Super Daryl Deluxe – Recensione

Sviluppatore: Dan & Gary Games Publisher: Dan & Gary Games Piattaforma: PS4 Genere: Action RPG Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 19,99 € Italiano:

Il primo giorno di scuola per uno studente è l’inizio di una nuova vita, e da questo si deciderà la propria sorte. C’è chi si mostra vivace e amichevole, chi fa il bulletto e chi è riservato. E poi c’è Daryl, il bizzarro protagonista di questa storia, che tenta di socializzare standosene muto e impassibile. Dan & Gary Games ci propone Super Daryl Deluxe, un titolo dalle pretese intriganti che unisce i metroidvania ai giochi di ruolo. Al contrario del ragazzo che impersoneremo, sarà riuscito Super Daryl Deluxe a dire la sua?

La scuola così come la ricordiamo

In Super Daryl Deluxe impersoneremo, appunto, Daryl, un ragazzo che fa del suo aspetto la rappresentazione del classico sfigato di turno: capelli da hippie, enormi occhiali da vista e la bocca perennemente aperta. E’ il primo giorno di scuola alla Water Falls High School, l’istituto, a detta dei dipendenti, più prestigioso degli Stati Uniti, in cui si svolge l’intera vicenda. Il gioco comincia raccontandoci la storia di due studenti modello che, quarant’anni prima degli eventi narrati, una volta diplomati, si prefissarono lo scopo di portare la pace nel mondo. Il sogno dei ragazzi è tutt’altro che realizzato; non solo la scuola che ha premiato i giovani di innumerevoli riconoscimenti, oggi non è diversa dai cliché delle scuole superiori americane (ossia trasandata e piena di scritte sui muri), ma come se non bastasse il mondo sta per essere colpito da una misteriosa minaccia. Da qui veniamo catapultati nella storia di Daryl, a cui non importa assolutamente nulla di quanto scritto; a lui interessa solo farsi qualche amico, e pur di piacere a qualcuno finirà in mezzo a mostri da uccidere a mani nude.

Arrivati a scuola, faremo la conoscenza di mister Robatto, il rigido vicepreside, che con entusiasmo ci introduce al mondo di gioco e ci presenta Alan e Paul, due ragazzi – palesemente bulli – che non si faranno sfuggire l’occasione di sfruttare un soggetto come Daryl, facendo finta (in maniera per nulla velata, a dire il vero) di essere nostri amici. Nella scuola incontreremo personaggi sempre più bizzarri, come ragazzi che mangiano vetro per divertimento, chi si diverte a strappare i capelli altrui o addirittura veri e propri orsi (non chiedeteci il perché), per arrivare a fare la conoscenza di personaggi storici come Cleopatra, Napoleone e chi più ne ha più ne metta.

E’ già cominciata la lezione?

La storia dell’istituto, le cospirazioni e quant’altro sono quasi del tutto inutili ai fini del gioco. La maggior parte del tempo la trascorreremo svolgendo quest principali e secondarie che non hanno né capo né coda; missioni prive di ogni logica che ci costringeranno a visitare in continuazione i luoghi già esplorati solo per svolgere mansioni che divertiranno Alan e Paul, il più delle volte vaghe. Di rado saranno forniti utili indicazioni sul loro svolgimento; ci sarà da decifrare le parole di chi ci affida una quest, e considerando l’inglese stretto non sarà facile venirne a capo.

Il più della storia la si vive praticamente nell’immaginazione del protagonista, il quale, mentre cercherà di fare bella figura con gli altri studenti, starà perennemente giocando a una variante di D&D, a cui si ispira il curioso inventario, formato non da armi quali spade o scudi, bensì da oggetti atipici come palloncini a forma di spada, secchi da usare come elmi o un pigiama che funge da armatura.

Buona parte delle missioni, che siano principali o meno, sono considerabili semplici riempitivi, che nel tentativo di allungare l’esperienza finiscono per annoiare il giocatore con obiettivi da svolgere sempre simili tra loro e lunghi muri di testo da sopportare. La storia manca di mordente e la sua gestione è, purtroppo, uno degli elementi meno riusciti del gioco, digeribile solo grazie alle buone dosi di comicità condita dalla superba caratterizzazione dei personaggi e dalla sottile critica alla società americana.

Dungeon, dragoni, nani e druidi

Il gameplay di Super Daryl Deluxe è certamente meglio riuscito rispetto alla sua trama. Un’accozzaglia di generi tra RPG, MMO, Metroidvania, picchiaduro a scorrimento… ce n’è per tutti i gusti! Il gioco si comporta essenzialmente come un beat ‘em up, ma ha ragione ad autodefinirsi un RPGvania; non è il classico gioco in cui picchi tutto quello che si muove, anzi. I giocatori sono spinti a sviluppare una propria tecnica e una memoria muscolare grazie alla gestione delle skill, equipaggiabili soltanto cinque per volta, che ci faranno mentalmente sviluppare combo; alcune, più che vere e proprie abilità, sono azioni normali come pugni o calci, altre ancora sono tanto spassose quanto fuori dal comune.

Ci ritroveremo a sparare dei fulmini dal petto o, inspiegabilmente, scoccare paperelle da un arco o ancora lanciare banane come boomerang. Le skill sono soggette a un cool down, bisognerà dunque attendere che si ricarichino dopo il loro utilizzo, una scelta che troviamo intrigante, ma un tantino dubbia ai fini della frenesia del gioco.

La componente ruolistica non si ferma qui. Eliminando i nemici, Daryl otterrà punti esperienza che aumenteranno le statistiche, ma che si potranno anche spendere nell’armadietto personale per potenziare le abilità. Fungono da valuta, insieme ai dollari, i libri di testo sparsi per il mondo, racimolabili a seguito di alcune missioni, trovati girovagando per l’istituto o comprate da alcuni tipi loschi incappucciati, che consentiranno a Daryl di apprendere nuove skill a seconda dei gusti personali. Super Daryl Deluxe mette a disposizione una quantità smisurata di abilità diverse, utili a far plasmare ai giocatori un proprio stile di combattimento.

Unire così tanti tipi di gameplay è una mossa coraggiosa che abbiamo particolarmente apprezzato, anche se in alcuni casi, come ad esempio per l’eccessivo cool down delle abilità di Daryl, sembrerà di giocare a un picchiaduro a scorrimento legnoso con meccaniche da MMO fin troppo evidenziate. I combattimenti sono estremamente ripetitivi; talvolta i nemici spawneranno a più non posso, la loro salute sarà eccessiva e l’intelligenza artificiale farà buchi da tutte le parti. Affascinanti le boss battle, caratterizzate da uno stile artistico strabiliante; sono le uniche battaglie dove bisognerà effettivamente ideare una strategia.

Tiro su estetica… 20

Il canto del cigno di Super Daryl Deluxe è senza ombra di dubbio lo stile artistico. Gli ambienti 2D disegnati a mano ricordano uno stile fumettistico che calza a pennello con l’ambientazione, per non parlare delle superbe animazioni che raffigurano i movimenti goffi del protagonista nel modo più caricaturale possibile. La chicca sta negli scenari di gioco, ossia le aule dell’istituto. L’aula di scienze, ad esempio, sarà distorta e piena di righelli, ampolle e formule chimiche sparse per lo sfondo; stesso ragionamento per quella di arte e musica, condita da note musicali, strumenti, affreschi e quadri. Non abbiamo particolarmente apprezzato gli ambienti un po’ troppo monocromatici. Qualche gradino più in basso troviamo il comparto sonoro, che non ci è sembrato all’altezza di quello estetico.

Trofeisticamente parlando: promosso o ripreparato

L’elenco trofei di Super Daryl Deluxe vede un Platino abbastanza abbordabile, seppur un tantino frustrante. Bisognerà essenzialmente finire la storia, finire tutte le missioni secondarie, quelle da impiegato di Alan e Paul, e arrivare al livello massimo, oltre a compiere azioni divertenti e per nulla nobili come saltare dieci volte sul letto della principessa. Nulla di complicato, tuttavia ci sarà da ripetere più e più volte intere sezioni.

VERDETTO

Super Daryl Deluxe è un titolo coraggioso e fuori dal comune. Il comparto estetico vale da solo il prezzo del biglietto, peccato per il gameplay forzatamente ripetitivo e per la storia che non è riuscita a convincerci. E' un gioco divertente e dall'ironia tagliente, che ci sentiamo di consigliare, ma che alla lunga potrebbe portare alla noia. Peccato per la mancata localizzazione in italiano, che farà perdere divertenti giochi di parole a chi non mastica l'inglese.

Guida ai Voti

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.