Hourglass – Recensione Speedrun

Sviluppatore: Cyberwave Publisher: Secret Item Games Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS5) Genere: Puzzle Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 9,99€ Italiano:

Ci siamo avventurati in una piramide per la recensione Speedrun di Hourglass. Il puzzle game di Cyberwave e Secret Item Games racconta una storia semplice ma d’impatto, proponendo sfide temporali intense e cervellotiche.

Il miglior papà del mondo

La storia raccontata in Hourglass viene solo abbozzata all’inizio dell’avventura. La protagonista Aywa è davanti a una radio e, mentre scorre le stazioni, apprendiamo che un archeologo è scomparso da più di due settimane. Il ricercatore è il padre della ragazza: la stessa non esita a partire per cercare di salvarlo.

Senza troppo preamboli ci si trova quindi su una barca, pronti a mettere piede sulle rive di un’area a metà tra un canyon e un deserto. Come si apprende dalla descrizione del gioco (e solo da lì in realtà) ci troviamo in Egitto, pronti a entrare in una misteriosa piramide piena di enigmi. Le prime sezioni servono a introdurre i comandi e le meccaniche alla base del gioco.

Hourglass è un gioco in prima persona, in cui sfruttare le abilità di Aywa per superare stanza dopo stanza. La giovane può in realtà fare poco: muoversi, saltare e afferrare specifici blocchi. Questo, almeno, fino a che non si avventura nella piramide.

Ritorno a futuro

Una volta entrati nella piramide che fa da ambientazione al gioco si viene accolti da un enigmatico murales che spiega le meccaniche del gioco (in stile geroglifico). Nelle stanze sono presenti porti in grado di creare cloni temporali che possono interagire con l’ambiente. Tramite questi è necessario attivare pedane e spostare blocchi per raccogliere i cristalli necessari a svelare i segreti della piramide.

Superata una prima fase di assestamento, i puzzle diventano via via più complicati nei tre percorsi in cui si dirama l’avventura. Non aspettatevi però mostri da abbattere ed enormi boss. La sfida è tra l’ambientazione e il cervello dei giocatori, in maniera non dissimile da quanto avviene in The Witness o in Faraday Protocol.

Hourglass è comunque una sfida più che abbordabile, soprattutto considerata la durata limitata. L’intera campagna è infatti completabile in meno di due ore, a patto di capire rapidamente come risolvere gli enigmi. Niente di eccezionale, così come per quanto riguarda il comparto tecnico. La colonna sonora è adeguata ma dimenticabile, la grafica invece pulita ma a tratti fin troppo semplicistica.

Trofeisticamente parlando: i tesori della piramide

La lista trofei di Hourglass è decisamente povera: dieci soli trofei, tra cui non figura il Platino. Per ottenere il 100% inoltre è sufficiente completare la campagna risolvendo tutti gli enigmi. Nessun collezionabile, nessuna sfida aggiuntiva o prova a tempo. Una lista che può quindi essere compeltata da qualunque tipo di cacciatore senza sforzi.

VERDETTO

L'idea alla base di Hourglass è intrigante: realizzare un puzzle game temporale ambientato in un'antica struttura egizia. Sfortunatamente il titolo di Cyberwave e Secret Item Games, pur offrendo sfide interessanti, non riesce mai a proporre nulla di realmente innovativo. Il prezzo a cui il gioco è proposto, paragonato alla sua longevità, non agevola poi gli appassionati di enigmi, che possono pescare in un mercato davvero florido. Se avete già terminato tutte le avventure in commercio, comunque, Aywa e suo papà riusciranno a intrattenere le vostre meningi per qualche ora.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.