The Bluecoats: North & South – Recensione

Sviluppatore: Appeal Studio Publisher: Microïds Piattaforma: PS4 Genere: Strategico Giocatori: 1-2 PEGI: 12 Prezzo: 29,99 € Italiano:

Les Tuniques Bleues è una delle più celebri e vendute serie a fumetti franco-belga, pubblicata per la prima volta negli anni Settanta e tuttora attiva, alla quale, a fine anni Ottanta, venne dedicato un videogioco uscito su Amiga, DOS, NES e altre piattaforme dell’epoca. Oggi parliamo di The Bluecoats: North & South, remake a opera di Appeal Studio e Microïds, di recente sbarcato su PlayStation 4.

The Bluecoats

Guerra di secessione a fumetti

The Bluecoats: North & South riprende il tema della guerra di secessione americana, svoltasi tra il 1861 e il 1865, proponendo quattro campagne a tema. Lato narrativo, purtroppo, non c’è altro da dire; il videogioco si limita a descrivere con un paio di righe di testo lo scenario all’inizio di ogni campagna, con uno schieramento più o meno in vantaggio sull’altro. Un vero peccato.

L’ispirazione al fumetto è quindi soltanto riferita al lato artistico, aspetto che però approfondiremo più avanti. Le campagne, oltre a essere povere a livello narrativo, sono anche molto carenti dal punto di vista di contenuti. Portare a termine il titolo, a difficoltà massima, vi richiederà non più di un paio d’ore (inclusa la raccolta di quasi tutti i trofei), senza offrire una grande rigiocabilità, se non grazie al multiplayer in locale.

The Bluecoats

Strategia elementare

L’offerta di gameplay sulla carta è molto interessante; il videogioco cerca infatti di combinare elementi strategici molto basilari, accessibili da qualsiasi tipo di giocatore ma non per questo meno divertenti, a fasi di battaglie campali (riprese fedelmente dalla produzione originale) e sezioni in FPS (del tutto inedite). Mentre una fazione cerca di prevalere sull’altra, variabili (attivabili o meno a inizio campagna) come l’intervento dei nativi americani e dei messicani o il maltempo proveranno a interferire. La realtà però è che le buone idee, anche a causa di evidenti limitazioni tecniche, in single-player si rivelano tutt’altro che riuscite.

Muovendoci verso un territorio nemico nel quale è già presente un altro esercito, daremo il via a battaglie campali in cui avremo a disposizione fanteria, cavalleria e cannoni che potremo muovere sul campo di battaglia in tempo reale. Se in multigiocatore possono scatenarsi battaglie tanto semplici quanto divertenti, offline l’intelligenza artificiale è davvero molto deficitaria e raramente ci metterà in condizione di ragionare su cosa fare, anche nel caso in cui fossimo in evidente svantaggio numerico. Discorso analogo per le fasi FPS, penalizzate da un sistema di shooting rudimentale, hitbox molto imprecise e una facilità disarmante. Che si debba difendere o attaccare un forte o un treno, queste sezioni sono troppo semplici e anche progettate in maniera mediocre, visto che non è richiesta alcuna tattica o particolare strategia per portarle a termine.

The Bluecoats

Meglio in multigiocatore

Finora abbiamo criticato il gameplay che, per quanto risulti avere sulla carta una formula semplice ma efficace, è davvero povero di contenuti e di sfida per il giocatore singolo. Per fortuna, però, The Bluecoats è dotato di una componente multiplayer locale che aumenta non poco rigiocabilità e divertimento, nonché imprevedibilità e difficoltà di ogni campagna. Non essendoci alcun intervento della CPU, la conquista dei forti necessari a portare a termine la partita sarà tutt’altro che scontata.

In questa modalità The Bluecoats: North & South rimane comunque molto scarno, dedicato soprattutto a un pubblico più giovane o meno avvezzo al genere, ma riesce a intrattenere e divertire per qualche ora. Mettere una truppa a protezione del forte o mandarla a intercettare il bottino di un treno, lasciare all’avversario qualche forte in più, tenendosi però alla larga da indiani e messicani, sono solo un paio di esempi dei possibili scenari strategici che potrete valutare di mettere in atto o meno, a differenza della campagna in single-player in cui, per vincere, vi basterà attaccare senza ragionare troppo.

The Bluecoats

Dal fumetto al videogioco

Anche il comparto grafico di The Bluecoats: North & South è un alternarsi di luci e ombre, tra una realizzazione tecnica scadente, con modelli, texture e animazioni molto arretrate, e una direzione artistica ottima, ispirata ai disegni e ai colori del fumetto Les Tuniques Bleues. Il risultato finale è comunque accettabile, soprattutto considerando il target acerbo a cui ci sembra rivolto il titolo. Deludente invece la colonna sonora, un po’ piatta e sicuramente lontana dai toni divertenti e scanzonati di quella ascoltata nella produzione originale. Infine, da segnalare la completa localizzazione del videogioco in lingua italiana.

Trofeisticamente parlando: maestro stratega

L’assenza di Platino rende davvero molto poco appetibile questo set di trofei. E’ vero, raggiungere il 100% è facile come bere un bicchiere d’acqua, ma la ricompensa è altrettanto misera, con appena 11 trofei con una coppa d’oro a disposizione. Nel caso voleste cimentarvi nella (semplice) sfida, date un’occhiata alla nostra guida.

VERDETTO

The Bluecoats: North & South è un titolo con più ombre che luci: difficoltà imbarazzante, quantità di contenuti inaccettabile (anche considerando il prezzo al lancio) e un comparto tecnico piuttosto datato. Tuttavia, se cercate qualcosa di semplice e colorato, con un pizzico di strategia e da giocare in multiplayer locale, The Bluecoats potrebbe regalarvi qualche ora di divertimento.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.