Hotel Transylvania: Avventure da paura – Recensione

Sviluppatore: DRAKHAR STUDIO Publisher: OUTRIGHT GAMES LLC Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS5) Genere: Avventura Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 39,99 € Italiano:

Rilasciato a lato dell’uscita del film di animazione Hotel Transylvania – Uno scambio mostruoso, Drakhar Studio ha confezionato un platform in tre dimensioni con una storia originale. O meglio, tre storie. Si tratta infatti di un medley di tre avventure da paura nello stile Hotel Transylvania, che abbiamo vissuto e completato per la nostra recensione.

Zio Drac, raccontaci una storia

Mentre Mavis e Johnny sono in viaggio per lavoro, Drac intrattiene i suoi nipotini Dennis e Winnie raccontando delle storie. Chiaramente non possono che essere contaminate dallo stile horrorifico (ma edulcorato) tipico della serie. Avremo quindi “cappuccetto Mavis” al posto di Cappuccetto Rosso, in cui dovremo avventurarci in un campo di zucche per trovare la più purtrida di tutte. Avremo la versione sinistra di “Alì Babà e i quaranta ladroni” e quella de “I nuovi vestiti dell’imperatore”. La narrazione procede seguendo i nostri movimenti a schermo e, mano a mano che completeremo piccole sezioni del gioco, avremo il prosieguo della trama.

Salta, schiva e attiva

Configurato come un platform di avventura in 3D, il gioco non brilla particolarmente in nessun aspetto. A partire dai mondi, tre e con una precisa caratterizzazione, questi si configurano con un hub centrale in cui muoversi e nel quale poter andare a selezionare il livello desiderato. Questi sono collegati tra loro da un fil-rouge che permette di riconoscerli subito a colpo d’occhio, senza esitazioni. Se le ambientazioni desertiche rimanderanno immediatamente ad Alì Babà, quelle notturne nei campi di zucche faranno pensare a Cappuccetto Mavis. Questo dettaglio include anche il primo dei difetti: la ripetitività. Quando avrete affrontato ciascuna delle tre storie per i primi 15 minuti, avrete praticamente visto l’intera storia. Si tratta infatti di una ripetizione abbastanza ossessiva e scarsamente fantasiosa dei soliti asset. I nemici sono di due o tre tipi che ripetono una o due mosse predefinite. Questi non sono mai davvero un problema nel gioco, anche se è consigliabile evitare le mischie. Specie con i nemici che lanciano sfere o palle di fuoco è sconsigliabile stare troppo fermi.

Level design lacunoso

Il level design non è per nulla fantasioso né impegnativo da gestire. Dimenticate quindi le meraviglie e i passaggi nascosti dei Souls, qui si tratta solamente di saltare e girare in tondo. Il massimo che avrete a disposizione sarà un sentiero secondario che si attiva solamente una volta terminato il livello, obbligando al backtracking per proseguire la trama. Per compensare queste mancanze, ogni stage è riempito di collezionabili. Si tratta di gemme, bauli e vari tipi di oggetti distruttibili, dalle anfore ai cristalli, i quali restituiranno tali artefatti. Questi non hanno nessuna utilità pratica ai fini del gameplay, se non quella di poter acquistare figurine nei negozi presenti negli hub. Un ulteriore difetto del gioco è quello di non permettere d’interrompere una storia per iniziarne un’altra. Questo obbliga quindi al completamento di tutti i cinque livelli della favola, risultando una esperienza che tende alla noia dopo poco.

Tecnicamente carente

Sebbene sia un titolo destinato a un pubblico infantile, si poteva fare di meglio. In alcuni frangenti il frame rate (su PlayStation 4) non è semplicemente all’altezza della situazione e sembra che il gioco tenda a rallentare più che a perdere frame. Questo va a inficiare quelle poche situazioni concitate che si hanno in presenza di nemici, comunque mai più di cinque, che perdono ulteriormente di appeal. Inoltre, la quantità di elementi a schermo è abbastanza scarsa, le ambientazioni sono scarne e le texture in bassa definizione. Quello che traspare in maniera abbastanza importante è che il titolo sia stato realizzato da un piccolo team, con un piccolo budget e probabilmente con poco tempo. In alcuni frangenti sembra un gioco per mobile, tale è la scarsità tecnica.

Doppiato nella lingua del Bel Paese

In maniera abbastanza sorprendente, il gioco è completamente doppiato, sia scritto che verbale, in italiano. Non che dovrebbe essere una sorpresa, essendo stato creato a corollario del film di animazione citato in apertura, ma è una cosa che fa sempre piacere. Le musiche sono scarne, semplici ma sottolineano l’atmosfera che l’ambiente propone visivamente. Il doppiaggio è divertente, ben fatto e con gli accenti peculiari dei personaggi del film.

Trofeisticamente parlando: completa le storie, ottieni il tuo Platino

La lista trofei di Hotel Transylvania: Avventure da paura è composta da ventinove trofei. La maggior parte di questi verranno dati in seguito al completamento dei livelli, ma alcuni richiedono di collezionare tutte le gemme, i pezzi di Frankenstein e di acquistare tutte le figurine da negozio. Si tratta di un platino abbastanza regalato che non mette in difficoltà davvero nessuno, ma rischia, più che altro, di risultare soporifero data la monotonia del gameplay. Ma non c’è sconfitta nel cuore di chi caccia un trofeo di Platino.

VERDETTO

Hotel Transylvania: Avventure da paura è un buon prodotto, indirizzato a un pubblico di bambini (anche se gli adulti potrebbero trovarlo piacevole). Si tratta di un platform 3D che fa solamente il compitino, non brilla per level design, non brilla per movenze né per nulla altro. Si tratta di un prodotto onesto, che non vale però il prezzo pieno. La ripetitività e la mancanza di coinvolgimento, oltre che di un ampio numero di nemici va a minare l'aspetto realizzativo di quello che sarebbe potuto essere un prodotto valido.

Guida ai Voti

Andrea Pasqualin
Classe '90, nato e cresciuto tra benzina e gasolio, è il classico "petrolhead". Si è umilmente autoproclamato "Re dell'Universo Racing presso PlayStationBit". Platinatore incallito, attualmente è il redattore della rubrica "Racconti di Caccia", si dedica inoltre a ricerche su Platini facili e/o ultra rari, per bullarsi con gli amici. Appassionato di tutto quello che corre e vola, sta vivendo il suo sogno scrivendo di videogiochi e pensandoci dalla mattina alla sera. Nei momenti liberi guida la sua moto supersportiva e si diverte a spaventare le vecchiette ai semafori.