Unruly Heroes – Recensione

Sviluppatore: Magic Design Studios Publisher: Magic Design Studios Piattaforma: PS4 Genere: Platform Giocatori: 1-4 (Online: 2-4) PEGI: 7 Prezzo: 19,99 € Italiano:

“Niente in questo mondo è difficile, ma il pensiero lo fa sembrare. Dove c’è la vera volontà, c’è sempre un modo”. (Wú Chéng’ēn)

Se siete appassionati di videogiochi, avrete probabilmente affrontato almeno una volta un platform 2D, uno dei generi più longevi e ricco di vere e proprie pietre miliari, da Sonic a Rayman, passando per Super Mario. Unruly Heroes tenta di entrare in questo olimpo, dunque non vi resta che leggere la nostra recensione per scoprire se ci è riuscito.

unruly heroes

Il lupo perde il pelo…

Abbiamo aperto la nostra analisi di Unruly Heroes con una citazione dell’autore Wú Chéng’ēn, scrittore cinese di molti romanzi tra cui Il viaggio in Occidente. La nostra scelta non è casuale, dato che l’opera di Magic Design Studios, studio nato da una costola di Ubisoft, ricalca a grandi linee la trama dell’opera, in cui il monaco buddhista Sanzang intraprende un viaggio mistico in compagnia di creature molto particolari: il re scimmia Sun Wukong, il maiale Zhū Wùnéng e il demone fluviale Sha Wujing, che decidono di proteggere il protagonista e aiutarlo a recuperare dei testi sacri.

Nonostante le citazioni siano sotto gli occhi di tutti, favorite anche dalla scelta dei personaggi che interpreteremo nell’avventura, Unruly Heroes mostra subito la volontà di amplificare gli aspetti comici del romanzo, proponendo caricature di eroi disegnati a mano che ricordano da vicino quelli strampalati che hanno reso famosa UbiArt, che affronteranno il viaggio circondati da spiriti distratti e potenti avversari, tutti realizzati con uno stile a metà tra il mistico e il fumettistico. Fin da subito le influenze del passato si fanno sentire, tanto che tutti coloro che hanno amato Rayman Origins prima e Legends poi si sentiranno decisamente a casa in questo platform 2D. A dispetto della serie della melanzana viola, però, Unruly Heroes vanta meccaniche di combattimento più profonde e tanti contenuti che lo rendono unico nel suo genere.

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Siamo una squadra fortissimi

Nonostante Unruly Heroes nasca come un classico platform 2D, i ragazzi di Magic Design Studios hanno scelto di prendere una deriva molto più action di altre opere in commercio, offrendo sì una serie di piattaforme da superare e di trappole mortali pronte a farci la pelle, ma anche momenti in cui sarà necessario menare con abilità le mani e stendere potenti avversari. I quattro eroi che potremo interpretare hanno, in questo senso, abilità molto diverse tra loro: ognuno dei protagonisti potrà infatti vantare caratteristiche uniche, come la possibilità di eseguire doppi salti, planare o spaccare enormi blocchi di pietra, e soprattutto uno stile di combattimento dedicato da assimilare per superare al meglio gli scontri.

Queste variazioni, accompagnate dalla possibilità di cambiare guerriero istantaneamente e in qualsiasi momento mediante la semplice pressione di un tasto, rendono l’approccio a Unruly Heroes più complicato di quanto si possa pensare. Dietro uno stile accattivante anche per i più piccoli, infatti, si cela un videogioco punitivo e spesso molto difficile, nonostante la curva di apprendimento sia mitigata dalla possibilità di selezionare per ogni livello la difficoltà più adatta alle proprie capacità. Non mancano sfide per i completisti, con l’opportunità di ottenere un giudizio alla fine di ogni schema migliorabile con la pratica e l’esperienza, e la presenza di monete e collezionabili nascosti nei livelli.

Botte cinesi

Uno degli aspetti più interessanti di Unruly Heroes è la capacità d’introdurre in ogni livello nuove meccaniche in grado di tenere alta l’attenzione ed evitare nel contempo che ci si fossilizzi sull’utilizzo di un ramo limitato di abilità. Proseguendo nei livelli, ventinove in tutto divisi in quattro mondi, si avrà accesso ad altari in grado di amplificare il potere dei nostri eroi oppure all’utilizzo di oggetti specifici come leve o bombe, tutte sempre pertinenti e inserite con il giusto criterio dai ragazzi di Magic Design Studios.

Ad accompagnare le sezioni puramente platform troveremo poi come detto i combattimenti. Oltre agli immancabili servitori da picchiare senza pietà, i videogiocatori dovranno affrontare anche avversari più temibili: mini-boss e boss pronti a farci la pelle al minimo errore, nonostante la possibilità di rigenerare gli eroi defunti e di continuare la battaglia potenzialmente all’infinito. Il parco mosse di ogni eroe farà affidamento su due tasti di attacco, uno per i colpi leggeri e l’altro per quelli pesanti, su una pratica schivata e sulla possibilità di scatenare una mossa speciale diversa per ogni guerriero riempendo un’apposita barra. Niente di eccessivamente innovativo o complicato, insomma, ma una scelta decisamente funzionale a quello che prima di tutto vuole essere un platform e solo in un secondo momento un brawler.

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Più siamo, meglio saltiamo

Nonostante la campagna di Unruly Heroes sia tranquillamente completabile in singolo, il gioco darà il meglio di sé affrontato in compagnia di uno o più amici. Fino a un massimo di quattro potranno infatti partecipare, interpretando ognuno uno specifico eroe e tentando di aiutare il monaco Sanzang nella sua missione. Nonostante la telecamera a volte possa causare grattacapi, si tratta senza dubbio di una possibilità intrigante che aumenterà il caos a schermo e soprattutto il divertimento, complice una realizzazione tecnica all’altezza.

In tutto questo marasma, infatti, la fluidità non presterà il fianco a critiche, così come la grafica accattivante e un comparto audio composto da tracce orientaleggianti azzeccate e molto coinvolgenti, che ricordano per certi versi quelle ascoltabili nel celebre Kung Fu Panda. Ciò che invece stona con l’ottimo comparto tecnico è la sensazione di scivolosità offerta dalle pedane, difetto a cui però ci si abitua in fretta e che non compromette eccessivamente l’esperienza né in singolo né in multiplayer. Proprio chi ama giocare con gli amici, magari sfidandoli, sarà felice di sapere che Unruly Heroes vanta anche una modalità versus, una sorta di simpatico brawler che non farà gridare al miracolo ma che potrà intrattenere gli appassionati del genere per qualche saltuaria partita, rappresentando di fatto un gradito extra.

Trofeisticamente parlando: una sfida leggendaria

Se speravate d’incappare in un viaggio facile, vi sbagliate di grosso. Nonostante lo stile scanzonato, Unruly Heroes vanta una lista trofei decisamente complicata. Per arrivare a uno scintillante Platino sarà necessario portare a termine ogni livello ottenendo il giudizio migliore, completare gli schemi in meno di cinque minuti e trovare tutti i collezionabili. Preparatevi quindi a parecchie ore d’imprecazioni e di sudore nei panni di questi quattro guerrieri.

VERDETTO

C'è qualcosa di magico in Unruly Heroes, proprio come nel nome del team responsabile del videogioco. I ragazzi di Magic Design Studios hanno infatti dato vita a una piccola perla, portando su PlayStation 4 un platform 2D divertente e impegnativo. Il viaggio del monaco Sanzang e dei suoi amici saprà sicuramente regalare emozioni a chi si sente orfano di opere come Rayman, senza contare che l'influenza degli ex-membri di UbiArt riesce a dar vita a un'ambientazione memorabile e a personaggi che rimarranno impressi a lungo. La possibilità di giocare in cooperativa con i propri amici e, perché no, di dargli quattro bastonate nella variante brawler rende Unruly Heroes un vero e proprio must per gli appassionati di platform bidimensionali, nonché un titolo consigliatissimo per chi volesse avvicinarsi al genere.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.