TERA – Recensione

Sviluppatore: Bluehole Studio Publisher: En Masse Entertainment Piattaforma: PS4 Genere: MMO Giocatori: 1 (Online: 2-99) PEGI: 12 Prezzo: Free-to-Play Italiano:

I primi anni 2000 hanno visto la diffusione di un genere che da lì a poco avrebbe completamente intasato il mercato, quello degli MMORPG. I Massive Multiplayer Online Role-Playing Game, questo il significato dell’acronimo, hanno sempre rappresentato un genere che vedeva nei personal computer il loro habitat naturale. L’enorme successo di un gioco come World of Warcraft, nonostante una formula ad abbonamento, ha fatto pensare a molti sviluppatori che fosse quella la strada da seguire.

The Exiled Realm of Arborea

Gli anni passavano e mentre il successo del titolo Blizzard cresceva sempre più, gli altri esponenti di questo genere non riuscivano a costruirsi uno zoccolo duro abbastanza stabile da poter supportare i relativi progetti a lungo termine. La naturale conseguenza è stata quella di adottare, per gran parte di questi titoli, una formula free-to-play che riusciva ad autofinanziarsi grazie agli acquisti di vari oggetti sui relativi store. Adottando però questo formato, la qualità è finita ben presto con lo scendere a livelli imbarazzanti e pochi sono stati gli MMO che sono riusciti a resistere al proseguire degli anni. Una piccola eccezione è rappresentata proprio da questo TERA che su PC è riuscito a crearsi un successo tale da guadagnarsi un porting per le varie console casalinghe.

A differenza di altri esponenti di questo genere, il mondo di TERA ci viene fin subito presentato in maniera molto convincente e ben studiato. Il luogo protagonista delle nostre avventure è stato infatti generato dall’incontro, molti anni addietro, tra Arun e Shara. Questi due titani potentissimi finirono per addormentarsi e dai loro sogni nacquero dodici divinità collegate ad altrettanti popoli. Come spesso accade, le diverse razze che abitavano questo nuovo mondo finirono ben presto per scontrarsi tra loro provocando morte e distruzione ovunque. Molti popoli furono letteralmente sterminati e quelli rimanenti, tra cui umani, elfi, amani, castanic, baraka e popori, si dovranno ora unire per combattere una grave minaccia proveniente dal sottosuolo, gli argon.

Questa breve introduzione fa subito capire che il background narrativo di questo titolo è di tutto rispetto. Durante il corso dell’avventura finiremo per incontrare personaggi di ogni razza e rango, lotteremo con loro e conosceremo culture differenti. Le missioni principali, a differenza di quelle secondarie, saranno tutte abbastanza originali e porteranno avanti, obiettivo dopo obiettivo, i vari eventi narrativi. Le quest secondarie, invece, sempre dal punto di vista narrativo, non saranno altrettanto interessanti in quanto si limiteranno a richiedere determinate azioni senza arricchire in alcun modo la trama principale.

Se la storia risulta nel suo complesso ben raccontata, stessa cosa non si può dire della caratterizzazione dei personaggi principali. Tralasciando il nostro classico alter ego che sarà, anche in questo caso, totalmente piatto, gli altri NPC svolgeranno il semplice ruolo di distributori di missioni senza sviluppare alcun tipo di empatia con il videogiocatore. Se consideriamo però la tipologia di gioco, non ci si poteva certo aspettare un risultato diverso dato che non è certo la profondità dei personaggi l’aspetto principale dei giochi di ruolo online.

Un po’ di action non fa mai male

Il titolo ci accoglie subito facendoci scegliere una tra le sette razze presenti e la relativa specializzazione. La selezione del popolo di appartenenza del nostro avatar sarà il primo aspetto importante che ci troveremo davanti; infatti, sebbene non sia determinante, garantirà al nostro personaggio particolari bonus di razza. Una volta selezionata questa, ci troveremo di fronte a una ricca schermata per la personalizzazione che permetterà di creare un personaggio unico nel suo genere.

L’aspetto però dove i ragazzi di Bluehole hanno fatto letteralmente jackpot è quello relativo al gameplay. La gran parte degli MMO classici prevede infatti la selezione in tempo reale delle relative abilità, permettendo così di far avere al giocatore un controllo completo del campo di battaglia. TERA fa esattamente questo, ma riesce a portarlo a un livello superiore grazie ad alcune combo che rendono il tutto molto più action. Man mano che apprenderemo nuove abilità, si renderanno disponibili nuove combinazioni che, se utilizzate in battaglia, permetteranno il lancio di abilità e magie in maniera consecutiva senza premere tasti diversi. La plancia di gioco inoltre, perfettamente rivista per PlayStation 4, può essere personalizzata e permette di assegnare a ogni tasto del DualShock 4 un’azione diversa.

La presenza stessa della schivata ci dovrebbe far capire che il combat system è tutt’altro che statico. Indipendentemente dalla classe di appartenenza, infatti, ogni giocatore dovrà essere sempre in movimento per cercare di schivare nel migliore dei modi i diversi attacchi dei nemici che ci si pareranno davanti. I diversi boss che dovremo affrontare, tutti abbastanza diversificati nell’aspetto e negli attacchi, richiederanno una continua modifica della nostra strategia a seconda dell’azione nemica per evitare di andare incontro a una fine prematura. La diversa varietà delle creature non è stata però sfruttata a dovere per diversificare al meglio le missioni secondarie, che si limiteranno a ripetersi in maniera costante all’arrivo in una nuova zona. Sostanzialmente queste si divideranno in tre fasi: uccidi i nemici di zona, raccogli materiali di zona e passa all’avamposto successivo. Nulla di innovativo, insomma.

Arriviamo ora ad analizzare la parte più ruolistica del titolo, ovvero quella dedicata a equipaggiamento e abilità. Come ogni gioco di ruolo che si rispetti il livello del nostro personaggio crescerà pari passo con il livello del nostro equipaggiamento e del numero delle nostre abilità. Queste ultime potranno essere potenziate grazie ai punti Glifo che, una volta accumulati, permetteranno di attivare potenziamenti per quella particolare abilità. L’equipaggiamento, invece, potrà essere potenziato con gemme che ne miglioreranno le statistiche, mentre le armi e le armature di rarità maggiore potranno essere potenziate grazie all’incantamento.

L’incantamento permetterà, tramite l’utilizzo di alcuni materiali specifici, di far salire il livello del nostro equipaggiamento permettendo così di sbloccare bonus e potenziamenti. Questo, insieme all’alchimia e alla forgia, rappresenta un altro degli aspetti ben sviluppati di questo titolo: quello relativo al crafting. Grazie infatti al numero enorme di modelli, schemi e materiali disponibili, durante le fasi avanzate del gioco un giocatore potrebbe letteralmente essere inghiottito da questa meccanica, finendo così per dimenticarsi delle missioni da svolgere. Ad aggiungere ancora contenuti ci pensano le missioni avanguardia che, come una sorta di richieste giornaliere/settimanali, premieranno con succose ricompense tutti quelli che le porteranno a termine nei tempi stabiliti.

Bello da vedere, oltre che da giocare

Anche dal punto di vista tecnico il titolo, sempre se comparato ad altre produzioni simili, conferma l’ottimo lavoro svolto da Bluehole. Sebbene la pulizia delle texture sia ben lontana da livelli eccelsi, il risultato finale si lascia ammirare grazie soprattutto alle ambientazioni. Il livello artistico di TERA è di una spanna sopra rispetto a praticamente tutti gli MMO disponibili sullo store, raggiungendo quasi il livello dell’ottimo Final Fantasy XIV. Il comparto audio si attesta ai livelli di tutti gli altri aspetti tecnici riuscendo, nella semplicità di una soundtrack molto varia, a creare in ogni momento l’atmosfera giusta per proseguire l’avventura.

I pochi cali di frame rate non saranno causati da alcun problema tecnico, ma semplicemente saranno il risultato di un netcode che si dimostra ancora ballerino. La mancanza di crash o disconnessioni casuali fanno comunque guadagnare punti a un comparto online che si dimostra nel complesso solido. Se per le partite contro altri giocatori il tempo di attesa è ridotto al minimo, la stessa cosa non vale invece per la ricerca di un team per i dungeon di gruppo. Qui, infatti, il matchmaking viene anche regolato dalla richiesta di specifici ruoli da parte del team, così, in maniera un po’ discriminatoria, healer e tank saranno ovviamente più richiesti rispetto a lancieri e brawler. Anche il sistema di affiliazione alle gilde, sebbene testato solo superficialmente, risulta ben integrato e utile, soprattutto per i neofiti.

Detto questo, è giunto il momento di tirare le conclusioni e provare a dare una valutazione a questo titolo. Senza dubbio, il combat system rappresenta il fiore all’occhiello di questa produzione che viene egregiamente supportata anche dal comparto artistico e narrativo. I pochi difetti, principalmente imputabili all’eccessiva ripetitività, non minano l’esperienza complessiva. Magari chi cerca un gioco di ruolo puro potrebbe rimanere deluso, ma chi invece cerca semplice divertimento potrebbe, in maniera del tutto gratuita, trovare quello che cerca. Ben vengano free-to-play di questo livello!

Trofeisticamente parlando: un platino gratuito

Dando una prima occhiata all’elenco dei trofei, già disponibile sul nostro forum, si può capire la semplicità con cui si può ottenere questo Platino. Ogni obiettivo infatti richiederà, oltre al completamento delle missioni principali, anche il completamento di tutti i dungeon di gruppo. Se riuscirete a trovare un gruppo affiatato e con un minimo di praticità, ogni trofeo potrà essere conquistato in maniera rapida e indolore. Se consideriamo la qualità del titolo e il suo prezzo (gratis), questa caccia al trofeo più ambito potrebbe essere una tra le più divertenti degli ultimi tempi.

VERDETTO

Questo TERA (The Exiled Realm of Arborea) si propone come uno dei migliori free-to-play disponibili su console. Un ottimo background narrativo, un gameplay che strizza l’occhio al genere action e una personalizzazione molto profonda sono gli aspetti migliori. Dall’altro lato della medaglia, invece, troviamo un’eccessiva ripetitività nelle missioni secondarie e nelle azioni da compiere. Tecnicamente il titolo si presenta privo di imperfezioni particolarmente fastidiose e riesce così a mostrare tutta la bellezza del suo lato artistico. Non sarà certo un titolo perfetto, ma siamo abbastanza sicuri che vi farà divertire!

Guida ai Voti

Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!