Rebel Galaxy – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Double Damage Developer: Double Damage
Piattaforma: PS4 Genere: Simulazione spaziale Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 19,99€

Fin da bambini due cose ci appassionavano più di tutte: i dinosauri e viaggiare nello spazio. All’epoca della prima PlayStation abbiamo avuto la nostra dose di dinosauri grazie a Capcom e la saga di Dino Crisis, purtroppo finita in disgrazia, per poi passare a Turok e i vari giochi basati su Jurassic Park, ora invece è arrivato il momento di viaggiare nelle profondità spazio grazie a vari titoli come Elite Dangerous e il prossimo No Man’s Sky. Fra i titoli indie però, spunta Rebel Galaxy, che ci mette a bordo della nostra astronave e ci lancia in un universo sconfinato, dandoci la possibilità di visitare vari sistemi solari e intraprendere varie carriere nel corso della nostra avventura, ma scopriamo insieme cosa realmente è Rebel Galaxy.

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Verso l’infinito e oltre!

Dopo alcuni giorni di viaggio, ci troviamo nel sistema solare Haphaestus in cerca della zia Juno che ha inviato una comunicazione alla nostra nave, ma nessuno ha idea di dove si trovi. Qui ci imbatteremo in diverse forme di vita che ci aiuteranno o ostacoleranno nella ricerca fra i vari sistemi solari a nostra disposizione. Nel frattempo però dovremo potenziare la nostra piccolissima nave spaziale Rasputin, oppure acquistarne altre più grandi e montando cannoni, scudi, laser, nuovi motori e nuovi boost. Per farlo dovremo guadagnare e qui ci vengono in aiuto le tantissime missioni disponibili che ci daranno svariati lavori da compiere, come cacciatori di taglie, scavi minerari o perché no, diventare pirati spaziali. Possiamo fin da subito dire che la storia non brilla certo per il coinvolgimento dato al giocatore, infatti sin dalle prime battute di gioco questa verrà inevitabilmente messa da parte nel tentativo di potenziare la nave e raggiungere la somma necessaria per comprarne altre più grandi e sicuramente più potenti, questo perché durante i viaggi capiterà spesso di imbattersi in pirati che ci attaccheranno senza sosta cercando di rubare il carico accumulato oppure flotte di nemici nettamente più forti contro cui non si ha la minima speranza di competere.

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Battaglie navali

Il punto forte di Rebel Galaxy però è il combattimento fra navi, infatti si basa sullo stesso stile di Assassin’s Creed: Black Flag, questo perché nonostante l’universo messoci a disposizione sia sconfinato la nostra nave potrà muoversi solo orizzontalmente, quindi il combattimento si approccia in modo molto semplice affiancando la nave avversaria e tramite un sistema di target girando la leva analogica, siamo subito pronti difenderci dal fuoco nemico. Questo solo per le navi simili alla nostra, per le navette più piccole esiste un sistema di bersaglio che permette di usare il fuoco delle torrette ed avere così la possibilità di sparare a 360 gradi, visto che le astronavi più piccole hanno la possibilità di muoversi in tutte le direzioni, avendo ovviamente una notevole debolezza rispetto alle fregate.

Twinkle Twinkle, little star…

Sotto l’aspetto grafico per essere un titolo sviluppato da un team composto da sole due persone è meraviglioso, la palette dei colori è sfruttata ottimamente e viaggiare a velocità warp attraverso i sistemi solari scoprendo pianeti, nebulose, campi di asteroidi, rottami di altre navi e basi alleate è veramente stupendo, c’è stato un po’ di dispiacere nello scoprire che purtroppo non è possibile entrare nell’atmosfera dei vari pianeti presenti, ma con buona pace dei sensi, abbiamo continuato la nostra avventura spaziale raggiungendo quelli sempre più lontani.
Al reparto sonoro Rebel Galaxy si difende ottimamente, con una colonna sonora country che ci fa sentire dei veri cowboy dello spazio sia mentre assaltiamo navi, sia mentre sorseggiamo qualcosa in un bar mentre cerchiamo informazioni su qualche taglia da riscuotere.

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Passiamo ai lati negativi del titolo. Partiamo con la localizzazione in italiano totalmente assente, certo ad oggi non dovrebbe essere un problema per nessuno conoscere l’inglese, ma anche avere solo dei sottotitoli nella nostra lingua può fare solo che piacere, anche se l’inglese presente in Rebel Galaxy è molto semplice e di facile comprensione. Altro punto a sfavore è la ripetitività che purtroppo si fa sentire quasi immediatamente, infatti nonostante la varietà di missioni messe a disposizione ci toccherà fare quasi sempre la stessa cosa (distruggere navi nemiche, prendere un carico o recuperare materiali in un campo di asteroidi), per alcuni potrebbe non essere un problema, ma è giusto segnalarlo. In ultimo durante la nostra avventura ci verranno poste delle scelte, purtroppo queste non avranno un vero e proprio peso se non per le fazioni a cui ci uniremo infatti sia che scegliamo di diventare pirati, sia protettori dei più deboli le missioni che ci verranno assegnate saranno sempre le medesime.
Fortunatamente non ci sono altri lati negativi da segnalare, anche perché quello che il gioco mette a disposizione lo fa bene, senza nessun problema evidente.

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Trofeicamente parlando…..

Rebel Galaxy ha a disposizione 38 trofei Platino compreso, purtroppo pur essendo relativamente semplici da ottenere, richiederanno un bel po’ di tempo. La storia principale di per sè vi prenderà una buona ventina di ore per essere completata, ma essendoci pochissime guide a disposizione sarà difficile trovare alcuni collezionabili, data l’enorme vastità dell’universo messo a diposizione. Il resto dei trofei verranno sbloccati praticamente solo avanzando nel gioco, infatti non verrà mai chiesto niente di particolare, visto che fuori dalla nostra nave spaziale non possiamo uscire.

VERDETTO

Rebel Galaxy nonostante sia un gioco sviluppato da un team di sole due persone, stupisce sotto ogni aspetto. Purtroppo la ripetitività del gioco si fa sentire prestissimo e l'universo per quanto vasto ci darà sempre le medesime cose da fare. I combattimenti sono sicuramente il punto forte del titolo che prendono spunto dalle battaglie navali della saga di Assassin's Creed, ma questa volta invece dei cannoni, useremo missili traccianti e raggi laser per abbattere le navi nemiche.

Guida ai Voti

Nicola Raiola
All'interno del mondo del Bit fin dal suo stato embrionale di UPSBlogit. Ha iniziato a giocare alla tenera età di quattro anni. Appassionato a ogni genere videoludico segue con passione, oltre ai videogame, anche film, anime e manga. Questo, purtroppo, è causa della sua instabilità mentale.