The Invincible – Recensione

Sviluppatore: Starward Industries Publisher: 11 Bit Studios S.A. Piattaforma: PS5 Genere: Avventura Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 29,99 Italiano: No

Viaggiare nello spazio è sempre pericoloso, ce lo hanno insegnano tantissime opere che trattano quest’argomento, e anche The Invincible ci narra una storia di scoperte, pericoli e avventure in un lontano pianeta alieno. Questa volta però gli sviluppatori di Starward Industries vogliono metterci al centro del racconto e saremo noi a condurlo con le nostre scelte e le nostre azioni. Se siete pronti a imbarcarvi in questo viaggio extraterrestre assieme a noi continuate a leggere la nostra recensione!

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L’ispirazione è un punto di partenza, non di arrivo

The Invincible è un romanzo del 1964 del polacco Stanislaw Lem che racconta dell’arrivo della grande nave spaziale “The Invincible” su Regis III. Il nostro videogioco trae origine da questo scritto fantascientifico ma intesse la sua trama da un punto di vista totalmente diverso. Infatti giocheremo impersonando Yasna, una ricercatrice scientifica della fazione opposta a quella che sbarcherà con l’enorme nave in arrivo. La missione di base di Yasna e dei suoi colleghi comprende l’esplorazione e lo studio delle caratteristiche del pianeta Regis III. Tutto questo sarà da fare in anticipo all’annunciato arrivo dell’Alleanza per evitare scontri inutili.

Ma quella che sembra una semplice missione di studio si trasformerà nel peggior incubo possibile per Yasna e i suoi compagni. Qualcosa di misterioso sta accadendo sul pianeta e l’unica che sembra poter dipanare il mistero è proprio la nostra protagonista. Ben presto lo scopo della missione da semplice ricerca scientifica si tramuterà in quello di salvataggio. Infatti Yasna dovrà cercare di soccorrere i suoi colleghi dispersi sul pianeta. Ma in questa opprimente ricerca non sarà da sola, infatti l’Astrogator Novik, ossia il comandante della loro nave, la guiderà con la sua voce dal velivolo in orbita sopra il pianeta e l’aiuterà a tornare a casa sana e salva. Chiaramente non possiamo dirvi altro per non rovinarvi la trama, che, come avrete capito, è il punto fondamentale di tutto il gioco.

The Invincible

Una storia che si rispetti non è mai scontata

The Invincible è un gioco piuttosto lento, vi avvisiamo: non troverete sparatorie o inseguimenti adrenalinici. Quello che dovremo fare per quasi tutto il tempo sarà muoverci alla ricerca di qualcosa, prima dei nostri colleghi e poi… Poi non ve lo diciamo. Quello che appassionerà il giocatore sarà proprio lo svolgimento della trama, i punti di svolta, i misteriosi avvenimenti che si susseguiranno e ci spingeranno a dire “dai continuiamo ancora cinque minuti e vediamo cosa succede adesso. La storia è magistralmente scritta e sarà il motivo principale per arrivare a finire, in circa sette ore, la nostra avventura.

Durante gli spostamenti potremo dialogare con l’Astrogator: questi scambi di battute apriranno delle discussioni riguardo temi importanti, come la morale, il pericolo o la possibilità della crescita dell’automazione nella nostra vita e altro ancora. Avremo la possibilità di controbattere con diverse risposte, cosa che darà alla discussione direzioni completamente diverse a seconda delle nostre scelte. Potremo anche compiere alcune decisioni durante lo svolgimento del gioco, che non influenzeranno l’andamento generale ma potrebbero farci prendere delle deviazioni della trama uniche. Queste scelte saranno importanti in particolare per quanto riguarda i trofei per arrivare a conquistare il Platino di The Invincible.

The Invincible

Com’è Regis III?

Starward Industries è uno studio di sviluppo nuovo, ma di certo non gli manca il talento o l’esperienza. Infatti i suoi componenti hanno lavorato a giochi importanti come The Witcher 3, Cyberpunk 2077, Dead Island, Dying Light o Call of Juarez. Non ci stupisce quindi che The Invincible sia davvero ben fatto e tecnicamente ineccepibile. Pochissime sbavature non sono in grado di oscurare il lato artistico fortemente ispirato che ci incanterà a ogni nuovo scorcio. La grafica infatti è molto curata e i paesaggi sono bellissimi, anche se Regis III è un ammasso di rocce e sabbia sarà in grado di affascinare e sostenere ottimamente l’avanzare della trama.

Il lato sonoro è particolare, in quanto non avremo una musica di sottofondo, ma i suoni che sentiremo saranno quelli che Yasna sarà in grado di percepire in prima persona. Questo sarà utile per una maggiore immersione nella storia. Dobbiamo segnalarvi che il gioco è completamente in inglese, quindi chi non mastica più che bene la lingua avrà grosse difficoltà a seguire la trama. Inoltre dovremo leggere velocemente le risposte da dare durante le conversazioni, in quanto avremo un tempo limitato per la selezione.

Trofeisticamente parlando: per esplorare un intero pianeta ci vuol pazienza

Conquistare il trofeo più amato di The Invincible con Yasna e il suo viaggio, non sarà una passeggiata. Per ottenere il Platino infatti dovremo ripetere l’intero gioco diverse volte. Questo perché la maggior parte dei trofei dipende dalle nostre scelte durante la trama principale, piccole o grandi deviazioni che influenzeranno il proseguo della storia. Per ottenere tutti i trofei vi consigliamo in prima battuta di giocarvi il gioco e godervelo come viene e solo dopo leggere il nostro elenco trofei. Grazie a questo capirete quali sono le scelte che dovrete cambiare nelle run successive.

VERDETTO

The Invincible è una storia molto avvincente di un'esplorazione spaziale con risvolti morali inaspettati. Anche se piuttosto lento e compassato il gioco potrà appassionare per la trama intrigante e interessante. Gli splendidi scenari di Regis III saranno un ottimo contorno per quest'avventura. Questo inverno, vi consigliamo sicuramente un giretto nello spazio in compagnia di Yasna, non ve ne pentirete.

Guida ai Voti

Daniele Citerio
Lo zio "citte", avete presente quello zio strano che fa cose strane in posti strani? Arrampica pareti di roccia su alte montagne, scala le cascate di ghiaccio, fa yoga in mezzo alla spiaggia e poi, ve lo trovate in salotto attaccato alla play a giocare senza manco considerarvi? Ecco, sono io!