Sheltered – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Team 17  Developer: Unicube, Team 17
Piattaforma: PS4 Genere:  Strategico, Simulazione Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 12,99 €

Tra i vari e numerosi giochi sviluppati dalle case indie, il genere dei simulatori gestionali è ancora poco sfruttato se non del tutto assente nel mercato delle console casalinghe; Unicube e Team 17 hanno pensato bene di far conoscere tale genere anche ai fortunati possessori di Playstation 4. Filone principale di Sheltered è la sopravvivenza e la gestione delle risorse, a grandi linee si basa sulle stesse meccaniche di gioco di Fallout Shelter, titolo mobile basato sul famoso franchise, o, per chi non conoscesse il genere, è molto simile al famosissimo The Sims, o meglio a un The Sims post-apocalittico.

Sheltered

Un colpo di…

Il mondo è stato devastato da una guerra nucleare e le radiazioni mettono in grave pericolo gli “abitanti della superficie”, fortunatamente la nostra famiglia trova rifugio in un bunker abbandonato, senza fare troppo domande ci entrano e ne diventano i proprietari: da qui inizia il nostro cammino verso la sopravvivenza. Appena avviato, Sheltered ci farà decidere le sembianze dei nostri quattro abitanti, obbligatoriamente due adulti e due bambini. L’editor dei personaggi ci permetterà di scegliere elementi quali colore della pelle, pettinatura, abiti e colori, nessuna che influenza le caratteristiche dei personaggi, vi sono solo due elementi fondamentali che influiscono concretamente sul gioco e sono le “caratteristiche” e le “statistiche predefinite”. Le caratteristiche sapranno regalare ai personaggi bonus particolari, quali ad esempio la possibilità di riparare più velocemente, oppure avere più probabilità di recuperare oggetti, vi saranno anche delle caratteristiche negative, ma queste appariranno nel corso dell’avventura e in altri personaggi che si incontreranno durante il gioco.

Sheltered

 

Le statistiche invece determinano il livello di carisma, intelligenza, destrezza, percezione e forza che ognuno dei quattro membri potrà avere alla partenza dell’avventura, ad esempio un Atletico avrà un elevato livello di forza, un Erudito un alto livello di intelligenza e così via. Le caratteristiche sono equivalenti anche per i bambini, con l’unica differenza che quest’ultimi avranno dei valori totali leggermente più bassi; ognuno di questi status comporterà dei vantaggi all’interno del gioco, ad esempio un alto livello di forza permette di essere più avvantaggiato nei combattimenti, un elevato carisma permetterà di fare buoni affari coi mercanti, ognuna di queste voci viene spiegata molto bene durante la creazione dei personaggi. Il sistema delle statistiche e delle caratteristiche regalano un’ottima varietà nella caratterizzazione dei personaggi, ad esempio un coraggioso affronterà meglio le situazioni più pericolose, un dormiglione impiegherà più tempo per recuperare sonno e tanto altro. Per chi non volesse dedicare troppo tempo alla creazione dei personaggi o non è per niente interessato, potrà tranquillamente affidarsi al generazione random dei personaggi.

Sheltered

Bevo e faccio molta plin plin

Al termine della creazione dei quattro personaggi dovremo scegliere il nome della famiglia e il nostro animale domestico, anche quest’ultimo importante poiché in grado di dare enormi benefici; ovviamente più l’animale è utile e più alti saranno i bonus che ci riuscirà a dare e più sarà difficile mantenerlo, ad esempio il cane è molto utile nelle esplorazioni, ma dovrà essere nutrito ogni giorno, invece un pesce rosso potrà essere nutrito ogni 7 giorni ma sarà in grado solo di abbassare lievemente la barra dello stress dei nostri protagonisti.Terminata la creazione inizierà il gioco vero e proprio e un utile tutorial ci introdurrà nelle basi del gioco. Prima di tutto, il tutorial spiegherà dei principi scontati per chi gioca al PC ma meno per chi gioca sulle console, in quanto il gameplay si basa su un’interfaccia a puntatore, stile mouse che ci permetterà di cliccare sui personaggi e sugli oggetti, un po’ come accade con Minecraft.

Sheltered

L’ obiettivo del gioco è quello di far sopravvivere più a lungo possibile la famiglia, di conseguenza, se tutti i membri dovessero morire, sarebbe Game Over. Per evitare una morte prematura il giocatore dovrà gestire le risorse scarse e limitate all’interno del rifugio; come per qualsiasi essere vivente i cui bisogni fisiologici sono respirare, bere, mangiare, dormire e lavarsi, anche in Sheltered si seguirà lo stesso principio: se per l’ossigeno fortunatamente è garantito la presenza di un filtro per l’aria che comunque dovrà essere mantenuto in buono stato, l’acqua potrà essere raccolta tramite un sistema di filtraggio delle acque piovane (sempre sperando che piova), il cibo può essere reperito piazzando trappole fuori dal rifugio, mentre l’unico modo per reperire carburante utile per alimentare il generatore è quello dell’esplorazione della zona esterna.

Sheltered

Chiodo, legno e colla vinilica

Nel gioco è presente anche un ottimo sistema di crafting utile per facilitare la sopravvivenza della nostra famigliola, se all’inizio avremo un buon quantitativo di risorse per costruire gli elementi fondamentali tra cui un secchio per i bisogni, un letto e materiale da riparazione e potremo anche espandere il nostro rifugio o potenziare il banco di lavoro per sbloccare ulteriori oggetti da costruire, ben presto dovremo avventurarci fuori dal nostro rifugio sicuro per cercare il materiale che serve.

Sheltered

Durante l’esplorazione è possibile anche conoscere nuovi sopravvissuti che potranno avere intenti pacifici o bellicosi, alcuni potranno anche essere reclutati all’interno del nostro rifugio ma state attenti, perché gli equilibri sono sottili e instabili e ci vuole poco per rovinare tutto il lavoro fatto. Portare a termine le esplorazioni fornirà al giocatore un numero casuale di risorse e punti esperienza che miglioreranno le statistiche dei nostri personaggi, ad esempio reclutare persone farà aumentare il nostro grado di intelligenza. Un punto di debolezza di Sheltered è proprio la casualità delle risorse: se non stiamo cercando un oggetto in particolare il giocatore ci farà poco caso, ma se state cercando un particolare oggetto allora dovrete affrontare diverse esplorazioni per cercare quello che vi serve.

Sheltered

Brevemente per l’aspetto tecnico, Sheltered sfoggia una grafica in pixel art per quanto riguarda i personaggi, mentre invece i dettagli del rifugio e dell’ambiente esterno sono molto più curati. Il sonoro è abbastanza suggestivo e il gioco è completamente tradotto in italiano.

Trofeisticamente parlando: il mio nome è Robinson Crusoe

Sheltered è composto da ben 22 trofei compreso l’ambito Platino, sul nostro forum potrete vedere l’elenco completo. Come ci si aspetta da un gioco del genere, senza una story mode o altre modalità in genere, gli obiettivi da raggiungere consisteranno tutti nel soddisfare determinate esigenze legate alla sopravvivenza dei nostri personaggi e alla gestione delle risorse, obiettivi che verranno raggiunti automaticamente proseguendo con lotta alla sopravvivenza. Gli obiettivi non sono estremamente difficili da raggiungere, ma alcuni richiederanno impegno come ad esempio raggiungere il traguardo di 100 giorni di sopravvivenza nel rifugio.

VERDETTO

Sheltered rappresenta una simulazione di sopravvivenza ben realizzata, regalando al giocatore un ampio catalogo di cose da fare tra la gestione del bunker, i bisogni fisiologici dei personaggi e l'esplorazione nel mondo esterno, ma la difficoltà del titolo è molto elevata e, seppur per molti possa rappresentare uno stimolo, per altri può scadere presto nella frustrazione assoluta. Consigliato per chi ama i gestionali ed è dotato di buona pazienza.

Guida ai Voti

Vincenzo Ficetola
Salernitano DOC, romano per adozione, lavora nell'ambito della formazione e consulenza inquinando il mondo imprenditoriale con le sue idee. Appassionato di videogiochi già in tenera età, si diletta a mipiacciare, cinguettare e scrivere dove gli capita, anche sui muri.