GRIS – Recensione

Sviluppatore: Nomada Studio Publisher: Devolver Digital Piattaforma: PS4 (disponibile anche per Mobile) Genere: Platform Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 16,99 € Italiano:

E’ un periodo particolare questo che stiamo vivendo e ora, più che mai, abbiamo bisogno di storie da vivere. Una storia fatta di prospettive e di vedute, dove ciò che si vede non è la realtà come ci aspetteremmo. Un’avventura in cui ci saremo solo noi, nient’altro che noi e quelle poche stelle presenti sulla Terra. Un equilibrio fatto di musica e magia. Un mondo grigio che vuole tornare a colorarsi nuovamente. Un racconto lento, da gustare passo dopo passo, senza alcuna frenesia o fretta. Per essere schietti: il titolo perfetto da giocare nel bel mezzo di una pandemia. GRIS, sviluppato dal team spagnolo Nomada Studio e pubblicato dall’americana Devolver Digital, è l’indie del momento che ci farà immergere in un oceano di emozioni e ci porterà nel profondo della nostra mente per farci capire che dopo ogni caduta è possibile rialzarsi.

GRIS

La vita oltre la morte

Una ragazza di nome Gris si sveglia nel palmo di una statua fatiscente di una donna. Tenta di cantare, ma si sente immediatamente soffocata e ciò che è attorno a lei si sbriciola, compresa la statua su cui era appoggiata, lasciandola cadere sulla terra incolore sottostante. Dopo essere atterrata, Gris continua a camminare in lungo e in largo e scopre una serie di strane strutture che sembrano essere alimentate da misteriosi punti di luce che ricordano le stelle. La ragazza può raccogliere queste stelle per acquisire nuove abilità, come trasformarsi in un blocco di pietra, planare con il suo mantello o creare nuovi percorsi fatti di costellazioni.

Dopo aver raggiunto la torre centrale, le direzioni che si diramano sono sostanzialmente quattro e ognuna di esse viene raffigurata con una costellazione unica. In queste quattro nuove aree si dovranno raccogliere nuove stelle e riportare il colore nel mondo. Le ambientazioni sono diverse l’una dall’altra: un deserto disseminato di mulini a vento, una lussureggiante foresta abitata da strane creature, caverne sottomarine e un mondo sottosopra creato da luci e ombre.

GRIS

Nessun nemico ostacolerà il cammino di Gris, solo sé stessa e le sue paure lo faranno; paure che si tramuteranno in creature spaventose che cercheranno di tirarla sempre più giù, in un baratro fatto di buio e oscurità. La forza di volontà di questa ragazza nel raggiungere il suo obiettivo e ricolorare il suo ridente mondo con la sua voce è nelle nostre mani.

Alla ricerca della felicità

GRIS è un platform che porta a pensare. Tanto. A quanto fragile può essere il nostro mondo. A quanta rabbia ci portiamo dietro. Alla speranza di non essere mai del tutto soli.

Per andare dritti al punto: è capace di raccontare le fasi della perdita di un nostro caro. Ti accompagna mano nella mano a vivere i diversi momenti del lutto attraverso gli occhi e la mentalità di chi sta soffrendo, facendo trasparire i turbamenti e le battaglie che viviamo dentro ciascuno di noi. La trama ha un impatto fortissimo, impetuoso, travolgente. Nessun altro al mondo, in ambito videoludico, ha mai provato finora ad affrontare un tema come la morte e ciò che avviene dopo con tanta delicatezza. Ti insegna, ti coccola, ti mette paura, ti fa sentire solo; è un concentrato di momenti toccanti che non ha mai fine. Un vortice frenetico in grado di cambiare il nostro umore nella frazione di un battito di ciglia. E’ un titolo fenomenale.

GRIS

Durante l’arco del viaggio all’interno di GRIS, non incontreremo mai nemici. Ciò che abbiamo di fronte, tramutato in uccelli furibondi o anguille assassine, saranno solamente le nostre più grandi e recondite paure, che dovremo sfidare e combattere. Quello che comprendiamo, durante questa avventura, è che non moriremo mai. Noi saremo artefici del nostro mondo e nulla può fermarci se non noi stessi.

Anche se tutto sembra perduto, una strada da seguire, in fondo, la si trova sempre, che sia semplice o lineare oppure contorta e complicata. Ciò è possibile grazie alla complicità dei vari enigmi ambientali, mai banali. Anche se la nostra destinazione è prefissata e apparentemente naturale da seguire, i percorsi obbligati ci fanno intuire che la strada per arrivare a un obiettivo non è così facile come ci si aspetta. Dovremo prendere percorsi alternativi, faticosi e intricati per raggiungere i nostri obiettivi. GRIS ci aiuta a sviluppare la crescita personale, sia per diventare persone migliori che per affrontare ogni tipo di ostacolo nella vita.

Miracolo artistico

Non sempre un titolo indie è sinonimo di poca qualità. Anzi, nel caso di GRIS la qualità viene prima di ogni altra cosa. Il suo è uno stile unico, imprescindibile e irrinunciabile per tutti, e intendo tutti i videogiocatori. E’ un must have da giocare almeno una volta nella vita per la sua assoluta magnificenza.

Il valore artistico di GRIS va assolutamente preservato. Dotato di una pregiata manifattura, incanta qualsiasi persona con i suoi giochi di colori acquerellati. Sembra di guardare un quadro in movimento. Un pittoresco insieme di forme e animazioni. Per dirlo in una parola sola: favoloso. Una favola che non smette mai di affascinare, con gradazioni sempre più intense di colorazioni, partendo dal più acceso e allegro giallo oro del sole fino ad arrivare al nero più angosciante e tenebroso.

GRIS

Ad accompagnare questo affresco in moto continuo, la musica incantevole che ci affianca dall’inizio. Le note inebrianti, timide nelle prime fasi di gioco, trasmettono forza e coraggio, arrivando a esplosioni di suoni nelle fasi conclusive. Per merito delle canzoni che si possono ascoltare, le emozioni che sta vivendo la protagonista vengono diffuse, come per osmosi, dritte nel nostro cervello.

E’ stato sicuramente un lavoro, o meglio dire uno sforzo, ricercato e minuzioso quello compiuto dai ragazzi di Nomada Studio per far trasparire così tanto sentimento solamente attraverso suoni e colori. Se mi posso azzardare, lo definirei come uno, se non addirittura il migliore dei videogiochi creati su PlayStation 4.

GRIS

Trofeisticamente parlando: la via dell’accettazione

GRIS appartiene a quella cerchia di videogiochi semplici da platinare, non per far vendere più copie, ma per permettere a ognuno di noi di concentrarci sulla trama senza affanni. I trofei, infatti, sono pochi e la maggior parte di questi è legata alla trama principale. Alcuni sono accessibili giocando la storia, mentre per gli altri sarà necessario distaccarsi leggermente dalla via principale, interagire con le statue che piangono e, ancora, affrontare obiettivi secondari relativamente banali. I restanti trofei appartengono alla raccolta dei memento, i collezionabili presenti in GRIS, utili a sbloccare il filmato segreto. Vi consigliamo, come ripetuto più volte, di godervi la storia in tutta la sua bellezza e, solo successivamente, di incaponirvi nell’ottenimento del più pregiato dei trofei.

VERDETTO

GRIS è un titolo superbo, aggraziato e assolutamente da giocare una volta nella vita. Le tematiche di fondo profonde vengono toccate con tanta eleganza da renderlo, di colpo, un titolo al pari di un tripla A. La bellezza è dovuta anche alla direzione artistica indimenticabile, che comprende sia la parte grafica che quella sonora. Il voto è un 10 mascherato da 9, perché potrebbe non convincere appieno gli amanti dell'azione più sfrenata, ma la speranza è di veder creato un titolo simile, anche solo un minimo, negli anni a venire.

Guida ai Voti

Antonino Gennaro
Appassionato di videogiochi di nuova generazione e collezionista di giochi retrò che hanno fatto di PlayStation il prodotto d'eccellenza che conosciamo oggi. Sono un nerd a 360 gradi: oltre ai videogiochi, apprezzo tutto ciò che è arte per gli occhi. Adoro guardare anime preferibilmente in giapponese, leggere manga di ogni genere, amante del cinema cult e fanatico della fotografia.

1 commento

  1. Sono sorpreso, non conosco questo titolo, ma lo metto già in lista, al netto di una recensione davvero bella e sentita. Se è in grado di colpire così, merita sicuramente la mia attenzione.

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