Ancient Stories: Gods of Egypt – Recensione Speedrun

Sviluppatore: Panda Games Studio Publisher: Chili Dog Interactive Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS5) Genere: Puzzle Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 6,99 € Italiano:

Se vi piacciono i puzzle game allora la nostra recensione Speedrun di Ancient Stories: Gods of Egypt è pronta a portarvi in un mondo di gemme e divinità. L’opera di Panda Games Studios sarà stata in grado di mischiare lo stile dell’Antico Egitto con la modernità dei videogiochi?

Nel nome di Ra

La mitologia egizia ha da sempre solleticato la fantasia di registi, scrittori e ovviamente sviluppatori di videogiochi. Oltre a prodotti come Strange Brigade però nel mercato digitale trovano spazio anche opere più leggere. Un fulgido esempio è Ancient Stories: Gods of Egypt, un classico puzzle game in stile match-3 realizzato da ChiliDog Interactive e Panda Games Studio. Chi non fosse familiare al termine, può pensare alla versione egizia di Candy Crush Saga. Su una serie di plance appaiono simboli colorati da collegare in righe o colonne di tre o più elementi uguali. Per farlo è possibile scambiare due pezzi adiacenti, con l’obiettivo di portare a termine obiettivi specifici.

In tutto questo, la trama pressoché nulla. Un malvagio faraone da fermare è l’antagonista dell’avventura. Il vile Tutmos mette infatti in moto il suo piano per raggiungere l’immortalità recitando un incantesimo che scatena una piaga mortale. L’unico modo per salvare il popolo è distruggere gli empi altari che sostengono l’incantesimo del faraone. Poche righe e qualche immagine lasciano presto la parola a numerosi puzzle, il vero cuore pulsante del gioco.

Alto e basso regno

L’ambientazione scelta per Ancient Stories: Gods of Egypt ha lasciato agli autori ampio margine per creare contenuti coerenti. Ogni piramide contiene venti sarcofagi, che corrispondono ad altrettanti livelli. Dentro i simboli da appaiare sono tutti gioielli, ma non mancano accenni egizi con scarabei, faraoni e divinità. Proprio queste ultime permettono di usare, una volta cariche, devastanti poteri in grado di portarci alla vittoria. I livelli scorrono con qualche variante a tema e la presenza di un boss alla fine di ogni piramide. Per sconfiggerlo è necessario (ovviamente) creare combinazioni tra gemme specifiche così da azzerarne la salute.

Nonostante tutte queste funzioni possano far pensare al peggio, Ancient Stories: Gods of Egypt è un puzzle game accessibile e dalla grande scalabilità. Grazie alle tre difficoltà, ossia standard, avanzata e unlimited, è possibile infatti modulare l’esperienza sulle proprie abilità. Note liete arrivano anche dal comparto grafico, essenziale ma curato e molto colorato. Meno propositiva la colonna sonora, che propone solo un paio di brani monotoni ma comunque calzanti allo stile. Discreta infine la longevità: completare ogni livello e fermare il faraone richiederà una decina di ore circa.

Trofeisticamente parlando: il tesoro del Faraone

Tra gli aspetti più positivi di Ancient Stories: Gods of Egypt troviamo sicuramente una lista trofei generosa e semplice da completare. Giocando senza limite di mosse sarà sufficiente terminare tutti i livelli e ricordarsi di usare la magia per ottenere uno scintillante Platino.

VERDETTO

Se state cercando un puzzle game leggero per trascorrere i ritagli di tempo, allora Ancient Stories: Gods of Egypt fa sicuramente al caso vostro. Questo match-3 in salsa egizia non è certo l'opera che rivoluziona un genere, ma vanta alcune trovate interessanti e offre una longevità più che discreta, considerato anche il prezzo ridotto a cui viene proposto. La ciliegina sulla torta per i cacciatori è un Platino face e relativamente rapido, che lo rende appuntamento immancabile per chi volesse ampliare la propria bacheca.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.