Primo PianoSky Ride - Recensione

Sky Ride – Recensione

Oramai è da qualche mese che ho la fortuna di scrivere per questo sito, che mi permette ogni giorno di stare in contatto con la mia più grande passione, i videogiochi (<3 NdD). Nel nostro gruppo però, tutti hanno uno scheletro nell’armadio, un titolo che gli è rimasto dentro non per merito della sua qualità, ma a causa della sua bruttezza. Fino a questo momento ero riuscito a schivare, in puro stile Matrix, quei titoli che già da lontano, emanavano un sentore di schifezza o inutilità, per non dire di peggio.

Purtroppo quello scheletro è toccato anche a me ed è proprio il titolo di cui vi state apprestando a leggerne la recensione. Il lavoro svolto dallo studio nipponico Mutan è un mélange di generi il cui risultato ti fa gridare: “Ma perché?!”. Escludendo il non sense generale e dopo aver preso un bello Xanax per stare calmi, addentriamoci nel profondo di questa offerta veramente succulenta.

Wave Race dei poveri… ma poveri veri!

Come prima cosa c’è da dire che chiunque spenda la bellezza di 17,99 euro per questo titolo, è di per sé una persona molto coraggiosa ma, dopo essersi alleggerito un po’ il portafoglio, adesso arriverà il momento più atteso, l’avvio. Nessun video di presentazione, nessuna intro, niente di niente; infatti, il titolo ci accoglierà con la partita già pronta e con il solo tasto Options del pad da cliccare per iniziare a giocare. In questa schermata di benvenuto avremo a disposizione solo alcune modifiche grafiche ed alcune opzioni per regolare l’audio di gioco e basta.

Di solito, nel primo paragrafo siamo abituati a esporre in breve il setting di gioco, o quanto meno un po’ di trama, per trasmettere un’idea su cosa si è giocato. Questa volta però ci siamo potuti rilassare e abbiamo lasciato a riposo le nostre dita dato che la storia di questo titolo è inesistente. Non si conosceranno i motivi per i quali siamo a bordo di una moto ad acqua volante e non sapremo perché dovremo sparare a lanterne fluttuanti, balene meccaniche e altre creature dall’aspetto tanto imbarazzante quanto incomprensibile. Il gioco in sé si limiterà a farci girovagare sempre per la stessa mappa, con l’obiettivo di sbarazzarci di tutti i nemici che ci si fionderanno davanti. Il sistema si sviluppa come se fossero delle orde e dopo ogni cinque ondate apparirà un “boss” sempre uguale da tirare giù con tutto ciò che abbiamo.

L’inutilità fatta a gameplay

Il sistema di shooting è veramente imbarazzante. Verremo subito equipaggiati con una mitragliatrice e con quattro tipi di armi pesanti diverse, di cui però non ci verranno spiegate le modalità di fuoco, costringendoci a scoprirle sul campo in prima persona.

I controlli nel complesso sono buoni, anche se sarebbe stata una buona cosa introdurre quanto meno un qualche feedback dei colpi sferrati. Immaginate uno sparatutto qualsiasi in cui si possono utilizzare razzi, missili e raggi laser, senza che nessun segnale possa indicare che il bersaglio è stato quanto meno colpito. Infatti, ci troveremo a girovagare per una mappa monotona con decine e decine di nemici che ci si pareranno davanti e noi non capiremo mai, e dico mai, se un colpo è andato a segno oppure no.

Il gioco in sostanza offre solo questo. Non offre potenziamenti o power-up in game, non offre crediti da spendere in qualsivoglia modo, il nulla. Dovremo continuare a sparare e sparare ad orde su orde; è questa la sostanza del gioco. L’unico, ma veramente ridicolo, motivo di interesse che potrebbe portare ad una qualche rigiocabilità è il sistema di rating, dato dai punti che potremo ottenere dalla partita, come un classico gioco Arcade. I punti verranno ottenuti, non solo con l’uccisione dei nemici, ma con delle specie di gemme che questi rilasceranno una volta distrutti. Alcune di esse, inoltre, andranno a ricaricare la vita oppure il Turbo, premettendoci di usarlo per scappare dalle varie situazioni di “pericolo”.

Girerebbe anche su PlayStation 2

Prima di passare a parlare dei trofei, spendiamo due parole sul comparto tecnico, sia audio che grafico. Il titolo in sé, per quanto la fluidità si mantenga abbastanza stabile sui 60 fps, presenta un livello di dettaglio abbastanza minimale. L’unica mappa di gioco appare fin troppo confusionaria, scarsamente dettagliata e dalla natura poco chiara. Il tutto risulta essere un mix tra favelas brasiliane, Dubai e un parco divertimenti qualsiasi. Insomma, non si capisce proprio niente (ma LOL NdD).

Se aggiungiamo inoltre a una mappa priva di identità, il fatto che non è neppure bella da vedere la frittata è fatta. Il livello di dettaglio e degli effetti visivi è a livelli della prima versione di PlayStation e no, non sto esagerando. Gli effetti speciali, relativi al sistema di shooting, sono minimali in quanto spareremo dritti sempre e comunque; poiché sarà un robottino, simile al Pod di NieR: Automata, a fare fuoco nella direzione da noi puntata. Le esplosioni dovute alle armi più potenti, come ultima cosa, sono rese con un semplice bagliore bianco, che tra l’altro ci lascerà molto disorientati; un po’ la stessa sensazione da noi provata dopo aver sborsato dei soldi per l’acquisto di questo titolo (come se l’avessimo veramente fatto, per la cronaca NdD).

Il comparto audio si riduce ad una decina di suoni generali associati alle varie armi, nostre e dei nemici, al Turbo e ai contatti con la scenografia della mappa. Un’ulteriore monotonia del gioco ci verrà trasmessa anche da una colonna sonora formata da una traccia continua ed infinita.

In conclusione, non riusciamo a trovare a chi questo gioco potrebbe interessare. L’offerta proposta, oltre ad avvicinarsi al nulla, risulta essere nel complesso ripetitiva, noiosa e non fornirà una reale giustificazione per i soldi appena spesi. Sky Ride, non solo non ci ha divertito, ma ci ha lasciati molto perplessi su come un gioco del genere possa arrivare sul PlayStation Store. Da evitare assolutamente.

Trofeisticamente parlando: meglio uscire a prendere una boccata d’aria fresca

La lista trofei risulta essere veramente tediosa, non tanto per la difficoltà generale, ma per il reale divertimento offerto dal titolo. Dopo circa un paio d’ore si sbloccano in tranquillità più della metà dei trofei, ma per ottenere il 100%, poiché il platino è assente, dovrete padroneggiare questo bellissimo sistema di shooting. Il gioco non ha trofei missabili o buggati, ma se riuscirete a farvelo piacere, allora siete già sulla giusta strada verso il completamento.

Articoli correlati

Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!