi momenti è possibile scatenare la sua forza (i danni inferti dal Servant sono molto superiori a quelli inflitti da Iori) e, da un certo punto del gioco, anche utilizzare l’Arma Nobile, la mossa più potente che solitamente pone fino allo scontro.

Meglio prepararsi al peggio…

Sebbene, come da tradizione dei Musou, le sezioni di combattimento siano quelle più corpose, Fate/Samurai Remnant offre molte altre esperienze di gioco. L’acquisizione di esperienza in battaglia permette a Iori e al suo Servant di salire di livello, aumentando così le proprie statistiche

Di pari passo con il potenziamento va l’acquisizione di punti abilità, che possono essere spesi nel tipico albero di sviluppo del personaggio, sbloccando così nuove tecniche, magie e bonus vari. Oltre ai personaggi, è possibile potenziare anche il laboratorio magico di Iori utilizzando gli oggetti raccolti durante l’esplorazione, ottenendo così ulteriori migliorie da utilizzare per essere ancora più efficaci in battaglia. 

All’interno del laboratorio è possibile anche modificare e potenziare le spade del protagonista, donando bonus temporanei all’acquisizione di punti esperienza. Infine, è possibile intagliare statuette di legno che possono essere rivendute in cambio di denaro. Tanti elementi quindi che avvicinano Fate/Samurai Remnant a un gioco di ruolo e lo rendono accattivante anche per gli appassionati di questo genere di titoli.

Il comparto tecnico di Fate/Samurai Remnant

A supportare un ottimo gameplay, troviamo anche un eccellente comparto tecnico. La scelta del team di Koei Tecmo e TYPE-MOON è ricaduta su una grafica tridimensionale effetto manga, che richiama quindi lo stile tipico di Fate. Durante i dialoghi, testi a schermo in stile visual novel, accompagnati dalla classica immagine disegnata a mano, sono accompagnati da scene animate con la grafica del gioco. Questa scelta aumenta l’immersività e dà un senso di continuità all’opera.

Una volta scesi sul campo di battaglia, Fate/Samurai Remnant si trasforma, riempiendosi di animazioni e colori. Le mosse speciali sono rese al meglio pur non rendendo il gioco eccessivamente caotico (rischio che i Musou corrono spesso) e, sullo stile di quanto visto per Bleach e altri prodotti simili, sfruttano al meglio la possibilità di creare effetti esagerati.

Altrettanto gradevole l’esplorazione della mappa di gioco. Questa è suddivisa in piccole città, corrispondenti agli attuali quartieri di Tokyo e alle aree limitrofe alla capitale giapponese. Ognuna di queste città ha la propria mini-mappa e le proprie side quest, consultabili presso un’utile bacheca. Completare tutte le side quest di una mini-mappa garantisce utili ricompense in punti esperienza, denaro e oggetti.

L’intero titolo è supportato da un’eccellente colonna sonora e da un ottimo doppiaggio in lingua giapponese (con anche alcune voci originali dell’anime). Deficitaria invece la traduzione: nessuna localizzazione italiana, dunque se vorrete capire al meglio la trama dovrete masticare un po’ d’inglese. Chiudiamo con un breve accenno alla longevità: come tributo alla saga originale Fate/Stay Night, anche nel titolo Fate/Samurai Remnant sono disponibili tre possibili finali. Questo rende il titolo rigiocabile sia per ottenere tutti i trofei (di cui vi parliamo a breve), sia per conoscere i finali alternativi.

Il Platino di Fate/Samurai Remnant

Se siete appassionati di Musou, probabilmente sapete già quale sfida vi attende. Il Platino di Fate/Samurai Remnant, pur non essendo esageratamente complesso, richiederà davvero tanto tempo per essere sbloccato. Dovendo completare in totale tre playthrough per altrettanti finali, dovrete infatti mettere in conto almeno una settantina di ore abbondanti. Molte coppe sono comunque legate alla storia o impossibili da mancare, dunque se volete aggiungere qualche nuovo trofeo in bacheca, potete limitarvi a completare il gioco una volta.

VERDETTO

Per tutti gli appassionati del franchise di Fate, la valutazione non può che essere molto alta: un gameplay dinamico e una narrazione coinvolgente farà sembrare ai videogiocatori di trovarsi all'interno di una stagione dell'anime. La possibilità di ritrovare tra i personaggi vecchie conoscenze delle saghe precedenti è solo una delle chicche che gli sviluppatori hanno inserito per attrarre i fan di vecchia data. Tuttavia il titolo è godibilissimo anche per i giocatori che si accostano per la prima volta a questo universo: Fate/Samurai Remnant saprà stupirvi sia che siate appassionati di Musou oppure no. Nel primo caso, vi offrirà un'esperienza più ampia e differente da titoli simili; nel secondo caso, vi permetterà di avvicinarvi al genere videoludico con un'esperienza decisamente più leggera e meno impegnativa.

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