Sipario – Recensione

Sviluppatore: Giochi Uniti Publisher: Giochi Uniti Piattaforma: Boardgame Genere: Boardgame Giocatori: 4-10 PEGI: 7 Prezzo: 16,99 € Italiano: N/A

Riflettori accesi per la recensione di Sipario. Il nuovo board game di Giochi Uniti, che ringraziamo per la copia, ci trasforma infatti in attori teatrali in erba. Tra un tema assurdo e qualche improvvisazione piuttosto estrema, abbiamo scoperto gioie e dolori della vita sul palco.

Cristiano, amico mio, abbracciami guascone

Nel mondo delle arti, il teatro è sicuramente una delle più antiche. Dai greci ai romani, il fascino dell’interpretazione ha sempre stregato il pubblico. L’avvento del cinema ha in parte ridimensionato la recitazione sul palco, senza però mai soppiantarla definitivamente. Sono ancora tantissimi infatti gli appassionati che si concedono una lussuosa serata a teatro, per guardare sia i grandi classici che qualche novità.

Sipario è un gioco da tavolo che permette sia agli amanti che ai semplici curiosi di provare l’ebrezza di sentirsi attori per una sera, improvvisando delle scene con i propri amici. Come altri prodotti in commercio, da C’era una Volta a Dixit, la componente interpretativa è quella preponderante in un titolo che richiederà una certa scioltezza e una predisposizione al volersi mettere in gioco.

Andiamo però con ordine, dicendovi che una partita a Sipario può coinvolgere da un minimo di quattro a un massimo non precisato di giocatori. Dato che ogni scena coinvolgerà un protagonista e una spalla, infatti, potremo radunare attorno al tavolo quante persone vorremo, per serate all’insegna della recitazione e, ovviamente, delle risate.

Nella scatola di Sipario

La piccola scatola di Sipario racchiude al suo interno una discreta mole di contenuti, almeno in rapporto al prezzo del gioco. Oltre all’immancabile regolamento troviamo infatti una fustella in cartone rigido piena di segnalini, con una stella e valori di 1, 3 e 5 punti. Da segnalare che purtroppo saranno tutti della stessa dimensione, dunque difficili da distinguere a colpo d’occhio.

Poco più sotto, tenuti in posizione da un inserto in cartone decorato, troviamo due blocchetti di fogli e le carte, che saranno il cuore del gioco. Il mazzo è diviso in tre blocchi: i personaggi, i generi e i finali. I fogli invece permetteranno ai giocatori di suggerire un tema all’attore di turno e di valutare la sua prestazione e quella della spalla.

I materiali sono di buona qualità, pronti a resistere a numerose recitazioni. Fin troppo ridotto invece il numero di fogli presenti nella scatola, considerata anche la quantità di giocatori che prenderanno parte alle improvvisazioni. Niente che una buona fotocopiatrice o un po’ di fogli bianchi non possa risolvere, comunque.

Come si gioca a Sipario

Ma esattamente, come potranno i giocatori sfruttare un mazzo di carte e qualche foglio per trasformarsi in attori? Le meccaniche di Sipario ruotano come detto interamente intorno all’improvvisazione, spingendo i giocatori a inventarsi una scena di massimo tre minuti sfruttando pochi elementi generici.

All’inizio del suo turno, il giocatore chiamato a fare l’attore dovrà pescare due carte personaggio, un finale e un genere. Mentre le prime due sono autoesplicative, la terza carta può nascondere un’emozione, un impedimento oppure un genere. L’attore potrà rendere noto soltanto la tipologia di carta genere pescata: tutti gli altri elementi saranno ignoti agli spettatori.

A questo punto, ogni altro giocatore dovrà scrivere un tema sul foglio in loro possesso e consegnarlo all’attore, che ne sceglierà uno che si adatti alle carte pescate. Identificherà poi uno spettatore che farà da spalla e lo accompagnerà nella recitazione: potrà mostrargli le carte e condividere le sue idee in segreto. Una volta che sarà tutto pronto, sarà il momento di recitare.

Si va in scena

Dopo aver scelto la spalla, inizierà l’improvvisazione vera e propria. La durata dovrà essere contenuta e dovrà racchiudere tutti gli elementi indicati dalle carte: attore e aiutante dovranno far capire senza dirlo quali siano i loro personaggi, evitando di andare fuori tema e rispettando il finale e il genere pescati.

Dopo che la recitazione sarà terminata, gli spettatori saranno chiamati a indovinare le carte pescate. Dopo che tutti avranno scritto le loro ipotesi, si sveleranno le carte, assegnando punti sia agli attori che al pubblico. Attenzione però: qualora più della metà degli spettatori ritenga che gli attori siano andati fuori tema, non otterranno alcun punto.

Il gioco prosegue alternando gli attori, fino a che tutti i giocatori avranno rivestito una volta questo ruolo. A quel punto si conteranno le stelle ottenute e chi ne avrà accumulato il maggior numero verrà dichiarato miglior attore e quindi vincitore della partita (o per meglio dire della serata teatrale).

Sipario: un gioco per gruppi audaci

Come avete potuto dedurre, le partite a Sipario spingono i giocatori a trovare la loro vena recitativa. Questo ovviamente è l’elemento principe del titolo di Giochi Uniti, che per certi versi può anche essere una debolezza. Tutti quei giocatori che non riescono a lasciarsi andare e faticano a improvvisare davanti agli altri potrebbero trovarsi in difficoltà e non riuscire a calarsi appieno nello spirito del gioco.

Di contro, i gruppi più sciolti ed eterogenei non avranno problemi a dar vita a partite a base di teatro, risate e momenti incredibilmente coinvolgenti. Questo rende Sipario un gioco perfetto sia per animare serate in compagnia, sia per metodologie di team building o di didattica scolastica. Si tratta infatti di un’opera che può anche avere risvolti educativi e che può cementare il legame all’interno di gruppi di lavoro, toccando le corde recitative dei singoli e spingendoli a cooperare per un’improvvisazione condivisa.

VERDETTO

Se il vostro sogno è sempre stato quello di improvvisarvi attori, allora Sipario vi renderà felici. Il board game di Giochi Uniti racchiude in poche semplici regole la possibilità di coinvolgere praticamente chiunque in partite all'ultima battuta (teatrale, s'intende). La libertà di poter proporre temi non legati alle carte e la possibilità di combinazioni pressoché infinite rendono Sipario un party game che giocherete e rigiocherete a lungo. L'unico limite è legato al numero di giocatori richiesti per organizzare una serata di teatro per neofiti: per Sipario infatti vale il detto "più si è meglio è". Se avete un nutrito gruppo di amici, sappiate però che il divertimento è assicurato.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.