Murder Mystery Machine – Recensione

Sviluppatore: Blazing Griffin Publisher: Microids Indie Piattaforma: PS4 Genere: Indie Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 19,99 € Italiano:

Diventare detective con una recensione è possibile solo con Murder Mystery Machine. Il titolo, pubblicato da Microids Indie e sviluppato da Blazing Griffin, mischia avventura e investigazione in un thriller deduttivo con visuale isometrica.

A capo delle indagini

L’incipit di Murder Mystery Machine è di una semplicità che stride con la complessità dei casi in cui il giocatore dovrà cimentarsi. Nei panni della recluta Cassandra Clarke ci ritroveremo a lavora per la District Crime Agency. A fianco di un detective burbero e disilluso chiamato Nate Huston, ci si trova fin da subito a indagare sull’omicidio di un noto politico.

Fin da subito il nostro collega si dimostra scettico sia sui mezzi utilizzati dalla polizia che sull’effettiva utilità della DCA, un organo quasi estraneo alla centrale e spesso trascurato. La necessità di svelare i retroscena di un caso solo all’apparenza fin troppo banale, con l’arma in bella vista e l’alone di una rapina finita male come movente, porteranno però Cassandra e Nate a emergere dall’anonimato.

Questa è in breve la storia narrata da Murder Mystery Machine. Senza dare troppe anticipazioni, così da non rovinare l’atmosfera di mistero e scoperta del gioco, possiamo comunque svelarvi che i due detective si ritroveranno nel corso di otto intensi capitoli a setacciare le scene del crimine e interrogare numerosi sospetti.

Spaccato della casa

Il gameplay di Murder Mystery Machine si articola in due elementi distinti, ossia l’analisi delle scene del crimine e il collegamento tra loro delle prove. Le aree esplorabili sono solitamente stanze quadrate di medie dimensioni, mostrate con uno spaccato isometrico.

Il giocatore ha la facoltà di muoversi, nei panni di Cassandra, nelle varie scene del crimine. All’interno delle stesse sono sparsi una serie d’indizi, identificabili dalla presenza di un pallino bianco d’interazione che permetterà di ottenere informazioni. La visuale delle stanze è inoltre rotabile mediante pressione dei tasti dorsali, che danno anche la possibilità di aumentare o diminuire lo zoom. Tramite queste azioni è possibile scoprire punti d’interesse nascosti, indispensabili per scoprire ogni pista.

La maggior parte delle scene del crimine include anche una serie di sospetti che possono essere interrogati rivolgendo loro domande legate al caso. Se avete dubbi sugli appuntamenti in agenda della vittima, potrete ad esempio interpellare la segretaria, oppure controllare l’alibi delle persone collegate in qualche modo al defunto. Anche Nate, solitamente al nostro fianco, può fornire utili dettagli e fare da tramite con la centrale.

Filo rosso sangue

Una volta raccolte tutte le prove si entra nella seconda fase di gioco di Murder Mystery Machine, in cui emerge la vera anima investigativa di ognuno di noi. Premendo un tasto dedicato si può entrare in qualsiasi momento in una lavagna virtuale su cui vengono appuntati gli indizi raccolti, in maniera simile a quanto avviene sui cartelloni visti nelle migliori puntate di CSI.

Le informazioni chiave vengono collegate in automatico ai personaggi coinvolti, come ad esempio l’arma del delitto, l’ora del decesso e simili. Altre connessioni sono invece a discrezione del giocatore: selezionando un dato elemento è possibile agganciarlo a un altro mediante un filo rosso. Questo permette ai più deduttivi di creare dei percorsi mentali in pochi secondi, mettendo in relazione tra loro elementi apparentemente distinti.

A facilitare il compito dei giocatori meno riflessivi ci pensano piccoli aiuti, come la presenza di punti di domanda blu su elementi chiave che devono essere collegati ad altri per scoprire nuovi dettagli. Oltre al fattore estetico, infatti, creare deduzioni logiche sblocca nuove linee di dialogo per interrogare i sospetti e venire quindi a capo del caso. Questa meccanica, che rispecchia in pieno lo stile delle serie TV poliziesche, rende Murder Mystery Machine un vero e proprio caso interattivo.

Sfortunatamente il rovescio della medaglia è un eccessivo disordine mentale man mano che gli elementi verranno aggiunti. Detto che la lavagna virtuale è ordinabile in pochi secondi, collegare e spostare le informazioni risulta eccessivamente macchinoso e ripetitivo. Molto spesso, inoltre, ci si ritroverà impantanati in un caso a causa di un collegamento mancato o di un indizio non trovato, senza possibilità di utilizzare magari un piccolo suggerimento o un aiuto per proseguire.

Cadaveri e piedipiatti

A livello tecnico Murder Mystery Machine risulta curato al punto giusto, senza mai strafare. La grafica di gioco è molto semplice e vanta modelli poligonali realizzati con grande impegno. Anche così però capiterà fin troppo spesso di non individuare fin da subito alcuni indizi, complice la scelta di utilizzare pallini bianchi su sfondi spesso chiari.

La colonna sonora riesce invece a sottolineare a dovere le fasi di gioco, nonostante abbiamo trovato alquanto fastidioso l’effetto finale scelto per concludere i capitoli dei casi. Una piccola sbavatura che non inficia comunque la qualità del lavoro svolto dai ragazzi di Blazing Griffin, bravi a scegliere tracce calzanti su un titolo investigativo.

Ciò che risulta a tratti lacunosa è la sceneggiatura. Molti degli scambi di battute, soprattutto quelli che coinvolgono lo spocchioso Nate, sono banali e carichi di un umorismo stantio. Nonostante questo, la trama è incalzante e coinvolgente al punto giusto, con una buona quantità di colpi di scena. Da sottolineare inoltre la localizzazione in italiano, che permette di apprezzare al meglio Murder Mystery Machine e di giocarlo senza complicazioni linguistiche.

Chiudiamo come di consueto la nostra recensione parlando della longevità: svelare tutti i misteri e completare gli otto casi richiederà una decina di ore, a patto di fare subito le giuste deduzioni. Gli investigatori meno abili potrebbero infatti rimanere bloccati a lungo sui casi più complessi, anche se generalmente basterà tentare ogni strada percorribile per trovare quella giusta. Quasi nulla invece la rigiocabilità, legata più che altro alla volontà di migliorare la propria valutazione nei singoli casi.

Trofeisticamente parlando: ma come ti vesti?

L’elenco trofei di Murder Mystery Machine è tutt’altro che complicato da completare, almeno sulla carta. Venti coppe, trofeo di Platino compreso, di cui la metà legate al completamento della storia. Per le restanti sarà necessario ottenere la valutazione A+ in ognuno degli otto casi e sbloccare tutti i costumi di Cassandra e Nate. Niente d’impossibile, ma mettete in conto almeno di giocare la storia almeno due volte.

VERDETTO

L'esperienza offerta da Murder Mystery Machine è decisamente valida: i ragazzi di Blazing Griffin hanno messo in piedi una storia convincente, perfetta per gli amanti dei gialli. Sfortunatamente la trama è accompagnata da meccaniche ispirate ma con alcune lacune, come la lavagna delle deduzioni bella a vedersi ma complicata da gestire, soprattutto su PlayStation. L'esplorazione in visuale isometrica è coinvolgente, ma spesso la semplicità delle ambientazioni non aiuta a scoprire indizi. Tanti piccoli nei che non inficiano la qualità generale di un investigativo divertente e coinvolgente ma che non gli permettono di eccellere come meriterebbe. Se non vi perdete una puntata di CSI, comunque, non fatevi sfuggire questo titolo, perché aiutare Cassandra e Nate sarà un toccasana per la vostra anima da detective.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.