Timber Tennis: Versus – Recensione

Sviluppatore: Digital Melody Games Publisher: Crunching Koalas Piattaforma: PS4 (disponibile anche per Mobile) Genere: Sport Giocatori: 1-2 (Online: 1-2) PEGI: 3 Prezzo: 1,99 € Italiano:

C’era una volta Flappy Bird, il gioco per smartphone capace di trasformarsi in una droga per milioni di giocatori nel mondo grazie al suo gameplay frenetico e alle meccaniche estremamente punitive. Ma anche di venire ritirato dagli store dal suo stesso autore per la colpa legata al senso di dipendenza che causava. Arrivarono allora numerosi cloni, anche solo concettuali, tra i quali possiamo annoverare Timberman di Digital Melody Games, un titolo capace di conquistare oltre trenta milioni di soddisfatti utenti, come vi ricorderà il messaggio che accompagna ogni singola pubblicità, video e immagine legata al gioco.

Lo scopo, come potreste rapidamente verificare scaricando l’app gratuita, era usare un boscaiolo per tagliare un albero infinito, spostandosi a destra e a sinistra con un singolo tocco per evitare i rami via via che scendevano verso il suolo. Un gioco di tale successo (è innegabile che crei una certa assuefazione, soprattutto se si entra nel vortice delle sfide a punteggio contro amici o familiari) non poteva rimanere un fenomeno a sé stante. Nella piena tradizione delle app smartphone di successo, l’eredità del titolo originale ha visto nascere altri giochi incentrati sullo stesso protagonista. Uno di questi, che potremmo definire uno spin-off a tema sportivo, è proprio Timber Tennis: Versus, che è approdato su PlayStation 4 e che, dopo questa dovuta premessa per inquadrarlo, ci apprestiamo a recensire.

timber tennis versus recensione

Fan service

Non è per nulla indispensabile sapere chi è Timberman per approcciarsi alla sua declinazione tennistica. Resta il fatto che anche solo pensare di aprire la pagina del gioco sul PlayStation Store è un’eventualità molto remota, se non siete estimatori dell’app mobile. Motivo per cui, se siete arrivati a valutare l’acquisto del gioco (e se state leggendo questa recensione), sarete già fan sfegatati del boscaiolo e dei suoi amici, e vi sarete consumati le dita sulla versione gratuita del gioco su smartphone.

In ogni caso, Timber Tennis: Versus vede i personaggi resi famosi dal giochino originale affrontarsi in match tennistici inseriti nel contesto dei campionati mondiali di Timber Tennis. Un menù iniziale semplificato permette di iniziare a darsele di santa ragione sui numerosi e particolari campi disponibili, scegliendo tra diverse modalità: Carriera, Online e VS Mode. Se la prima è quella più canonica, con la possibilità di esibirsi in un rapido match o di intraprendere una più lunga serie di partite all’interno di un torneo, le altre due sono quelle potenzialmente più divertenti, poiché ci metteranno in competizione contro altri utenti in rete (anche cross-platform) o contro il nostro compagno di divano in locale.

Parola d’ordine: semplicità

Passando al gameplay vero e proprio, iniziamo a sentire qualche scricchiolio. Riassumendo molto in breve, non possiamo negare che la natura prevalentemente mobile del titolo non abbia lasciato il segno anche nella versione console. Dopo aver selezionato la modalità di gioco, bisogna impostare il numero di punti necessari ad aggiudicarsi il match. Dimenticate infatti i classici punteggi tennistici, tralasciati a favore di un più “oratoriano” “vince il primo che arriva a”, con set da 1, 3, 5 o 8 punti.

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A questo punto siamo catapultati, si fa per dire, nell’azione. Il campo di gioco, un semplice rettangolo che osserveremo da una visuale bidimensionale un po’ anomala, in parte dall’alto e in parte di fronte, ospita i due contendenti ed è circondato da elementi di contorno volti a caratterizzare l’ambientazione. Ci sposteremo da città a spiagge, dall’Egitto delle piramidi e della Sfinge a campi da tennis tradizionali, per un totale di più di dieci location pensate per variare un’esperienza che, a livello di gameplay, si esaurisce molto presto.

Ma è Pong!

Il gameplay, per l’appunto, è definito dagli stessi sviluppatori come “semplice”. A questa poco incoraggiante introduzione è accompagnata la ben nota dicitura “easy to learn, difficult to master”, che di per sé non è mendace, ma che non è implementata in modo tale da stimolare un vero senso di sfida e di soddisfazione nel giocatore. Timber Tennis: Versus è piuttosto complesso da padroneggiare, ma quasi sempre la colpa è della poca reattività dei comandi e del sistema di movimento più che legnoso.

Nello specifico, il personaggio che controlliamo si può spostare solo lungo la linea orizzontale di fondo campo. La prima battuta è nostra e scopriremo che, per eseguirla, basterà aspettare che l’indicatore tratteggiato oscillante punti nella direzione desiderata, e premere X. Da qui, probabilmente, proverete la stessa sensazione di incredulità che abbiamo provato noi, per due ragioni. La prima è che riuscire a fare punto, anzi anche solo a intercettare la palla colpita dall’avversario, è estremamente difficile. La seconda è che non dobbiamo premere alcun tasto, ma solo fare in modo che la palla ci raggiunga per ribatterla. In questo modo il gioco si rivela come una forma un po’ migliorata, colorata e accelerata di… Pong!

Poco potenziale, tanti potenziamenti

Il nostro personaggio può posizionarsi solo su cinque spot prestabiliti, motivo per cui ci sposteremo con le frecce direzionali senza poter modulare in alcun modo velocità e direzione della corsa. Il tutto sta nell’intuire lo spot in cui la palla arriverà e raggiungerlo per tempo, consapevoli che un ritardo anche minimo corrisponde alla sconfitta. Non potremo neanche decidere potenza e direzione del tiro, ma proseguire nel nostro gioco di rimbalzi fino a cogliere l’avversario in contropiede.

A decidere le sorti del match sono quasi sempre la nostra sconfitta per distrazione/lentezza o il ricorso ai potenziamenti. Questi sono poteri che raccogliamo sul campo di gioco. Rappresentati da pacchi regalo, basta passarci sopra mentre ci spostiamo per raccoglierli e premere X per attivarli. Alcuni danneggiano l’avversario, oscurando il suo campo o congelandolo per qualche istante, mentre altri potenziano noi, aumentando la potenza del colpo o ingrandendo il personaggio. Ovviamente possiamo anche subire l’effetto dei potenziamenti da parte del nostro contendente, motivo in più per perdere miseramente.

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Una domanda: perché?

Come si sarà intuito, non c’è nulla di davvero accattivante nel gioco. Quello che su smartphone potrebbe avere un senso per riempire dieci minuti di noia, su PlayStation diventa un acquisto per nulla soddisfacente. Se anche facessimo esperienza e imparassimo a contrastare alla perfezione gli avversari, vincere i tornei conferirebbe solo monete con cui sbloccare nuovi personaggi e palline che però non hanno caratteristiche uniche. Si tratta solo di skin alternative che sostituiscono senza personalità le due barre e il pallino del già citato Pong. Anche la componente online può stancare rapidamente, a patto di trovare avversari attivi, mentre il gioco competitivo locale può interessare forse per due o tre match prima di essere abbandonato per l’eccessiva monotonia. Il prezzo è esiguo, ma su smartphone è persino nullo, perciò… chi ce lo fa fare?

La grafica in pixel art di Timber Tennis: Versus è simpatica e i colori sono piacevoli alla vista, ma il tutto risulta comunque ridotto ai minimi termini, specie se pensiamo ad altri esempi videoludici in cui la stessa pixel art diventa davvero sublime. Qui siamo di fronte a qualcosa replicabile in pochi minuti con Paint e a un gioco, nel suo complesso, che non avrebbe sfigurato su un Nokia dei primi anni Duemila. Stesso discorso per il comparto audio, arcade che più arcade non si può. Tutto, insomma, tradisce le origini mobile del gioco e ci porta a chiederci se il porting fosse davvero necessario.

Trofeisticamente parlando: mi cadono le palline

Neanche i trofei sono un mezzo con cui Timber Tennis: Versus prova a risollevare le sue sorti. Portare a casa il Platino richiede di vincere tornei in modalità Difficile, partite in serie e partite online classificate su server spesso deserti. Non solo, ma sbloccare skin e palline e accumulare monete richiederà un grinding che davvero pochi saranno disponibili a sostenere per un gioco simile.

VERDETTO

Timber Tennis: Versus è una sorta di spin-off sportivo del famoso titolo mobile Timberman. Le sue meccaniche semplicissime (fondamentalmente è Pong a colori) e il suo gameplay legnoso e ripetitivo, fondato su match brevi e su un sistema di ricompense per nuove skin e nuove palline, lo renderebbero un gioco per smartphone mediocre. Il suo trasferimento su PlayStation 4 si configura quindi come un fallimento; sfidiamo chiunque a trarre un sincero piacere da un titolo del genere.

Guida ai Voti

Jury Livorati
Classe ’85, divido il tempo tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Amo la lettura, la scrittura e i videogiochi e recito dal 2004 con l'Associazione Culturale VecchioBorgo. Eterno bambino, amo la vita e guardo sempre allo step successivo, soprattutto se è più in alto del precedente. Sono grato a PlayStationBit per avermi fatto scoprire la (sana) caccia ai trofei e i Metroidvania.