Let’s Sing presents Queen – Recensione

Sviluppatore: Voxler Publisher: Ravenscourt Piattaforma: PS4 Genere: Musica Giocatori: 1-8 (Online solo classifiche) PEGI: 7 Prezzo: 39,99 € Italiano:

Let’s Sing è una serie di videogiochi canori con cadenza annuale che dal 2012 offre la possibilità di cantare brani sulla propria console, non come se fosse un semplice karaoke, bensì associando le prestazioni musicali a una classifica con punteggi. Quest’anno il team di sviluppo Voxler ha “raddoppiato”, rilasciando sia Let’s Sing 2021 (il 13 novembre 2020) sia Let’s Sing presents Queen, la versione dedicata ai Queen, una delle band britanniche più osannate della storia composta canonicamente da Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor e John Deacon.

let's sing queen

We Will Rock You, Freddie

Nella modalità Classic, suggerita per prendere confidenza con il gameplay, i giocatori (da uno a quattro) potranno sfidare le abilità canore di Freddie Mercury scegliendo uno dei trenta titoli esclusivi della band dalla tracklist, che include i più famosi Bohemian Rhapsody, I Want to Break Free e We Will Rock You, e i meno conosciuti Bicycle Race, Headlong e Fat Bottomed Girls. Dopo aver selezionato la canzone, si dovrà riprodurre fedelmente il suo testo, seguendo i suggerimenti a schermo, modulando il proprio timbro di voce per raggiungere le note sonore imposte dal gameplay con l’obiettivo di aumentare il moltiplicatore punteggio e quindi il proprio score. Il risultato ottenuto permetterà di sbloccare nuovi avatar e di poter inserire il brano nel Jukebox, una modalità creata appositamente per riascoltare i classici della band rilassandosi sul divano.

Un calciatore ha gli scarpini, uno studente ha i libri, noi che siamo appena diventati cantanti… cosa abbiamo? La risposta corretta dovrebbe essere un microfono, ma non tutti hanno a disposizione la periferica di PlayStation 4. Le due alternative messe a disposizione dagli sviluppatori sono: l’auricolare, utilizzato solitamente per il multiplayer, e Let’s Sing Mic, l’applicazione ufficiale che trasforma i propri cellulari in microfoni. Quest’ultima rappresenta un’ottima soluzione solo con una connessione wireless stabile, poiché sia la console che il dispositivo mobile devono essere collegati alla stessa rete.

Una seconda tipologia di gameplay adatta al single player è la Mixtape (si può arrivare fino a quattro giocatori) che permette di cimentarsi in una speciale traccia formata da cinque estratti diversi messi in successione. L’idea di per sé è assai interessante, ma l’applicazione non ha gli effetti desiderati; infatti sia i medley preimpostati, ma ancor di più quelli creati dagli utenti, risultano essere blocchi separati tra loro e connessi meccanicamente da brevi caricamenti che ne annullano quasi del tutto il fascino.

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Chi sarà la vera Regina tra di voi?

Il vero obiettivo di Let’s Sing presents Queen, come ogni altro videogioco musicale, è quello di fornire un titolo che permetta di trascorrere una serata insieme agli amici divertendosi. Il modo migliore per fare ciò è Let’s Party, una modalità che permette di dividersi in due squadre di massimo quattro persone ciascuna e di affrontare sette sfide canore con un continuo interscambio di microfono. Oltre che cantare, si dovranno trovare continue strategie per infastidire gli avversari, con bombe da disinnescare con la propria voce e facendo scomparire il testo dallo schermo. Sfortunatamente, l’ampio ventaglio di scelta dei brani va a cozzare inevitabilmente con il limitato numero di minigiochi, creando così un loop di battaglie molto simili tra loro che potrebbero annoiare inevitabilmente i partecipanti.

Una valida alternativa a Let’s Party, soprattutto se si è in due, è la modalità Feat, che permette di cantare i brani della tracklist collaborando insieme al proprio partner. Let’s Sing presents Queen attribuisce automaticamente parti di testo a ognuno dei giocatori, evidenziandoli a schermo, così da poter creare dei duetti ben riusciti senza rischiare di sovrapporre le voci. E’ inoltre possibile intraprendere questa modalità anche in solitaria, impostando come proprio compagno l’intramontabile Freddie Mercury. Infine, il videogioco mette a disposizione anche una modalità completamente online: World Contest. Essa non è altro che una battaglia musicale in differita (non sarà possibile ascoltare la performance degli avversari) con gli amanti dei Queen di tutto il mondo, con punteggi e classifiche specifiche per ognuno dei brani.

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Please, Stop Me Now

Le criticità di Let’s Sing presents Queen emergono fin da subito poiché tenta di celebrare un matrimonio davvero complicato, cioè l’unione tra un gameplay di gruppo appagante e una difficoltà evidente causata principalmente dall’epicità delle canzoni da affrontare. Nonostante il dispositivo utilizzato come microfono cerchi di modulare il timbro vocale di chi canta, risulta davvero critico, soprattutto per chi non eccelle nell’ambito sonoro, raggiungere i livelli richiesti dal leggendario Freddie Mercury. Questa incongruenza che si viene a formare stona completamente con le basi ideologiche di qualsiasi party game, strumenti di norma indirizzati a un’utenza media che non dovrebbe disporre di abilità o conoscenze particolari per divertirsi.

Potrebbe sembrare assurdo, soprattutto perché è l’elemento centrale dello spin-off, ma un’altra caratteristica in contrasto con minigiochi e sfide di gruppo è proprio la scelta delle canzoni. Tutti quanti riconoscono la grandezza dei Queen, ma d’altra parte non si può non constatare che alcuni dei brani scelti siano composti da spezzoni interamente strumentali della band che ne frammentano così la giocabilità.

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The Songs Are The Champions

Naturalmente, dal punto di vista sonoro, il titolo eccelle. Il team di sviluppo è riuscito a racchiudere in un mix perfetto quelle che sono probabilmente le canzoni dei Queen più amate dal pubblico. Grazie alla modalità Jukebox ognuno potrà riascoltare i propri brani preferiti senza il patema di dover rispettare le note richieste e godendosi le clip video della band. Per quanto riguarda la struttura grafica, è ben congegnata la scelta di adottare uno stile semplice e colorato sia nei menù sia durante le esibizioni che ben si addice al genere videoludico.

Trofeisticamente parlando: The Platinum Must Go Away

Coloro che amano platinare facilmente un videogioco incontreranno con Let’s Sing presents Queen un osso davvero duro. Il numero di trofei da sbloccare non è per nulla elevato, sono soltanto dieci compreso quello finale, però alcuni di essi, soprattutto quelli relativi all’ottenimento dei dischi di diamante (ottenibili con prestazioni impeccabili), potrebbero risultare davvero ostici per chi non possiede alcuna abilità canora.

VERDETTO

Let's Sing presents Queen tenta di ricalcare l'andamento dei precedenti capitoli della serie, provando a inserirsi nella schiera dei party game dedicati a tutta la famiglia, ma ciò risulta quasi impossibile. La scelta di impostare lo spin-off esclusivamente su brani dei Queen risulta essere un'arma a doppio taglio: se da una parte si possono ascoltare canzoni fantastiche, dall'altra esse raggiungono livelli di difficoltà elevati, soprattutto a causa del gameplay troppo incentrato sulla ricerca della perfezione tipica di Freddie Mercury. Questo titolo è consigliato esclusivamente ai fan della band britannica che vogliono provare a emulare il loro idolo e a coloro che amano i videogiochi musicali-karaoke. Sconsigliato invece se si sta cercando un passatempo da giocare insieme a famiglia e amici.

Guida ai Voti

Paschal Fenderico
Avvicinatosi per la prima volta al mondo PlayStation con l'intramontabile Fifa 2000, il non più giovane Paschal ha ampliato i suoi interessi, spostando la sua attenzione verso molti altri generi videoludici. Tra i suoi preferiti possiamo trovare i platform, gli action ed i GDR. Solamente negli ultimi anni ha dedicato ogni briciolo della sua forza vitale a quasi tutti i videogiochi che potessero anche solo lontanamente assomigliare ad un ''Soulslike''.