FutureGrind – Recensione

Sviluppatore: Milkbag Games Publisher: Milkbag Games Piattaforma: PS4 Genere: Arcade Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 9,99 € Italiano:

Le discipline sportive sono in continua evoluzione, sia nella realtà che nei videogiochi, esplorando incognite terre e toccando inediti mondi con il semplice passare degli anni. Le nuove frontiere dello sport futuristico approdano prima su console, però. Milkbag Games, una piccola software house canadese, si è posta come obiettivo quello di sfornare un titolo arcade e hardcore allo stesso tempo, capace di amalgamare nel migliore dei modi acrobazie e futuro. FutureGrind è, a tutti gli effetti, il successore spirituale della acclamata serie Trials, con una valanga di particolari che lo rendono completamente unico nel suo genere.

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Motociclette del futuro

Nel prossimo futuro non c’è spazio per le strade. L’unico limite è il cielo e l’uomo è deciso più che mai a conquistarlo o, perlomeno, cominciare a occuparlo attraverso una fitta rete di binari volanti. Lo sport non è più come quello che noi conosciamo; le due ruote dei centauri sono state sostituite dalle più tecnologiche motociclette con rotazione a 360 gradi, in grado di muoversi in ogni direzione e di creare effetti acrobatici durante gli innumerevoli salti.

Le motociclette funamboliche, altamente tecnologiche, prevedono due ruote verticali, per portare avanti delle impennate che possono durare, volendo, anche in eterno. I salti e i doppi salti sono comuni, alla mano di qualunque pilota, così come la planata verso i binari più distanti. Le acrobazie sono all’ordine del giorno, con overgrind e undergrind tra le varie rotaie e i backflip e i frontflip pronti a divertire il pubblico di qualsiasi età. Il sentimento e l’istinto dovranno accompagnare il pilota e soprattutto prendere il sopravvento per superare tutti gli ostacoli e completare tutti i tracciati in cui andremo a competere.

FutureGrind 2

Agganci e slittate

Il gameplay di FutureGrind è veloce, immediato e semplice. Lo scopo del gioco, fondamentalmente, è quello di riuscire a completare il livello senza morire e ottimizzando al massimo il proprio punteggio. Una logica molto basilare accompagna questa irrefrenabile voglia di aumentare i punti, ovvero rispettare la regola “colore con colore”. Per non morire, infatti, dovremmo essere capaci di combinare il colore della ruota della monoposto su cui saremo in sella con lo stesso colore del binario. Nel caso dovessimo sbagliare o nel caso la ruota dal colore diverso venga involontariamente a contatto con il binario, la motocicletta verrà immediatamente distrutta. Un trial and error, se non fosse chiaro, con morti a ripetizione assicurate.

L’obiettivo secondario, ma che rientra in tutto e per tutto nei fini di alcune sfide, è quello di fare il miglior punteggio sulla pista, ricevendo in cambio una coppa a seconda di quanti punti sono stati raggiunti. I punti sono cumulabili con le varie acrobazie che porteremo a termine e si dividono per lo più in due categorie: frontflip, rotazione in avanti, e backflip, rotazione all’indietro. L’unico modo per aumentare a dismisura il limite dei punti ottenibili con le acrobazie è quello di aumentare il moltiplicatore. Ogni volta che cambieremo binario in maniera corretta, il moltiplicatore aumenta di una unità. Siccome i tracciati dei livelli sono molti brevi, per aumentare ulteriormente il moltiplicatore è possibile effettuare dei cambi sullo stesso binario attraverso delle tecniche avanzate, come l’hanggrind, cioè lo scivolamento sulla parte alta del binario con la ruota superiore, e l’undergrind, ovvero lo scorrimento sulla parte bassa del binario sempre con la ruota superiore.

Binari e neon

Il taglio artistico netto, tendente alla recente vaporwave e synthwave ispirata anni Ottanta, sia sotto l’aspetto grafico che sonoro. La grafica non fa mancare le immancabili luci stroboscopiche, pompando a dismisura la vivacità dei colori dei neon, brillanti e intensi. Lo scenario tridimensionale dona un senso di profondità piacevole alla vista e defatigante dalla forte luminosità trasmessa dai binari. La visione retrofuturistica pone tutto l’insieme su un livello di tutto rispetto.

FutureGrind 3

Il reparto sonoro è anch’esso altamente apprezzabile. La musica house e techno, dai contorni grezzi e fortemente sintetizzati, è decisamente aggressiva e tanto ricca da trasmettere impulsi involontari alle proprie dita mentre si tiene in mano il DualShock. Gli effetti sonori sono i classici già sentiti in pieno stile retrogame. Manca totalmente la parte multiplayer, abbassando così la rigiocabilità e diminuendo la parte competitiva che un PvP avrebbe potuto dare al titolo.

Trofeisticamente parlando: gira che ti rigira

Il set di trofei di FutureGrind è particolarmente ostico. Questo è dovuto al fatto che è veramente complicato diventare esperti nell’addomesticare le bizzarre moto e dominare tutti i tracciati del gioco. Sono diciannove in tutto i trofei da ottenere, divisi in soli tre bronzi, sette argenti, otto ori e il prestigiosissimo Platino. Con un bottino come questo, vale comunque la pena migliorarsi per conquistare tutte le scintillanti coppe. Tanta pratica, tante acrobazie, tanti moltiplicatori si dovranno macinare per imporsi nelle sfide al limite dell’impossibile e conquistare i punteggi più alti su ogni tracciato.

VERDETTO

FutureGrind è il titolo che farà sicuramente felici i patiti del retrogaming. Arcade e hardcore, i ragazzi di Milkbag Games gettano le basi per un prodotto capace di diventare una nuova droga videoludica dal quale sarà veramente difficile staccarsi. Semplice e mai banale, FutureGrind accende il cervello nei momenti di noia a causa delle infinite azioni che si potranno intraprendere nei brevi livelli.

Guida ai Voti

Antonino Gennaro
Appassionato di videogiochi di nuova generazione e collezionista di giochi retrò che hanno fatto di PlayStation il prodotto d'eccellenza che conosciamo oggi. Sono un nerd a 360 gradi: oltre ai videogiochi, apprezzo tutto ciò che è arte per gli occhi. Adoro guardare anime preferibilmente in giapponese, leggere manga di ogni genere, amante del cinema cult e fanatico della fotografia.