Calturin – Recensione Speedrun

Sviluppatore: Lasse Zacho Malver Publisher: Samustai LTD Piattaforma: PS4 Genere: Indie Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 5,99 € Italiano:

Se avete incrociato Calturin durante una gita nel PlayStation Store alla ricerca di un qualche gioco di ruolo a basso prezzo, siete nel posto giusto per capire di cosa si tratta. Pubblicato da Samustai LTD, che ci ha gentilmente fornito il codice review, il gioco si propone come un Bullet Hell Boss Rush con otto boss fight uniche e una storia avvincente.

Lasciatelo morire in pace

Il gioco inizia con Calturin, mago ormai arrivato alla fine dei suoi giorni, risuscitato da un potente negromante in cambio, però, di un legame di sangue che li lega indissolubilmente. Per ritrovare la sua promessa libertà, Calturin dovrà assecondare le volontà del suo salvatore seguendolo in un piano per liberare il mondo dai mostri.

Il losco figuro, quindi, ci chiederà di affrontare via via pericoli più grandi aprendo sempre più portali. Come detto durante l’introduzione, il gioco non prevede altri nemici al di fuori degli otto boss da affrontare durante l’avventura. Questo vi fa capire che Calturin non è sicuramente un gioco lungo, al di là delle difficoltà e dei vari tentativi prima di sconfiggere un nemico. I portali rossi e neri, però, permettono ai più masochisti di rivivere le sfide a difficoltà più alta.

Occhio a quei colpi lì!

Il nostro mago con il mantello blu sarà quindi condannato, portale dopo portale, a sconfiggere boss o attraversare pericolosissime stanze invase da ostacoli di ogni tipo. Fortunatamente, Calturin non resterà totalmente inerme; un bastone capace di lanciare tre sfere magiche sarà la nostra sola e unica arma per procurare danno ai nemici. Per difenderci, invece, potremo attivare uno scudo magico, che avrà bisogno di un certo tempo per ricaricarsi, o la schivata usando il teletrasporto. Naturalmente, ogni volta che supereremo con successo un portale, il gioco ci permetterà di potenziare una di queste abilità, la salute del mago o la potenza dell’incantesimo per potersi curare.

Alla fine dei conti, Calturin è un gioco semplice da capire. La trama è leggera e accompagna bene, anche grazie al doppiaggio in inglese, il principale scopo del prodotto che è quello di coinvolgervi in duri combattimenti per mettervi alla prova più e più volte. L’aver voglia di riprovare lo scontro a ogni tentativo fallito è la prova di quello che stiamo dicendo.

Colpo retrò

Calturin ci riporta indietro nel tempo con una grafica retrò pulita e un quantitativo di animazioni abbastanza ridotto e incentrato principalmente sul protagonista. I boss, nei loro limiti, fanno il loro dovere anche se i pattern di attacco sono spesso ripetitivi. Fra tutti i difetti pesa l’assenza di una funzione per ricominciare lo scontro senza ripartire dal falò o dal portale, complice anche l’impossibilità di correre nella mappa.

Trofeisticamente parlando: vero mago

L’elenco trofei di Calturin è perlopiù incentrato sui boss. Se prendete a cuore il gioco e la sfida che mette a disposizione, vi divertirete non poco a provare e riprovare certi boss e a portare a casa un trofeo di Platino per nulla semplice. Ci sono poi alcuni trofei relativi ai segreti e ai portali. L’elenco trofei lo trovate sul forum di PlayStationBit.

VERDETTO

Durante la nostra prova di Calturin abbiamo trovato un Bullet Hell divertente e impegnativo. Il solo fatto di averci fatto provare e riprovare le boss fight senza annoiarci, dimostra che il titolo, tutto sommato, riesce nel suo intento. I difetti, ovviamente, non mancano ma il prezzo proposto è in linea con i contenuti disponibili. Se amate quel tipo di grafica e le sfide impegnative potete dargli una possibilità.

Guida ai Voti

Salvatore Terlizzi
Scopre i videogiochi con Monkey Island e Indiana Jones, per poi rimanere legato a vita al genere delle avventure grafiche. Grazie a PlayStationBit scopre, quasi per caso, la serie Yakuza e finisce per innamorarsene. Ha ancora l'immenso piacere di farsi sorprendere da un settore in continua evoluzione. Ehi guarda laggiù! Sisi, c'è una scimmia a tre teste...