Dragon Ball FighterZ – Anteprima Hands-On

Dragon Ball FighterZ si presenta come un picchiaduro malleabile, facile da comprendere e da giocare. Sebbene l’esperienza completa richieda l’utilizzo di tutti i tasti del controller, le battaglie sono pressoché accessibili a chiunque e, anche senza tutorial, si riescono ad apprendere le meccaniche in un paio di incontri.

Tra vecchio e nuovo

La closed beta di Dragon Ball FighterZ ci propone undici combattenti diversi da poter provare. In quattro incontri siamo riusciti a provare tutti i personaggi finora giocabili e, come già precedentemente dichiarato da Arc System, abbiamo notato che ci sono sostanziali differenze tra loro.

Abbiamo trovato buona parte dei personaggi bilanciati tra forza e agilità, tuttavia alcuni risultano più difficili da manovrare mentre altri estremamente semplici. Un esempio di quelli semplici è Goku, il protagonista della serie, che riesce a eseguire le tecniche speciali anche semplicemente attaccando, come se fosse attiva la modalità automatica dei vecchi giochi arcade. Man mano che si utilizzano i vari personaggi ci si rende conto che più sono deboli (inteso come livello di potenza in Dragon Ball, ad esempio Crilin e Piccolo), più sono difficili da usare, quasi come fossero personaggi per esperti.

Se ci si approccia a questo Dragon Ball avendo già giocato in passato dei titoli di Arc System Works, le differenze allora risulteranno minime. Avremo a disposizione quattro tipi di attacchi, i fisici sono l’attacco normale, l’attacco potente e l’attacco che scaraventa, mentre per ultimo avremo l’attacco d’onda, che unito a un giro di levetta analogica ci consentirà di usare tecniche speciali, come una Kamehameha o un Kienzan, o delle onde energetiche potenziate.

Seguendo la mappatura predefinita dei controlli, con il tasto R1 sarà possibile colpire con l’impeto, un’animazione di calci e pugni che spedirà in aria l’avversario, mentre con R2 ci si potrà avvicinare velocemente all’avversario per poi cominciare una combo. Con L1 e L2 invece richiameremo supporto dai nostri alleati, e con gli stessi tasti uniti al tasto direzionale verso l’avversario sarà possibile far entrare in campo un altro combattente per permettere a quello attualmente in utilizzo di recuperare le forze. Altri comandi particolari sono la possibilità di ricaricare il ki e la modalità furia, che potenzierà i nostri attacchi, oltre alla possibilità di teletrasportarsi dietro il nemico.

Appena all’inizio, la beta ci chiederà di scegliere tra i server dove giocare, svariati per ogni nazione. Avviata la partita, ci ritroveremo con il nostro avatar (a scelta tra tutti i personaggi giocabili con le diverse colorazioni) alla FighterZ Lobby, una sorta di arena del Torneo Tenkaichi circolare con al centro l’arena, ossia l’unica sezione finora disponibile.

Abbiamo dato un’occhiata anche alle altre aree, anche se solo dall’esterno. Da sinistra verso destra si possono notare un cumulo di nuvole dorate, probabilmente l’inferno di Re Enma, successivamente c’è una navicella della Capsule Corporation, che ha presumibilmente a che fare con l’allenamento o la story mode. Di seguito troviamo la Kame House del Maestro Muten, che presumiamo possa essere un negozio, al centro dell’hub abbiamo la vera arena del Tenkaichi con un pianeta a ologramma, si presume possa essere l’accesso alla modalità online. Ci resta ignoto lo scopo dell’arena del Cell Game e della Muscle Tower.

Comunque sia restiamo su ciò che ci offre la beta. Per giocare bisognerà parlare con uno degli organizzatori del torneo e avere così accesso all’arena, dove attenderemo un avversario per scontrarci. Nessun tutoral purtroppo, ci toccherà combattere più volte per familiarizzare con le meccaniche. Finito il quasi interminabile matchmaking ci ritroveremo faccia a faccia con il nostro avversario in una spettacolare battaglia 3 contro 3, l’attesa ha dato i suoi frutti.

 

La grafica di questo Dragon Ball FighterZ ci è risultata strabiliante a dir poco, che non fa assolutamente sentire la mancanza del 3D come inteso nei Budokai Tenkaichi e Xenoverse. Il design dei combattenti è perfettamente fedele a quello classico di Toriyama, e la spettacolarità degli effetti speciali non fa che farceli apprezzare di più. Onde d’aura fiammeggianti che sembrano vere, i colpi ki sono dettagliati maniacalmente e le arene sono anch’esse fedeli al 100% all’opera originale, mentre il comparto audio colpisce da subito, sin dalla title screen.

Il parere di Andrea

La beta di Dragon Ball FighterZ ci propone ben poco di quel che sarà il gioco completo, tuttavia ci ha dato un ottimo assaggio di ciò che ci aspetta. Un gameplay da paura unito a una grafica da urlo, lo stile di combattimento in due dimensioni, seppur più simile ai classici di Arc System, riporta indietro nel tempo a quella perla che era la saga Budokai. Il gioco definitivo di Dragon Ball? Forse no, ma ovviamente è ancora presto per dirlo. I presupposti ci sono, tuttavia è difficile eguagliare in completezza Budokai Tenkaichi 3 per la lontana PlayStation 2.

Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.

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