Cions of Vega – Recensione Speedrun

Sviluppatore: Tonguç Bodur Publisher: eastasiasoft Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS5) Genere: Avventura Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 6,99 € Italiano: No

Siamo qui, di nuovo, a recensire l’ennesimo prodotto pubblicato da eastasiasoft che, negli ultimi tempi, si è contraddistinta più per la pubblicazione di giochi brevi e dal Platino semplice, piuttosto che per la qualità di questi ultimi. Protagonista di oggi è Cions of Vega, ultima fatica dello sviluppatore Tonguç Bodur, che continua ad essere presente nel settore con diversi progetti. Come sarà andata a finire questa volta? Ci avrà soddisfatti? Scopritelo nella nostra recensione.

Alla ricerca della figlia scomparsa

Cions of Vega si apre con il protagonista ed un suo amico di vecchia data sulle tracce della figlia scomparsa. I due si trovano in un paesino rurale, lontano dalla frenesia cittadina, che sembra essere quasi del tutto disabitato. La coppia setaccerà questo villaggio alla ricerca della ragazza con solo alcuni indizi che possano essere d’aiuto per trovarla. Il nostro compito, infatti, è quello di esplorare le abitazioni presenti in cerca di qualche indizio, anche il più piccolo, che ci possa aiutare a portare a termine la missione.

Mentre saremo impegnati a risolvere semplicissimi puzzle ambientali e a trovare chiavi, il nostro compagno d’avventura ci intratterrà con dei dialoghi che ci permetteranno di avere un quadro generale della situazione. Inizierà sin dagli albori, spiegandoci com’era la nostra vita da giovane e come sia cambiata una volta conosciuta nostra moglie e avuto una bambina, il tutto mentre attraverseremo ambientazioni immerse nel verde che evocano un certo senso di tranquillità. Non ci dilungheremo oltre nel descrivere la trama di gioco, anche perché quest’ultima non è molto dettagliata né approfondita. Anzi, a dispetto delle aspettative, la storia risulta essere solo abbozzata e con un finale molto sbrigativo.

Un walking-sim immersi nel verde

Il gameplay di Cions of Vega non ha nulla di complicato: saremo chiamati semplicemente a camminare tra le varie ambientazioni (tutte molto simili, tra l’altro) e a risolvere dei banali puzzle ambientali, che non metteranno in alcun modo in difficoltà. Il nostro obiettivo è quello di cercare come detto delle chiavi, le quali ci permettano di aprire i vari cancelli presenti nel villaggio. In questo modo potremo proseguire nell’area successiva, fino ad arrivare alla fine del gioco. Come è facile intuire, la difficoltà è praticamente nulla: a causa di ciò si riuscirà a concludere l’intera avventura in meno di un’ora.

A livello tecnico tecnico, così come le precedenti produzioni dello stesso sviluppatore, Cions of Vega non eccelle sotto alcun punto di vista. Certo, anche in questo caso è indispensabile sottolineare che non si tratta di un gioco ad alto budget, anzi, ma ci aspettavamo un qualche sorta di miglioramento rispetto ai lavori precedenti, cosa che non è avvenuta. Come anche per gli altri titoli, spezziamo una lancia a favore delle musiche e delle atmosfere, che sono sempre ben riuscite e riescono nel loro intento, Purtroppo, pressoché qualsiasi altro elemento del titolo risulta essere insufficiente.

Trofeisticamente parlando: completate la storia

La lista trofei di Cions of Vega comprende dodici trofei, composti da un Platino e ben undici ori. Poter esporre questa nuova coppa blu nella vostra bacheca sarà un gioco da ragazzi: vi basterà semplicemente portare a termine l’avventura e riceverete l’ambita ricompensa. Tutti i trofei, infatti, sono legati al completamento di obiettivi indispensabili per poter terminare il gioco, quindi non sono presenti mancabili. Inoltre, come già accennato in precedenza, la longevità è davvero risicata, il che rende il completamento della lista un vero toccasana per ogni cacciatore.

VERDETTO

Cions of Vega fa parte di una serie di prodotti creati dallo stesso sviluppatore che hanno sì in comune un filo conduttore ma che, purtroppo, non riescono a discostarsi efficacemente l'uno dall'altro. Il titolo non eccelle in quasi alcun elemento e ciò non ci ha permesso di poterlo promuovere con una sufficienza. D'altro canto, i cacciatori di trofei saranno contenti di poter aggiungere un nuovo Platino alla loro bacheca in poco tempo. Questo è però, di fatto, uno dei pochi punti a favore della produzione di Tonguç Bodur.

Guida ai Voti

Diana D'Estefano
Amante dei videogiochi fin dalla tenera età, ha una grande passione per tutto ciò che li riguarda. Sebbene preferisca giocare a giochi horror, thriller o di fantascienza, le piace principalmente ogni tipo di gioco. Quando non gioca, probabilmente ascolta musica metal o studia.