Immortals of Aveum – Recensione

Sviluppatore: Ascendant Studios Publisher: EA Swiss Sarl Piattaforma: PS5 Genere: FPS Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 79,99 € Italiano: Audio + Sottotitoli

“I have a dream”: questa frase che conosciamo tutti è diventata iconica e famosa per i suoi risvolti politici. Ma a volte il sogno può essere di dimensioni più modeste, anche se comunque ambizioso. E probabilmente Bret Robbins ha detto proprio queste stesse parole quando ha ideato e deciso di creare Immortals of Aveum, uno sparatutto davvero magico. Per inseguire il suo sogno, l’ex creative director di Dead Space e di alcuni episodi di Call of Duty, ha fondato lo studio di produzione Ascendant Studios, dando così libero sfogo alle proprie idee. Se volete sapere il risultato di queste coraggiose scelte, continuate a leggere la nostra recensione!

Immortal of aveum

La storia di Immortals of Aveum

Il mondo di Immortals of Aveum è devastato da una guerra infinita chiamata, non a caso, Sempiguerra. Le fazioni in lotta durante il lungo conflitto si sono ridotte a due, quella di Lucium e il temibile invasore Rasharn. Ma coloro che subiscono le maggiori perdite e i problemi più gravi durante una guerra sono sempre i semplici cittadini. Jak è un normale ragazzo che vive in una città di periferia assieme ad altri giovani compagni che sono diventati la sua famiglia. Il lungo prologo ci permetterà di conoscere la sorella maggiore Luna, proprio nei giorni in cui ha deciso di partire per la Sempiguerra, con la speranza di porvi fine. Purtroppo la giovane combattente non potrà prendere parte alla lotta. Infatti nella piccola città di Seren, dove i ragazzi vivono, un’incursione di Rasharn porta caos e distruzione.

Jak durante quest’attacco perderà tutti gli affetti della sua famiglia e rischierà anche la sua stessa vita. Messo alle strette dai guerrieri nemici si risveglia dentro di lui un potere sopito e assolutamente incredibile: quello dei Triarchi, incredibili maghi in grado di controllare tutti e tre i tipi di magie presenti nel mondo di Immortals of Aveum. La comparsa di un essere così potente non passa inosservata agli occhi di Kirkan, la comandante dell’esercito di Lucium, che prende Jak sotto la sua ala e lo addestra per diventare il prodigioso mago che è destinato a essere. Dopo cinque anni di formazione sia teorica che pratica Jak è pronto al grande passo. Potrà mettersi alla prova per diventare un Immortale, ed entrare così a far parte della cerchia dei soldati d’élite e i pezzi grossi del regno.

Quali sono i veri nemici?

Ma non è solo la guerra a minacciare il regno degli immortali, infatti attingere al potere dalla magia ha il suo prezzo. Questo scotto lo pagheranno tutti i cittadini se i maghi non riusciranno a trovare un rimedio. Infatti uno squarcio, un’enorme frattura dello spazio tempo, sta ingoiando porzioni sempre più grandi del mondo di Aveum. E anche se l’origine della pericolosa frattura rimane un mistero, tutti gli abitanti di questo mondo devono farvi i conti. Jak dovrà trovare una soluzione anche a questo problema, se ci tiene a preservare il suo universo.

La storia di cui Jak è protagonista viene narrata con frequenti cutscene. Queste non risultano mai pesanti o prolisse e il tono con cui vengono affrontati tutti i temi presenti è sempre scanzonato e leggero. Anche se si parla di disparità sociale, conseguenze disastrose della guerra o altre problematiche, una vena d’ironia e qualche battuta riescono sempre a evitare di scadere nel drammatico o nella tristezza. La scelta di non creare un’atmosfera pesante, se da una parte ci permette un approccio leggero e piacevole, dall’altra risulta in alcuni casi un po’ superficiale, forse troppo, e non ci permette di poter davvero empatizzare con ciò che accade al nostro protagonista.

Immortal of aveum

Il gameplay di Immortals of Aveum

Immortals of Aveum è uno sparatutto in prima persona single player con l’uso della magia al posto delle tradizionali armi da fuoco. Questa modifica comporta diversi risvolti a livello del gameplay e rende ancora più frenetico e avvincente ogni combattimento. Il nostro arsenale è ampio e variegato e si divide in tre grandi classi rappresentate dai vari colori delle magie. Il blu è per il combattimento dalla distanza, pochi colpi potenti e precisi, il rosso per tenere a bada i nemici che si avvicinano e poter sferrare colpi esplosivi, mentre il verde è per creare raffiche di colpi e inondare gli avversari con una pioggia di fuoco.

Per ogni colore potremo usare un sigillo specifico e ogni sigillo ci permetterà di invocare un incantesimo. Durante l’avventura troveremo diversi sigilli con magie sempre più potenti. Queste si diversificheranno, oltre che per il danno inferto, anche per la cadenza di fuoco e per il numero di colpi a nostra disposizione. Potremo così scegliere quelle che più si addicono alle nostre preferenze e potremo anche potenziale per averle sempre disponibili.

Accanto agli attacchi base sono presenti diversi utilissimi oggetti e anche delle abilità speciali. Anche questi attrezzi hanno diversi colori e azioni molto diverse tra loro. La frusta servirà ad attirare vicino un nemico, le ampolle verdi lo rallenteranno mentre l’amuleto rosso sarà in grado di spezzare gli incantesimi avversari. Ma per le situazioni più impegnative dovremo usare le nostre abilità speciali, come un attacco che sgorga dalla terra ed è in grado di spezzare lo scudo dei nemici o la potente esplosione rossa in caso di superiorità numerica degli avversari.

Cambiare colore di magia a seconda del nemico che stiamo affrontando sarà quindi fondamentale per abbattere le sue difese e renderlo inerme. Inoltre i vari colori ci serviranno anche per risolvere i semplici puzzle ambientali presenti, che non rappresenteranno sfide impossibili ma saranno interessanti intermezzi tra un combattimento e l’avanzamento della trama.

Jak vivi la vita che vuoi!

La struttura generale di Immortals of Aveum è open world. Avremo comunque la possibilità di scegliere il luogo da visitare, utile più che altro per tornare in quelle zone dove ci era precluso l’ingresso prima di aver ottenuto un dato incantesimo. Tornando sui nostri passi sarà possibile sbloccare certi passaggi e ottenere incantesimi o equipaggiamento utili al nostro personaggio.

Più esploreremo e maggiori aiuti troveremo, forzieri con oggetti interessanti o altari con nuovi incantesimi sono dietro ogni angolo. Ma non diventeremo più forti solo grazie a questi ritrovamenti: combattendo accumuleremo esperienza, con cui otterremo “punti ascensione”. Con questi punti potremo potenziare le nostre abilità. L’albero di potenziamento si divide nei tre colori delle magie, blu, rosso e verde e andrà a rendere più efficace ogni incantesimo od oggetto appartenente a quel colore.

Il combattimento con le magie si è rivelato uno dei punti più divertenti del gioco e se all’inizio sarà abbastanza semplice sopraffare i nemici, arrivati a circa metà dell’avventura, questa tendenza cambierà. Una volta sbloccate tutte le opzioni di combattimento di Jak dovremo fare sul serio e impegnarci per abbattere i nemici che saranno sempre più coriacei e aggressivi. Vi dobbiamo segnalare che alcune volte questi scontri saranno un po’ troppo caotici e potremmo perdere il filo del combattimento. Abbiamo notato infatti che in certi frangenti sarà difficile individuare i nemici mentre ci sparano, in quanto si confonderanno facilmente con lo sfondo. Prendere fiato e guardarsi bene intorno però ci permetterà di riprendere in mano le redini e uscirne vincitori.

immortal

Studio nuovo, ambizioni grandi

Come vi abbiamo già accennato, Bret Robbins ha fondato questo nuovo studio per creare il suo progetto e non si è davvero fatto mancare nulla. Ha assoldato degli esperti del settore e ha allargato il numero di collaboratori fino a superare il centinaio di persone. Quindi anche se Ascendant Studios è alla sua prima opera, ha grande ambizioni e ottime competenze. Il risultato è un gioco solido e ben fatto. La grafica è degna della nuova generazione di console. Sono presenti sfondi dettagliati e dall’ottimo colpo d’occhio, le animazioni dei visi sono espressive e, sopratutto, noteremo con piacere gli elementi luminosi e particellari durante i combattimenti. È proprio con gli effetti di luce che Immortal of Aveum si distingue e punta alle produzioni di eccellenza.

Purtroppo sul lato fluidità è presente qualche piccola pecca. Infatti se il frame rate si mantiene granitico per la maggior parte del tempo, alcuni piccoli cali sono visibili in particolari situazioni. La modalità grafica è una sola e, stranamente, non è possibile modificare praticamente nulla. Sono comunque cose di poco conto che assolutamente non disturbano la fruizione totale del gioco. Invece quello che è più carente è il lato sonoro. Infatti le musiche sono praticamente anonime e anche gli effetti sonori non sono propriamente eccessivamente curati. Invece dobbiamo fare una nota di lode è da fare doppiaggio in italiano, finalmente un gioco in cui è presente ed è fatto veramente bene. L’italico mondo dei videogiocatori ringrazia sentitamente.

Il magico Platino di Immortals of Aveum

L’elenco trofei di Immortal of Aveum è piuttosto esigente. Sappiate che dovrete finire il gioco alla massima difficoltà, oltre a sbloccare tantissime cose. In particolare sarà essenziale esplorare a fondo tutta la mappa per trovare tutti i forzieri d’oro e i Velariom, oltre che completarli tutti. Inoltre dovremo ottenere anche i talenti di tutti e tre i rami delle varie magie. Del buon vecchio grinding sarà essenziale per ottenere questo Platino, una questione di tempo più che di difficoltà.

VERDETTO

Se un normale sparatutto in prima persona non è sufficiente per voi, allora dovete provare Immortal of Aveum, dove è la magia la vera protagonista. Jak sfrutterà le sue incredibili doti di mago per sconfiggere a suon di incantesimi tutti gli avversari e porre fine alla Sempiguerra. Questo gioco si è rivelato una divertente alternativa agli shooting multiplayer più noti, con una solida storia e buone caratteristiche tecniche. Anche se qualche piccolo difetto non gli permette di raggiungere le più alte vette dell'eccellenza, è sicuramente un gioco da provare!

Guida ai Voti

Daniele Citerio
Lo zio "citte", avete presente quello zio strano che fa cose strane in posti strani? Arrampica pareti di roccia su alte montagne, scala le cascate di ghiaccio, fa yoga in mezzo alla spiaggia e poi, ve lo trovate in salotto attaccato alla play a giocare senza manco considerarvi? Ecco, sono io!