Spintires: MudRunner – American Wilds – Recensione

Sviluppatore: Saber Interactive Publisher: Focus Home Interactive Piattaforma: PS4 Genere: Corse Giocatori: 1 (Online: 2-4) PEGI: 3 Prezzo: 9,99 € Italiano:

Un anno è passato dalla nostra divertente quanto estrema avventura con Spintires: MudRunner, che oggi ritorna con stile su console con la sua espansione, American Wilds, che, come suggerisce il nome, ci permette di portare i nostri pesanti autocarri dalla Russia all’America.

Born to be wild

La sfida proposta da Spintires: MudRunner ci era già risultata tanto ricca quanto ardua lo scorso anno, eppure si sentiva la sensazione di una certa mancanza di contenuti. Problema quasi risolto dalla nuova espansione American Wilds, che ci allontana dalle fangose terre russe per farci approdare nelle zone più selvagge dell’America con due nuove mappe, Grizzly Creek e Mount Logmore. Mappe ispirate rispettivamente al Montana e al Nord Dakota e strutturate in maniera leggermente più curata rispetto alle precedenti, con maggior focalizzazione sull’asfalto, sulle foreste e sulle colline anziché su fango e paludi. Nessuna nuova tipologia di gioco, purtroppo. Come nella versione base, il titolo continua a non offrire una modalità storia, limitandosi ancora a fornirci degli obiettivi piuttosto generici da compiere per le mappe di gioco senza fornire un vero e proprio scopo. Niente di nuovo sotto questo aspetto.

Chi va piano va davvero lontano?

Se ci si aspettava una sfida più esaltante una volta sbarcati oltreoceano, ci sarà da ricredersi: paradossalmente sia Grizzly Creek che Mount Logmore sono meno hardcore delle zone da noi già esplorate, pur presentando un livello di sfida elevato. Non solo i territori sono difficili da percorrere, ma i nuovi veicoli esclusivi a disposizione non risultano propriamente adatti all’off-road. Pensiamo al Freightliner FLD120 e alla Western Star 6900XD, con cui gioca un elemento chiave l’attivazione della trazione integrale e del blocco del differenziale (o assurdamente agganciare il verricello a un ramo spezzato trascinato dalla corrente e farci trainare da esso, perché no?). Se non altro potremo accontentarci di perlustrare il panorama comodamente con le nuove Chevrolet Bison e la Ford LTL9000, che faranno molta meno fatica dei loro pesantissimi cugini.

Poca carne al fuoco per quanto riguarda le tipologie di gioco secondarie: saranno soltanto due le sfide aggiuntive introdotte da questo American Wilds (nemmeno troppo varie tra loro), chiamate Gruista II e Freight-Ex. Essenzialmente bisognerà prendere familiarità con la meccanica della gru, trasportare un’infinità di tronchi sparsi per le foreste e sperare che non vi scivolino, per poi imballarle e consegnarle in uno specifico punto delle mappe.

Queste ultime non si differenziano tanto dal passato in termini di grandezza, anche se difficilmente ci si farà caso, in quanto il solo spostarsi di cento metri ci richiederà ben più di qualche minuto a causa dei continui “impantanamenti” che dovremo fronteggiare. Le missioni saranno più di sopravvivenza che di consegna; non sarà difficile rimanere bloccati tra gli alberi, mandare il motore in avaria o finire completamente sommersi dall’acqua fangosa di paludi e fiumi da guadare. Non pensate di cavarvela solo con passeggiate sull’asfalto.

Tutto il selvaggio dell’America

Spintires: MudRunner, per quanto particolare e succulento per chi adora sfide al limite dell’umano, non era esente da difetti. Difetti abbastanza grossolani che, sfortunatamente, restano anche un anno dopo. Uno tra tutti è la tragica gestione della telecamera, che in alcuni punti va completamente per i fatti suoi al punto da farci avere una prospettiva dalla quale è impossibile monitorare la situazione. Altri problemi noti non risolti, che già segnalammo in sede di recensione, sono il mancato fix degli specchietti retrovisori finti e il continuo scivolare del volante dalle mani del nostro avatar.

Segnaliamo, ancora una volta, l’assenza di toni vivaci. Il cielo è sempre spento, nuvoloso, la fauna popolante è sempre piatta nei comportamenti e nei colori, gli alberi spuntano man mano che ci avviciniamo a essi e un senso di vuoto causato dalla totale assenza di qualsivoglia NPC pervaderà l’intera esperienza di gioco. Un’altra storia se si parla dei veicoli, tutti diversi tra loro e riprodotti alla perfezione sia nell’aspetto (grazie anche ai marchi originali) che nei suoni.

Trofeisticamente parlando: ruote poco sporche

Il set di trofei di Spintires: MudRunner con American Wilds vede l’aggiunta di sole quattro coppe tutte di bronzo, ovviamente non necessarie per ottenere il già ostico Platino. Essenzialmente bisognerà raggiungere i 40 km/h con un camion carico, viaggiare per dieci chilometri sulla costa e ottenere tutte le stelle nelle sfide Gruista II e Freight-Ex. Poche imprese, ma comunque non semplici.

VERDETTO

American Wilds è un'onesta espansione del prodotto di Focus Home Interactive. Il prezzo contenuto farà felici i fan del titolo, con due nuovi sandbox tutti da spolpare, anche se accompagnati soltanto da un uguale numero di sfide con obiettivi analoghi. Molto buoni i design delle automobili, fedelmente riprodotte anche nei suoni. Rimangono tuttavia i difetti storici del gioco, quali una telecamera traballante e l'approssimazione delle texture. Se non vi è bastato sporcarvi le ruote in Russia, considerate l'acquisto di questa espansione. Altrimenti...

Guida ai Voti

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.