Destiny 2 – Recensione

Sviluppatore: Bungie Publisher: Activision Piattaforma: PS4 Genere: Sparatutto Giocatori: 1 (Online: 2-12) PEGI: 16 Prezzo: 69,99 € Italiano:

“Dunque, so che siete nuovi qui, quindi lasciate che vi spieghi. Tutto ciò che amate della Terra è andato: cappuccino tiepido con latte scremato? Andato. Maratone televisive? Andate. Pane caldo, canzoni d’amore… Il Grand Canyon? Rovinato. Dite addio a feste a sorpresa, ketchup e senape, messaggi notturni, lasagne della nonna e come se non bastasse… I cuccioli…”.

Un mondo senza luce

Inutile dirlo, quello delineato da Cayde-6 è uno scenario terribile, non tanto per le perdite a cui andremo incontro ma per il semplice fatto che la Terra come la conosciamo non esiste più. Sono passati infatti alcuni anni dagli eventi del primo capitolo della saga di Destiny e lo spietato Dominus Ghaul, ora a capo della Legione Rossa, non sembra proprio intenzionato a lasciare tranquilli i Guardiani della Luce, riuscendo a privare i nostri eroi proprio della fonte del loro potere.

Lo scopo di questo nuovo, terribile rivale è di farsi a sua volta scegliere dal Viaggiatore per creare una nuova Legione di Guardiani ed eliminare Zavala, Ikora e tutti coloro che si metteranno sulla sua strada, compresi noi. La trama di Destiny 2, fin dalle prime battute, dimostra subito di avere quel carattere mancante al predecessore e che tanto fece storcere il naso agli amanti del single player che questa volta troveranno di che divertirsi.

La campagna infatti offre una serie di missioni principali e secondarie da portare a termine e inizia il lavoro di introduzione del giocatore al vasto mondo fatto di eventi, di clan e di raid, tutti argomenti che affronteremo più in là nella nostra recensione. Tornando invece alla storia, che potrà essere portata a termine in una ventina di ore circa, Bungie dimostra di aver imparato dai suoi errori (se così possiamo chiamarli) creando una trama degna di essere seguita. Grande merito del team è anche quello di aver messo in piedi un’avventura apprezzabile sia dai giocatori che hanno passato centinaia di ore sul primo Destiny sia dai neofiti della serie, che non si troveranno spiazzati e riusciranno a farsi coinvolgere appieno dalle vicissitudini che verranno narrate.

Che razza sei?

Una volta avviato Destiny 2, vi verrà chiesto di dar vita a un alter ego virtuale scegliendo tra una delle tre classi disponibili, ossia Titano, Stregone e Cacciatore, e tra una delle tre razze presenti nel gioco: i classici umani e i ben più particolari Insonni ed Exo. Una volta completata la nostra opera di creazione (o aver utilizzato un personaggio preso dal precedente capitolo) saremo pronti a calarci nella già citata campagna per giocatore singolo scoprendo già subito una prima serie di novità; l’hub di gioco è ora diventato il Rifugio, una struttura del tutto simile alla Torre del primo Destiny in cui potremo commerciare e accedere alle varie zone, come il Crogiolo.

Molto più semplice la gestione degli spostamenti tra le varie aree, possibile tramite una sorta di planetario che ci mostrerà le location, come ad esempio la prima visitabile proprio sulla Terra, ossia la Zona Morta Europea. Una volta scesi dalla nostra navetta avremo subito modo di saggiare una delle più piacevoli innovazioni apportate da Bungie, ossia la possibilità di esplorare una vasta zona open world ricca di tesori nascosti e di aree segrete.

Anche qui le critiche degli utenti per un gioco troppo su binari sono state pienamente accolte proponendo un’esperienza a tutto tondo, che grazie alla possibilità di migliorare il proprio equipaggiamento e sfruttando alcuni piccoli “sotterfugi” spinge il giocatore a vivere appieno ogni sfaccettatura del titolo. La vastità degli ambienti e soprattutto un ottimo impatto grafico, valorizzato dal passaggio definitivo a PlayStation 4, uniti a una colonna sonora che vi farà davvero venire la pelle d’oca, contribuiscono a rendere l’avventura qualcosa di davvero epico.

E Luce fu

La sottrazione ai Guardiani della loro Luce, fonte di potere in grado di far resuscitare anche i defunti, e il successivo recupero della stessa tramite un nuovo escamotage, sul quale non vi facciamo nessuno spoiler, hanno reso necessaria una variazione sul tema per quanto riguarda le abilità tre classi. Con un level cap fissato a 20 il team di Bungie ha scelto di abbandonare il vecchio sistema ad albero per creare tre sotto-classi (una per ogni classe principale) dotata di una gamma più limitata di abilità che consentono comunque di dar vita a un personaggio unico senza però sfociare nelle problematiche del primo capitolo.

Il Titano potrà così attingere alla classe Sentinella, il Cacciatore al Fulminatore e lo Stregone alla Lama dell’Alba; ogni sotto-classe permetterà di sbloccare una serie di modifiche che ci renderanno adatti a ogni tipo di combattimento. Durante il nostro test abbiamo scelto di provare il Cacciatore, che nello specifico ha accesso a delle granate con diversi effetti speciali, quali fulmini e danni maggiorati, e alla possibilità di eseguire schivate molto particolari utili per togliersi d’impaccio dalle situazioni complicate.

Immancabile poi la possibilità di sfruttare la cosiddetta “super carica” per trasformarci momentaneamente in delle vere e proprie macchine da guerra, perfette per sgominare grandi gruppi di nemici oppure abbattere il boss della situazione, nonostante la nostra mutazione non ci renda comunque immuni ai colpi degli avversari.

Che cosa mi metto?

Una delle componenti più apprezzate di Destiny è sicuramente la possibilità di personalizzare il proprio equipaggiamento indossando nuove armature e dotandoci di armi sempre più potenti, aumentando così il nostro danno e la resistenza del nostro eroe. Non poteva però mancare qualche modifica anche in questo ambito, dato che Destiny 2 ci propone una nuova categorizzazione per le armi, che non saranno più divise in primarie, secondarie e pesanti (cosa che ha generato parecchi squilibri), bensì in cinetiche, energetiche e distruttive, con queste ultime che raccoglieranno lanciagranate, fucili da cecchino e tutte quelle armi dal potenziale elevato, ma che per forza di cose avranno una quantità molto più scarsa di munizioni. Questa modifica ha il merito di spingere i giocatori a provare varie combinazioni di equipaggiamento e incentivarli ad alternare le armi a loro disposizione in base alla situazione che si troveranno davanti, nonostante spesso sia sufficiente avere a disposizione una buona arma energetica per abbattere la maggior parte dei nemici standard.

Il cambio assume ovviamente una maggiore importanza quando si affrontano battaglie in PvP, dato che non sarà più possibile assistere a scene in cui un giocatore si arma tranquillamente di fucile da cecchino abbattendo i suoi avversari come mosche; l’uso delle armi distruttive infatti sarà decisamente più sporadico favorendo gli scontri rapidi e la spettacolarità. Leggermente variata anche la funzione dei gadget delle armi, che saranno già disponibili su alcune di esse (soprattutto le più rare) eliminando il vecchio sistema di grind che richiedeva di eliminare una serie di nemici o di eseguire particolari uccisioni per sbloccare potenziamenti come mirini speciali e altro ancora.

Una mano lava l’altra

La parte più importante di Destiny 2 (nonché la più vasta) è però ovviamente l’endgame, durante il quale sarà possibile prendere parte a tutte quelle attività che hanno reso celebre l’opera di Bungie e che ritornano anche in questo secondo episodio. I fan della saga saranno felici di sapere che le modalità Incursione, Cala la Notte e Prova dei Nove faranno gradito ritorno, oltre al Crogiolo, area accessibile dopo aver terminato le prime missioni, parlando con Lord Shaxx, e che ci permetterà di partecipare in cruente battaglie 4vs4 vincendo le quali potremo sbloccare equipaggiamenti rari e molto altro.

La novità più interessante è però quella legata ai clan. Dopo aver infatti portato a termine la campagna sarà possibile creare o unirsi a un gruppo di giocatori in quello che viene appunto chiamato clan. Ogni evento che porteremo a termine con successo tra quelli citati porteranno prestigio al gruppo e permetteranno di sbloccare degli Engrammi Leggendari che stimoleranno la collaborazione tra utenti. Tutto questo, unito alla possibilità di prendere parte a diverse attività secondarie nascoste nelle mappe di gioco, contribuiscono a rendere Destiny 2 un titolo dal quale difficilmente vi staccherete, soprattutto se riuscirete a trovare un gruppo di amici con cui dar vita al vostro personale clan.

Nello spazio nessuno può sentire i tuoi lamenti

Finora abbiamo avuto solo parole al miele per l’opera di Bungie; questo non perché la stessa sia del tutto esente da difetti ma perché si tratta di problematiche così lievi da poter quasi essere ignorate. Quasi, appunto, perché tra una scorribanda e l’altra sui vari pianeti di gioco abbiamo avuto modo di sperimentare più e più volte i problemi di instabilità e di connessione di Destiny tanto discussi in questi giorni sul web (tanto da spingerci a fare una guida per la risoluzione dei problemi più comuni). Ritrovarsi a giocare con la paura di venire disconnessi da un momento all’altro è già di per sé terribile giocando la campagna in singolo, ma diventa quasi un incubo quando si tenta di prendere parte a delle partite online con i propri amici, favorite però fortunatamente da un buon matchmaking.

Detto del problema più grosso di Destiny, ossia la sua instabilità, non possiamo fare a meno di sottolineare che il titolo in certi frangenti risulta fin troppo facile, una semplicità in certi momenti quasi disarmante, che ha il potere di smorzare tutta la tensione creata in maniera più che brillante dalla storia a cui abbiamo già riservato svariati complimenti. Se riuscirete però a chiudere un occhio su queste piccolezze e se sarete in grado di sopportare le saltuarie disconnessioni dal server, allora sappiate che l’opera di Bungie è una di quelle che meritano di essere giocate da tutti gli appassionati di sparatutto e anche dagli amanti dei giochi di ruolo.

Trofeisticamente parlando: sì, ma io vorrei sbloccare qualcosa

Se vi aspettate una lista in grande stile, l’elenco trofei di Destiny 2 sarà una parziale delusione. Sono solo quattordici infatti le coppe presenti, dotate però di un elevato valore. Due argenti, undici ori e l’immancabile Platino che richiederà svariate ore online, la padronanza di tutte e tre le sotto-classi disponibili e tanta, tantissima pazienza per un paio di coppe decisamente ostiche. Nulla di impossibile comunque, soprattutto se avrete un buon clan che vi supporterà.

VERDETTO

Quello intrapreso da Bungie con Destiny è qualcosa di molto simile a un viaggio. Questo secondo capitolo è una tappa importante e dimostra di avere tutte le carte in regola per essere uno degli sparatutto di riferimento di questa generazione. Le critiche ricevute dal primo capitolo sono state assimilate, metabolizzate e trasformate in miglioramenti tangibili che rendono sia l'esperienza in singolo che quella in multiplayer divertenti e soprattutto coinvolgenti, tenendo il giocatore attaccato alla console grazie a una serie di trovate decisamente intelligenti. L'aggiunta dei clan e l'abbandono del grimorio per una trama più esplicita e delineata sono solo alcuni dei motivi che vi faranno amare Destiny 2, perché l'opera di Bungie è di quelle che si faranno ricordare negli anni.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.

10 Commenti

Comments are closed.