Grim Guardians: Demon Purge – Recensione speedrun

Sviluppatore: Inti Creates Publisher: PQube Piattaforma: PS4 (Disponibile anche per PS5) Genere: Azione Giocatori: 1-2 PEGI: 12 Prezzo: 24,99€ Italiano: Sottotitoli

Cosa hanno in comune Castlevania, una scuola e Bloodstained: Curse of the Moon? Probabilmente Grim Guardians: Demon Purge, l’ultimo ritrovato nato da Inti Creates in collaborazione con PQube. Il protagonista dell’odierna recensione Speedrun ritrae le atmosfere barocche e insieme l’ambientazione sul modello della serie firmata Konami, applicandole a un insieme di dinamiche originali, adatte a una o a due studentesse.

Scuola di demoni

Arriva un momento in cui è necessario cambiare, anche se la situazione è pacifica, per rimanere se stessi. Devono averlo capito gli autori di Gal*Gun: Double Peace, quando da un episodio nuovo a un remake, passando per uno spin-off, hanno ora trasportato Shinobu e Maya Kamizono nei dintorni di un action platform.

Il duo si stava avviando verso l’Accademia Sakurazaki, quando è stato catapultato nel regno del male. Già provette guerriere, le ragazze devono raggiungere la vetta del castello dove si è avvinghiata Kurona, il demone che ha cambiato i connotati del plesso scolastico fondendo il mondo degli umani a quello demoniaco. Senza intenzioni profonde o auliche, la trama rappresenta un discreto accompagnamento al fulcro della produzione, il suo stesso gameplay.

Grim Guardians

Il potere di un cambio

Tanto il level design, quanto la progressione di Grim Guardians: Demon Purge in sé suggeriscono di continuo di non fossilizzarsi sull’una o sull’altra protagonista. Questo perché l’elemento ludico principale consiste nella possibilità di passare senza soluzione di continuità da Shinobu a Maya e viceversa tramite il tasto dorsale destro, valorizzando le peculiarità di ognuna.

Maya è specializzata nei combattimenti all’arma bianca, maneggiando una falce e vantando una sorta di scudo temporaneo, oltre alla capacità di accovacciarsi per raggiungere punti altrimenti inaccessibili; Shinobu è invece la pistolera del gruppo, puntando quindi sulle manovre a distanza.

In questo modo, l’ispirazione a Castlevania si riduce quasi esclusivamente alla componente artistica, tuttavia ne guadagna l’elemento action del gioco. Concentrarsi su tale caratteristica sembra avere indotto gli autori a lasciare le altre lungo una superficie più o meno piatta, senza al contempo mancare il centro di un gameplay solido.

Grim Guardians

Baratto di sviluppo

Lungo i livelli sarà possibile raccogliere degli oggetti per potenziare le studentesse, l’unica spinta a esplorare ancora le piattaforme già battute. Lo stesso level design appare piuttosto piatto e il sistema di progressione molto basilare, annacquando il presunto piglio da metroidvania.

Nulla da eccepire sulla direzione artistica scelta da Inti Creates, la quale palesa un gusto retro funzionale ai modelli di appartenenza e insieme calzante con il genere ludico di Grim Guardians: Demon Purge. Ottima invece la longevità generale del gioco, che si attesta sulla decina di ore per portare a termine l’avventura. Se siete dei completisti, invece, arriverete a circa 15 totali, per scoprire ogni segreto del gioco.

Trofeisticamente parlando: la caccia ai demoni è aperta

Grim Guardians: Demon Purge consta di 26 trofei di bronzi, 11 d’argento, 3 d’oro e il tanto agognato Platino, per un totale di 41 obiettivi tutti elencati sul forum PlayStation Bit. Tolti gli otto trofei legati alla storia, gli altri sono in larga parte di tipo quantitativo, richiedendo cioè di accumulare cambi tra Shinobu e Maya Kamizono, demoni distrutti e altro. Insomma, la sfida per i cacciatori incalliti non sarà ardua in termini di difficoltà pura, quanto piuttosto di tempo da spendere nel gioco.

VERDETTO

Grim Guardians: Demon Purge arriva a dare una sferzata di novità alla serie Gal*Gun pescando dal passato, nello specifico da quello recente di Bloodstained: Curse of the Moon 2 e meno attuale di Castlevania. Da questo ultimo, l'action platform prodotto da PQube recupera soprattutto una veste artistica barocca all'interno di un castello, mentre l'originale possibilità di alternarsi tra l'una e l'altra protagonista rendono il gioco un discreto consiglio per gli amanti del genere.

Guida ai Voti

Maria Enrica
Grata dal 1994 ai videogiochi per sopperire a pigrizia e mancanza di fantasia, è stata svezzata da mamma Nintendo, allevata da Sony fin dalla prima PlayStation, cresciuta con un pad in mano e il Game Boy Advance nell'altra. Laureanda in Lettere classiche, avversa ai videogiochi in digitale, sogna per questo una casa dove custodire una collezione degna di tale nome.