Potrebbe essere una notizia da Lercio.it, ma quello che vi riportiamo è un fatto realmente accaduto.
Tutto parte dal desiderio di Ubisoft di trovare uno studio adatto allo sviluppo di Avatar: Frontiers of Pandora. Il titolo, recentemente annunciato, era in cantiere da anni ma, come svelato da David Polfeldt di Massive Entertainment, la scelta dello studio è stata difficile e costellata di problemi.
Il più grosso è legato a uno studio su cui Ubisoft e James Cameron facevano molto affidamento. Stando a quando dichiarato da Polfeldt, i membri dello staff avrebbero offerto cocaina ai dirigenti Ubisoft durante l’incontro per la firma del contratto.
“Sono saltati fuori dal taxi, hanno salutato l’addetto alla reception e sono entrati nella grande sala conferenze. Ma invece di incontrare un team esultante pronto a realizzare il miglior gioco Avatar che chiunque potesse concepire, ci siamo trovati di fronte a persone disperate che si guardavano alle spalle, come in paranoia”.
Il racconto prosegue, come svelato da ResetEra, con una frase che ha dell’incredibile: “l’incontro ha subito una brutta piega quando il boss dello studio ha offerto un po’ della sua cocaina”.
Ovviamente Polfeldt non ha svelato il nome dello studio, che per ovvie ragioni non è stato scelto. Un vero peccato, perché ne sarebbe uscito un gioco stupefacente.
