Tour de France 2017 – Recensione

Sviluppatore: Cyanide Publisher: Focus Home Interactive Piattaforma: PS4 Genere: Sport Giocatori: 1-2 PEGI: 3 Prezzo: 49,99 € Italiano:

E’ ormai un appuntamento fisso quello con Cyanide e Focus Home Interactive, ogni anno infatti sviluppatore e publisher ci portano un nuovo capitolo ludico dedicato al Tour de France, a pochi mesi dalla competizione sportiva più importante della Francia.

Negli anni precedenti lo studio non è mai riuscito a soddisfare pienamente gli acquirenti, causa fondi risicati che davano come risultato titoli con diverse magagne tecniche. Se poi sommiamo alla mancanza di denaro anche una mancanza d’inventiva generale nella serie e una scarsa popolarità del ciclismo nel mondo videoludico sportivo, capirete che i titoli di Cyanide non esercitano, in generale, un vivo interesse sui possibili acquirenti.

Proprio con l’intento di rimediare agli errori del passato, cambiando e aggiungendo novità, lo studio cerca di convincerci quest’anno che ha ancora qualche asso nella manica da mostrare per stupire; ma ci saranno riusciti? Qui entriamo in gioco noi, che dopo aver provato intensamente il titolo siamo pronti a parlarvi di meriti e demeriti di Tour de France 2017.

Novità in sella 

La schermata del titolo è pulita, chiara e immediata, mettendoci subito dinanzi alle diverse modalità con le quali approcciarci al gioco, fra le quali spiccano senza alcun dubbio la Pro Team e l’ovvio Tour “classico”. Ed ecco servito su un piatto d’argento quello che è probabilmente l’aspetto più forte di tutto il titolo, la varietà.

Trattandosi di un gioco sportivo non è affatto da sottovalutare la possibilità di giocare in modi diversi, soprattutto se si avvale di una cura sostanzialmente buona avuta per entrambe le modalità citate, e non solo. Assodato quindi che il gioco ci mette dinanzi alle sue carte vincenti senza troppi fronzoli sin dall’inizio, la domanda sorge spontanea: come saranno?

Tour è chiaramente la modalità che potremmo definire “classica”, nulla di nuovo all’orizzonte quindi. Si sceglie il team di cui si farà parte e si sfreccia sulle due ruote fino alla fine del traguardo. Detta così potrà sembrare facile, ma qui spunta un altro importantissimo aspetto che ci ha stupito in positivo: le meccaniche.

Per riuscire ad arrivare al traguardo sarà necessario imparare a gestire la squadra, la fatica del nostro atleta e quindi sfruttare tutti i comandi che ce lo permetteranno. Sono presenti infatti una barra blu, che indica la fatica complessiva, e una barra rossa indicativa dell’energia necessaria ad “attaccare”, e cioè correre il più velocemente possibile; entrambe le barre dovranno essere tenute sotto controllo se si vuole arrivare fino alla fine e si potrà usufruire dei rispettivi gel blu e rosso, nel caso dovessero pericolosamente avvicinarsi all’esaurimento.

Abbiamo poi la posizione aerodinamica, il colpo di reni e soprattutto la possibilità di impartire comandi al resto della squadra, comandi che se combinati fra di loro risulteranno piuttosto appaganti in termini di simulazione.

Come Briatore

Pro Team è probabilmente la più interessante delle modalità messe a disposizione. Questa infatti dà un tocco manageriale al titolo, permettendoci di allenare giovani promesse del ciclismo e partecipare al Tour mettendo a nostra disposizione un budget. Se le finanze e quindi le possibilità inizialmente non saranno molte, basterà prendere un po’ la mano con le meccaniche e quindi coprire posizioni di rilievo in classifica per garantirci la quantità di entrate necessarie per l’acquisto di vere e proprie stelle del panorama ciclistico.

Interessante anche la modalità Sfida, nella quale dovremo cimentarci nella discesa di vari tracciati in montagna nel più breve tempo possibile. Questa modalità, oltre ad arricchire la longevità del gioco, è anche l’unica dove ci sia traccia di una minima componente online, anche quest’anno grande assente, visto che i record verranno caricati su una leaderboard dedicata.

Se volessimo invece giocare con un amico, dovremo limitarci a gareggiare nella stessa squadra in co-op, oppure l’uno contro l’altro in squadre diverse in split screen, tutto ovviamente in locale.

False partenze

Un aspetto che proprio non possiamo ignorare, considerando poi la qualità alla quale gli odierni giochi sportivi ci hanno abituati, è il comparto tecnico. Questo purtroppo presenta delle più o meno gravi insufficienze, che vanno a inficiare la promettente build fornita dalle meccaniche di gioco precedentemente discusse.

I ciclisti sono clonati fra di loro con l’unica differenza sostanziale insita nelle diverse colorazioni di pelle, elemento che va a minare completamente quella che è l’immedesimazione del giocatore e l’esperienza di gioco complessiva. Non è toccata una sorta migliore alla tifoseria, che se gode di volti diversi a differenza dei primi, non possiede animazioni dedicate a singoli eventi; in poche parole faranno sempre e comunque la stesse cose, dall’inizio fino alla fine della corsa.

Per quel che riguarda i paesaggi invece la situazione migliora sensibilmente, tuttavia rimangono piuttosto spogli e con texture poco definite, che a lungo andare potrebbero dare noia ai più e risultare intollerabili per i pignoli.

Aggiungete poi cali di frame rate fortunatamente sporadici, collisioni mediocri e tracciati che si ripetono fra loro, e la frittata è fatta. Promossa invece la soundtrack, che seppur non spicca per originalità e a volte possa risultare blanda, si amalgama bene al gameplay risultando un piacevole accompagnamento.

Trofeisticamente parlando: salite e discese 

Tour de France 2017 offre 29 trofei sbloccabili di cui 8 bronzi, 16 argenti e 4 ori, senza poterci dimenticare l’immancabile Platino. Nel complesso la quantità di trofei e la difficoltà nel collezionarli tutti è equilibrata, riuscendo a soddisfare la fame di sfida dei cacciatori che si approcceranno al titolo.

VERDETTO

Cyanade e Focus Home Interactive ci riprovano, portandoci quest'anno un titolo che per la sua serie di appartenenza risulta una ventata d'aria fresca e che siamo sicuri soddisferà gli amanti del genere; comandi variegati, meccaniche interessanti e modalità diversificate fanno di Tour de France 2017 un nuovo punto d'inizio per la serie. Rimangono purtroppo da segnalare le ombre del mediocre comparto tecnico, che smorzano completamente l'entusiasmo iniziale, risultando una rovinosa caduta dopo un'ottima partenza.

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