Masquerada: Songs and Shadows – Recensione

Sviluppatore: Witching Hour Studios Publisher: Ysbryd Games Piattaforma: PS4 Genere: Gioco di Ruolo Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 17,99 € Italiano:

Sono pochi i giochi RPG di questi tempi a offrire una vera e propria avventura strategica. Masquerada: Songs and Shadows è riuscito a fare breccia nel mondo videoludico e farsi notare grazie alla sua maniacale cura della storia, al suo comparto stilistico e grafico, e con l’aiuto di alcune meccaniche che si rifanno molto a Dragon Age.

Autrice di titoli relativamente poco conosciuti quali Ravenmark e Romans In My Carpet (entrambi per Android e iOS), la casa Witching Hour Studios ci propone la sua prima avventura per PlayStation 4, Masquerada: Songs and Shadows. Si tratta di un GdR isometrico in 2,5D ambientato in un mondo che si rifa a Venezia e all’Italia in generale.

Pagine, pagine e pagine di storia

Apriremo le porte della storia selezionando il Tutorial, dove verremo catapultati nella Città di Ombre, un luogo dallo spirito e dallo stile veneziani. Cominceremo giocando come Cyrus Gavar, personaggio a capo di una ribellione contro i Masquerada, con l’intento di fornire alla classe debole dei Contadani l’accesso alle Mascherine, degli oggetti fantastici che indossati riescono a dotare il possessore di incredibili poteri magici. Passano cinque anni, dove vestiremo i panni del fratello Cicero Gavar, ex-inspettore esiliato dalla Città di Ombre con l’accusa di tradimento, essendosi rifiutato di giustiziare Cyrus. Cicero viene inaspettatamente convocato nuovamente in città per portare avanti delle indagini in cambio di oro, dove si ritroverà spalla a spalla con degli alleati non proprio desiderati.

La narrazione è il punto focale di questo titolo, quello che vi abbiamo raccontato è solo la punta dell’iceberg. Come già scritto nell’intro, la cura per la storia in Masquerada: Songs and Shadows è a dir poco maniacale. La trama è molto, troppo politica, condita da un Codex pieno zeppo di dettagli su tutto l’universo di gioco. Tuttavia questo potrà risultare un tasto dolente e ugualmente un punto di forza, dato che molti dei dialoghi presenti nel gioco saranno comprensibili al 100% solo se si conoscono tutte le sfaccettature dell’intero mondo di gioco. Parliamo di un numero spropositato di pagine di testo da leggere, e ciò risulterà senz’altro pesante per noi, in quanto il gioco non è localizzato in italiano. Un punto a favore degli sviluppatori per aver creato una storia di fondo tanto immensa, tuttavia anche un punto a sfavore, in quanto risulterà quasi essenziale quanto pesante leggere il Codex.

Pensa, poi taglia

Più che un Gioco di Ruolo, Masquerada: Songs and Shadows è uno strategico. Non ci sono statistiche che aumentano con il level up né equipaggiamenti da indossare, eccezion fatta per le cinque maschere, che forniranno diversi bonus. Sfortunatamente non esistono neppure elementi di esplorazione e ben pochi collezionabili, in quanto quasi tutti i punti di interesse del gioco saranno proseguire con la storia o scoprire nuove voci sul Codex. Poco dopo l’inizio dell’avventura ci verrà chiesto l’elemento preferito tra Fuoco, Acqua, Terra e Vento. Ognuno di questi elementi fornirà essenzialmente abilità differenti. Un’abilità d’Acqua potrà creare degli spuntoni di ghiaccio, mentre il Fuoco creerà degli scudi per esempio, tuttavia è curioso il poter mescolare gli incantesimi, una meccanica che torna molto utile in battaglia.

Ma passiamo al vero e proprio combat system. Come per tutto il resto del gioco, osserveremo gli avvenimenti su schermo da una visuale dall’alto. Per controllare i personaggi bastano ben pochi tasti, ma ciò non li rende facili da gestire. Tutte le azioni che faremo rientreranno in un determinato spazio contrassegnato con un cerchio o un rettangolo blu. Tenendo premuto il tasto R2 attiveremo l’autoattack, in questo modo il personaggio da noi controllato attaccherà chi rientrerà nel cerchio blu automaticamente, mentre con i tasti X, Cerchio, Triangolo e Quadrato utilizzeremo le abilità del personaggio, che potremo “equipaggiare” dal menù di pausa. Una volta ottenuta la prima maschera si potrà utilizzare con il tasto R1. Essa attiverà un incantesimo elementale che colpirà i nemici circostanti, aiutandoci considerevolmente in battaglia. In basso si possono notare la barra rossa della salute, la blu dell’esperienza e alla sinistra del ritratto del personaggio la barra gialla del focus, che ci permetterà di assorbire dei danni.

Successivamente sbloccheremo le tre pose da battaglia. La posa Sicario ci consentirà di muoverci più rapidamente e infliggere danni bonus se ci troviamo di fianco o alle spalle dei nemici; la posa Pavisierre ci farà infliggere più colpi critici rendendoci più resistenti, mentre la posa Dirge ci consentirà di avere una gittata maggiore e di recuperare più velocemente il Focus.

Dove siamo, a Ivalice?

Le battaglie sono incredibilmente impegnative, non ci si potrà distrarre un solo attimo, in quanto non avremo a che fare con i classici nemici da RPG deboli che man mano si rafforzano, qui tutti i nemici saranno esattamente come noi, abili e resistenti. Per semplificarci le cose, gli sviluppatori hanno aggiunto la modalità “Pausa tattica”. Con il tasto L1 si potrà avere un quadro generale di tutta la battaglia, oltre al poter programmare l’utilizzo di tecniche sia da parte del protagonista sia da parte degli altri personaggi del party, che potremo utilizzare con i tasti direzionali, sfruttando appieno la mescolanza degli elementi.

Una scelta molto azzeccata è stata quella di inserire il Party Behaviour. Si potranno impartire all’intera squadra determinati ordini da seguire quando sarà l’IA a controllarli, come l’utilizzo di una certa abilità solo quando il livello di focus o di salute scende sotto un certo livello e così via, proprio come l’acclamato sistema gambit di Final Fantasy XII.

Masquerada

Spade, magie e arte

Artisticamente parlando, Masquerada: Songs and Shadows raggiunge picchi altissimi. Non tanto per quanto riguarda il motore grafico “taletellesco” in cel-shading, ma è per il game design che Witching Hour Studios ha creato una piccola perla: i livelli sono realizzati divinamente e i modelli dei personaggi sono molto vari e convincenti. Ci hanno fatto un po’ storcere il naso però i filmati in stile fumettesco, con vignette che si susseguono una dopo l’altra e che mostrano gli avvenimenti della storia da una transizione all’altra. Un pochino in stile Metal Gear Solid: Peace Walker per PlayStation Portable per intenderci, anche se queste risultano molto più sgradevoli.

Parlando invece del comparto sonoro, la musica non è certo delle migliori. Seppur riesca a rappresentare gli ambienti di gioco, risulta essere relativamente poco ispirata e soprattutto povera. Menzione d’onore invece va alla strabiliante prestazione dei doppiatori, che hanno doppiato ogni singolo dialogo in-game (esclusi quelli dei passanti) con un’immedesimazione a dir poco sensazionale.

Trofeisticamente parlando: la conoscenza è potere

L’elenco trofei di Masquerada: Songs and Shadows contiene ben 28 trofei, Platino incluso. Gli sviluppatori sono generosi nell’offrire ben 20 trofei d’argento (uno dei quali sbloccheremo finendo il tutorial), con soli 3 bronzi e 4 ori. Essenzialmente bisognerà finire la storia, che durerà all’incirca 12-13 ore, ottenere tutti i collezionabili, completare il Codex ed eseguire tante azioni, come le combinazioni di elementi magici e l’attivazione dei poteri delle maschere, rispettivamente 250 e 100 volte. Non dimentichiamoci inoltre di ascoltare tutte le conversazioni opzionali con i personaggi secondari. Nella zona trofei di Masquerada: Songs and Shadows non mancano alcune citazioni, come il tristissimo trofeo “Ed…ward…” che si otterrà sconfiggendo la chimera (riferimento alla serie Fullmetal Alchemist).

VERDETTO

Masquerada: Songs and Shadows è un must have per gli amanti degli RPG e degli strategici. La trama è incredibilmente dettagliata e la lore è esagerata, peccato per la mancata localizzazione in italiano che rende il tutto molto più pesante di quanto il gioco già effettivamente sia. Il combat system è una bella sfida, la grafica si fa apprezzare e la musica è rivedibile. Non lo consigliamo a chi cerca un bel... gioco, bensì a chi cerca una bella storia.

Guida ai Voti

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.