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Project Winter – Recensione

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Negli ultimi anni Among Us ha saputo catturare un pubblico variegato e di diverse età, grazie alla sua semplicità ma allo stesso tempo alla sua capacità di intrattenimento. Project Winter non è altro che un suo “clone”, ma non nel senso negativo bensì per il fatto che propone la stessa formula di gioco ma con delle meccaniche che arrivano direttamente dal genere survival.

Tra le nevi

Project Winter è un gioco semplice, ma che allo stesso tempo può essere molto profondo. Impersoniamo uno degli otto sopravvissuti in un paesaggio montano, freddo e innevato. L’unico modo per sopravvivere al rigido inverno che fa da sfondo al gioco è quello di collaborare con gli altri giocatori, in modo tale da ristabilire un contatto con il mondo. Ovviamente, riuscire a entrare in contatto con qualcuno non sarà una cosa semplice, infatti bisognerà cercare risorse e trasformarle e raggiungere i vari obiettivi che ci verranno assegnati. 

Un clone di Among Us

Come detto nella nostra introduzione, Project Winter riprende il gameplay di Among Us ma lo innova aggiungendo degli elementi survival. Infatti, per poter sopravvivere ed uscirne vincitori, è di fondamentale importanza trovare risorse e sfruttarle al meglio, attraverso un sistema di crafting che risulta abbastanza immediato e semplice. Inoltre, è fondamentale tenere sotto controllo i parametri vitali del nostro personaggio come la temperatura, la salute e la fame. Per fare ciò avremo diverse strade: cibarci di bacche o andare a caccia per usufruire di un pasto più sostanzioso, ma che ci metterà difronte ad altri rischi da tenere in conto. 

Project Winter non è sicuramente un gioco difficile e le meccaniche di gioco, semplici ed intuitive, sono ben amalgamate tra di loro per cercare di rendere al massimo l’esperienza di gioco.

Occhio agli impostori

Come in Among Us, bisogna tenere d’occhio gli impostori. Infatti, due degli otto sopravvissuti avranno il compito di sabotare gli altri giocatori cercando di impedire in qualsiasi modo il ripristino delle comunicazioni e quindi di permettere loro di scappare. Per riuscire nella loro impresa, gli impostori dovranno neutralizzare gli altri giocatori cercando di ucciderli in diversi modi, ovviamente senza farsi scoprire. 

Va da se che è di fondamentale importanza comunicare con gli altri giocatori. La comunicazione avviene parlando al microfono, ma solo coloro che si trovano vicino a noi saranno in grado di sentirci; per comunicare con giocatori che si trovano in lontananza, invece, bisognerà trovare una coppia di walkie talkie che ci permetterà di farlo.

Stile minimale e cartoonesco

Non trattandosi di una grande produzione, il lato tecnico non urla certo al miracolo, ma è anzi molto minimale: pochi poligoni e uno stile cartoonesco la fanno da padrone per accompagnarci in questo viaggio tra le lande innevate. Questo però, non rappresenta una nota a sfavore di Project Winter, perché il suo scopo non è di certo quello di stupirci con una grafica spacca mascella, ma è quello di farci cooperare con amici e non per portare a termine la nostra missione: sopravvivere. 

Trofeisticamente parlando: un giro nella lande innevate

La lista trofei di Project Winter comprende quarantotto trofei, di cui un Platino, tre ori, diciassette argenti e ventisette bronzi. Oltre ai trofei relativi a impostori e sopravvissuti, ci sono parecchi trofei che riguardano la parte survival del titolo: uccidere animali, raccogliere e distruggere oggetti, mangiare ecc. Arrivare alla massima ricompensa non è una sfida così proibitiva, ma sicuramente richiede del tempo e delle piccole accortezze.

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
7/10
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Amante dei videogiochi fin dalla tenera età, ha una grande passione per tutto ciò che li riguarda. Sebbene preferisca giocare a giochi horror, thriller o di fantascienza, le piace principalmente ogni tipo di gioco. Quando non gioca, probabilmente ascolta musica metal o studia.

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