Golazo! Football League – Recensione

Sviluppatore: Purple Tree Games Publisher: Klabater Piattaforma: PS4 Genere: Sport Giocatori: 1-4 PEGI: 3 Prezzo: 17,99 € Italiano:

Prima dell’avvento delle console casalinghe, gli appassionati di calcio si sono rovinati i polsi giocando al mitico Virtua Striker 2, soppiantato poi dalla coppia di rivali FIFA e Pro Evolution Soccer. Golazo! Football League tenta di rievocare i fasti del passato e di riportarci in un mondo dove il calcio era ridotto all’osso. Ecco la nostra recensione.

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Album dei ricordi

Il primo Virtua Striker, la famosa serie calcistica di SEGA, arrivò nelle sale giochi nel lontano 1994 come tributo al Mondiale statunitense, tristemente impresso nella memoria degli italiani per via del rigore sbagliato da Roberto Baggio. Il gioco, dotato di modelli poligonali grezzi ma ispirati, dava accesso alle sole Nazionali, puntando tutto sulla possibilità di affrontare la competizione partendo dagli ottavi e cercando di consumare meno monete possibili. A distanza di oltre quindici anni, il team di Purple Tree Games ha deciso di riportare lo sport più amato del mondo alla sua essenza, abbandonando le pesanti e complicate simulazioni offerte dai già citati FIFA e Pro Evolution Soccer per offrire agli appassionati un calcio semplice, intuitivo e di stampo volutamente arcade.

La scelta è chiara fin dal primo avvio di Golazo! Football League, dove i videogiocatori verranno accolti da un breve ma esaustivo tutorial che spiegherà le meccaniche di base. Niente di nuovo per chi bazzica i campi verdi, dato che i comandi sono pressapoco gli stessi che è possibile trovare altrove, nonostante la semplificazione di certe azioni sia evidente. Una volta appreso come giocare, ci si ritroverà nello scarno menù che darà accesso alla partita veloce, a due tipologie di campionato e a un negozio dove acquistare divise e gadget.

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Sciabolata morbida

Per mettere alla prova Golazo! Football League ci lanciamo subito in una partita veloce, in cui sarà possibile notare la grande varietà di squadre disponibili. Nessuna licenza ufficiale per quanto riguarda le divise, ma saranno comunque presenti tutte le Nazionali del mondo. Scelto il proprio team sarà possibile impostare l’uniforme da casa o da trasferta, decidere con quale formazione schierare i sei giocatori in campo e dare qualche calcio al pallone. Abbiamo specificato non a caso il numero di atleti presenti in campo; trattandosi di un arcade votato all’immediatezza, Golazo! permetterà di utilizzare meno calciatori, che non potranno nemmeno essere scelti. Ogni squadra avrà un team predefinito con calciatori dalle fattezze scelte più o meno casuali (come l’afroamericano biondo che milita nella Nazionale italiana) e uguali tra loro a livello di capacità.

Nessun ruolo in cui posizionare tatticamente i calciatori, nessuno schema ingabbiante e soprattutto nessuna particolare abilità; tutto è stato semplificato per lanciare i giocatori nel vivo dell’azione, mettergli la palla tra i piedi e invogliarli a giocare semplicemente a calcio. Anche i falli sono stati eliminati; ogni intervento scomposto subito caricherà una barra invisibile che, una volta riempita, darà accesso a poteri speciali da sfruttare per avere la meglio sul nostro avversario. Unica eccezione i colpi subiti in area, che come da regolamento permetteranno di usufruire di un calcio di rigore.

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Andiamo a Berlino, Beppe!

Golazo! Football League è un’esperienza di calcio ridotta all’osso, dove chiunque potrà essere in grado di gestire una squadra senza alcuna fatica. L’aggiunta dei poteri cerca di mettere un pizzico di pepe al tutto, nonostante questi si limitino a un aumento della velocità, a tackle più lunghi oppure a tiri potenti. Ecco quindi che l’eccessiva essenzialità porta a storcere il naso, considerato anche che, dopo le prime partite, in cui lo smarrimento la farà da padrona, qualsiasi giocatore metabolizzerà i semplici comandi e scoprirà che i tiri da centrocampo saranno quasi sempre una sentenza per il portiere avversario, azzerando di fatto la difficoltà.

Anche la possibilità di giocare una sorta di campionato mondiale oppure una coppa nazionale con gironi e fase a eliminazione diretta non riusciranno ad aumentare il coinvolgimento, complice l’assenza di qualsiasi tipo di filmato o di scena d’introduzione e la mancanza di una gestione della formazione. Proprio l’impossibilità di personalizzare la propria squadra è forse l’elemento più penalizzante di Golazo! Completati una decina di match, difficilmente si troveranno stimoli per continuare a giocare, considerato che, qualsiasi sia la formazione, le partite sembreranno tutte uguali. L’unica ancora di salvezza in tutto questo mare di monotonia è rappresentata da un negozio in cui è possibile spendere il denaro ottenuto vincendo le partite. Qui, oltre a divise e scarpini, si potranno acquistare esultanze speciali, palloni e kit per modificare esteticamente i giocatori con elementi come maschere da hockey o pantaloni pitonati. Anche in questo caso, però, la quantità di denaro ottenuta sarà davvero esigua rispetto al prezzo degli oggetti, elemento che demoralizzerà persino il completista più accanito.

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What a goal

Gli elementi che terranno i giocatori di Golazo! Football League incollati allo schermo sono pochi. Tra questi, sfortunatamente, non possiamo annoverare né la grafica né il comparto audio di un titolo che non riesce davvero a fare più del proverbiale compitino. I modelli poligonali dei giocatori, per quanto volutamente stereotipati e cartooneschi, sono realizzati con un certo pressapochismo e danno l’impressione di comandare pupazzi modello G.I. Joe. Per quanto sia chiaro l’intento di richiamare lo stile dei titoli arcade, l’effetto finale è di una realizzazione goffa e poco ispirata.

La colonna sonora è praticamente inesistente se non all’interno dei menù; al di là di questa troviamo effetti sonori scialbi abbinati al suono di un pallone che ricorda il mitico Supertele e soprattutto una telecronaca disastrosa. Ammesso che le aspettative non erano quelle di trovarsi in compagnia di Caressa e Bergomi, le frasi registrate si potranno contare sulla punta delle dita e si potranno ascoltare solo in occasione dell’ottenimento dei poteri speciali, di gol e d’interventi di testa. Alla decima volta in mezz’ora che sentirete ripetere “oh, he scored, unbelievable”, la tentazione di azzerare il volume sarà più che legittima. Un ultimo, doveroso accenno va fatto alla possibilità di giocare in locale con un massimo di quattro persone, unica ancora di salvezza di un gioco che non ha davvero nessun elemento in grado di fare breccia nel cuore degli appassionati di calcio.

Trofeisticamente parlando: mancano le coppe

Se vi aspettate soddisfazione almeno dai trofei di Golazo! Football League, rimarrete delusi anche sotto questo aspetto: soltanto dieci trofei disponibili, senza che tra questi compaia l’ambito Platino. Le richieste saranno molto basilari e semplici, ma dovrete mettere in conto di giocare cento partite.

VERDETTO

L'idea di Klabater di far rivivere ai nostalgici le emozioni di classici calcistici come Virtua Striker è sicuramente encomiabile, meno lo è la realizzazione. Golazo! Football League è un gioco che punta eccessivamente sulla semplicità, eliminando quasi tutti gli elementi che rendono il calcio uno sport appassionante. L'aggiunta di qualche potere speciale per vivacizzare le partite non riesce a fornire motivi validi per continuare a calciare il pallone dopo aver portato a termine una decina di match o poco più. Giocando con gli amici, comunque, Golazo! potrebbe strapparvi qualche sorriso, ma qualora decidiate di dargli una chance vi suggeriamo di aspettare un piccolo sconto sul prezzo che, al netto dell'esperienza offerta, è davvero eccessivo.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.