Souldiers – Recensione

Sviluppatore: Retro Forge Publisher: Dear Villagers Piattaforma: PS5 (disponibile anche per PS4) Genere: Metroidvania Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 19,99 € Italiano:

Il team spagnolo Retro Forge ha annunciato il suo primo gioco nel lontano 2018 e dopo lunghi anni di sviluppo finalmente Souldiers è arrivato tra noi! Si sa che se vuoi le cose fatte bene serve tempo e dobbiamo proprio dire di essere stati felici di aver aspettato questo tutti questi anni, Souldiers è una piccola gemma. Scoprite il perché nella nostra recensione.

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A volte la morte non è la fine ma solo l’inizio

Durante una sanguinosa guerra, un manipolo di temerari eroi, guidati dal generale Brigard, viene mandato in una missione speciale per aggirare le linee nemiche e trovare una falla nello schieramento avversario. Purtroppo questa missione non va assolutamente come dovrebbe e poco dopo la partenza un terremoto intrappola il reggimento in una grotta senza via d’uscita. La morte sta per sopraggiungere quando una valkyria fa la sua comparsa e propone ai soldati una semplice scelta, andare in un mondo incantato oppure rimanere lì a morire.

Terragaya è un mondo strano e variegato, in cui convivono pacificamente tantissime specie di esseri viventi, fino a quando un fantomatico “Guardiano” non inizia a minacciarne la pace e la stabilità. Così le valkyrie chiedono aiuto ai soldati appena arrivati per bloccare questo cattivone, e noi saremo in prima fila per aiutarle! Per iniziare a giocare dovremo scegliere tra le tre classi disponibili e così ci metteremo in viaggio per salvare il futuro di Terragaya e anche il nostro.

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Un gioco con tanti stili di gioco

Souldiers è un classico metroidvania, non punta a inventare nulla ma consolida meccaniche ben sviluppate e le mette insieme per dar vita a un ottimo action, con un buon livello di sfida che però non è mai frustrante. Scegliere tra le tre classi iniziali sarà fondamentale per lo stile di gioco della vostra partita. Lo scout ha attacchi corpo a corpo, un solido scudo e un’alta energia vitale, l’arciere attacchi a media distanza e un’ottima abilità di schivata, mentre il mago ha poca energia vitale ma sfrutta degli attacchi magici a lungo raggio. Durante la partita sbloccherete diverse abilità speciali, caratteristiche di ogni personaggio, che aumenteranno le possibilità d’attacco e influenzeranno il vostro stile di gioco. Questa progressione del personaggio è ben calibrata e vi permetterà di affrontare i nemici sempre più potenti delle varie aree che sbloccheremo.

Infatti, come ogni metroidvania che si rispetti, anche in Souldiers acquisirete delle caratteristiche in grado di liberare dei passaggi che prima vi erano interdetti. La principale modalità di questo progresso sarà il ritrovamento di alcuni globi che vi daranno poteri elementali, ad esempio il fuoco sarà in gradi di bruciare le ragnatele, la sabbia di ricostruire i cristalli e così via. Questi elementi influiranno anche sul danno ai nemici più sensibili o più resistenti ai vari tipi di elementi. La cosa che abbiamo parecchio gradito è che il backtracking, caratteristica tipica di questi titoli, sarà molto limitato. Infatti grazie al viaggio veloce, che potrete compiere tra i vari checkpoint, tornare sui vostri passi e aprire vie prima precluse sarà velocissimo e appagante.

Souldiers, come vi dicevamo, non sarà solo una passeggiata tra le belle e varie locazioni presenti, bensì una sfida continua e ben equilibrata. La vostra vita sarà sempre in pericolo. Per ripristinare l’energia persa si dovranno raccogliere delle palline curative che otterrete sconfiggendo i nemici o distruggendo gli elementi dello scenario. Le pozioni di cura sono rare e piuttosto costose, quindi usatele con parsimonia. Queste saranno utili in particolare contro i numerosi boss presenti. I boss sono la ciliegina sulla torta dopo un’intensa e coinvolgente esperienza d’esplorazione. Ognuno di loro avrà attacchi e meccaniche speciali e sarà fondamentale studiarli e apprenderne i segreti per riuscire a batterli.

Piccolo team, tanti problemi?

Fortunatamente non è sempre così, infatti i ragazzi di Retro Forge hanno fatto un ottimo lavoro. La grafica di Souldiers in 16 bit è in due dimensioni e in stupenda pixel-art. Gli sfondi, come i personaggi, sono sempre piacevolissimi da guardare e con una cura del dettaglio molto attenta. Anche i colori scelti sono adeguati all’ambiente che esplorerete e rendono molto bene l’atmosfera del luogo. La musica è anch’essa piacevole e varia a seconda della porzione di mappa che stiamo attraversando sempre per evidenziare il mood del luogo.

Souldiers boss

Tecnicamente parlando non abbiamo riscontrato bug o problemi particolari. Anzi i comandi sono estremamente precisi, il che è fondamentale per un titolo che fa del combattimento il suo cavallo di battaglia. Anche la mappatura dei tasti è ben fatta e dopo qualche minuto sarà facile utilizzare tutte le funzionalità presenti. Purtroppo non è stato implementato alcun utilizzo del DualSense di PlayStation 5, ma era abbastanza prevedibile. Da comunicare che manca la localizzazione in italiano. Anche se la storia non sarà la principale attrattiva di Souldiers, non conoscendo l’inglese ci si perderà quest’aspetto.

Trofeisticamente parlando: piccolo gioco, grande Platino

Ottenere il trofeo di Platino di Souldiers non sarà cosa da poco e richiederà un notevole impegno da parte dei cacciatori. Le trentanove coppe presenti nell’elenco trofei infatti prevedono diverse imprese: finire il gioco con tutte e tre le classi, trovare tutte le stanze segrete, finire tutte le quest secondarie e rivelare tutte le mappe al 100%. Quindi siate pronti perché oltre che ardui combattimenti vi aspetteranno lunghe esplorazioni!

VERDETTO

Souldiers è un classico gioco metroidvania, non punta a inventare nulla ma consolida meccaniche ben sviluppate e le mette insieme per dar vita a un ottimo gioco action con un buon livello di sfida ma mai frustrante. Una bella pixel-art compone gli scenari del gioco e ci accompagna in una storia simpatica, anche se non la migliore in circolazione. Da provare sicuramente!

Guida ai Voti

Daniele Citerio
Lo zio "citte", avete presente quello zio strano che fa cose strane in posti strani? Arrampica pareti di roccia su alte montagne, scala le cascate di ghiaccio, fa yoga in mezzo alla spiaggia e poi, ve lo trovate in salotto attaccato alla play a giocare senza manco considerarvi? Ecco, sono io!