RiMS Racing – Recensione

Sviluppatore: RaceWard Studio Publisher: NACON Piattaforma: PS4 Genere: Corse Giocatori: 1-2 (Online: 1-10) PEGI: 3 Prezzo: 49,99 € Italiano:

Abbiamo seguito per oltre un anno lo sviluppo di RiMS Racing, il simulatore motociclistico di RaceWard Studio che si proponeva di partire da un nuovo assunto: mettere al centro del gioco l’aspetto ingegneristico del mezzo. NACON ha fornito un grande supporto tecnico, mediante anche il KT Engine, per la costruzione di un degno concorrente all’egemonia di Ride. Per la recensione di RiMS Racing abbiamo provato a lungo il gioco e ci siamo fatti un’idea ben precisa.

RiMS Racing Racensione

Come una brace coperta dalla cenere spenta

Il termine RiMS è un simpatico gioco di parole. In inglese significa cerchione ma è anche, in questo caso, l’acronimo di Rider Motorbike Simulator. Nessuna definizione è più adatta, in quanto abbiamo a che fare con un vero simulatore (quasi) senza compromessi. Nelle primissime fasi del gioco avremo modo di scendere in pista a Zolder, non dopo aver selezionato il livello della fisica, diviso tra basilare, intermedio e realistico. Durante il tutorial verremo introdotti alle meccaniche essenziali del gioco, tra cui il CSM o Controllo Stato Moto, una nuovissima modalità in cui poter analizzare in tempo reale il degrado di tutte le parti della moto, a partire dagli pneumatici per terminare agli olii delle sospensioni.

Strutturato in maniera classica, con la gara singola, la prova a tempo e il multiplayer competitivo, il vero fiore all’occhiello dell’esperienza è la carriera. Ci saranno ben settanta eventi da completare divisi in molte modalità. L’accademia, in cui dimostrare le proprie abilità alla guida, gli eventi sponsorizzati, in cui la vittoria assicurerà dei premi aggiuntivi. Ci saranno anche classiche gare per procedere lungo la carriera, eventi riposo e sfide testa a testa, come se fossero delle bossfight. La modalità multiplayer comprende tre funzioni: le sfide a tempo, in cui competere contro la comunità dei giocatori su piste predefinite con moto e meteo assegnati; il multiplayer competitivo online per sfidarsi a colpi di sportellate oltre allo split screen locale, modalità non più così comune di questi tempi. Correre contro gli amici non è mai stato così realistico.

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Datemi un punto e vi sbloccherò un’abilità

Nella carriera è possibile guadagnare punti abilità da investire nello sviluppo di ben tre alberi: area management, area ingegneristica e area ricerca. Sarà possibile sbloccare aumenti dell’inventario, una maggior remunerazione dei pezzi venduti o una diminuzione delle usure. Potremo anche velocizzare le procedure di montaggio e smontaggio della moto, ridurre i danni da caduta od ottenere informazioni sugli assetti degli avversari. Saranno disponibili sfide aggiuntive in ogni area da portare a compimento per ottenerne crediti aggiuntivi.

Creato da appassionati, per appassionati

RiMS Racing non possiede decine o centinaia di moto differenti, non possiede una lista infinita di piste e nemmeno troppe modalità tra cui perdersi. L’obbiettivo del gioco è simulare quanto più possibile la realtà e portarla nel salotto di ogni giocatore. Per realizzarlo, il team ha lavorato a strettissimo contatto con le case produttrici (Aprilia, BMW, Ducati, Honda, Kawasaki, MV Agusta, Suzuki, Yamaha) delle otto moto del gioco e con i produttori di componenti aftermarket come Akrapovic.

Questo lavoro ha portato a un livello di precisione e dettaglio a dir poco sconvolgente. Avete mai sognato di passare la notte in garage a smontare il vostro mezzo vite per vite? In RiMS potete farlo. Avete mai desiderato guardare da vicino i dettagli di ogni componente? In RiMS potrete. Avete mai voluto montare esclusivamente pezzi aftermarket? In RiMS farete anche questo.
L’impressionante lista di modifiche applicabili a ogni singolo veicolo vale già di per sé il prezzo del biglietto. E non è tutto.

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Monta la moto, smonta la moto

In nessun videogioco si era mai potuto andare a lavorare sulle componenti come è possibile fare in RiMS. Il titolo è costruito attorno al principio che ogni persona veramente appassionata è dedita alla manutenzione della propria moto. Che lo facciamo per il solo gusto di farlo o che sia necessario mettere una pezza a una brutta caduta, una delle esperienze attraverso cui dovremo passare è l’officina. Qui potremo fare davvero di tutto, dalle attività banali come il cambio pastiglie fino alla revisione completa della forcella.

Ogni oggetto dovrà essere smontato manualmente mediante una sequenza di movimenti che dovranno essere eseguiti al contrario per rimontare. Questo aggiunge una enorme profondità al gioco, permettendo di vedere nel dettaglio ogni singola parte della moto, fino alle più piccole viti. La manutenzione del mezzo, inoltre, sarà fondamentale ai fini dei risultati in gara, altrimenti la guidabilità verrà pesantemente compromessa. È altrettanto vero che questo è molto bello all’inizio mentre dopo un po’ può diventare pesante e apparire come una perdita di tempo. Ma RaceWard ha pensato anche a questo, permettendo di saltare a piè pari ogni passaggio mediante lo sblocco della relativa abilità.

RiMS Racing Racensione

Prima dentro, gas a martello! No aspè…

RiMS Racing non fa sconti a nessuno e se utilizzato in modalità realistica senza aiuti di guida farà passare dei brutti quarti d’ora a chiunque. Il livello di difficoltà predefinito è quello votato alla massima fedeltà, permettendo di sentire e controllare ogni minimo movimento della moto. Se avete mai guidato ad alte velocità sapete bene quanto difficile sia scendere in piega. Sapete anche quanto sconsigliato sia frenare mentre la moto è anche solo leggermente inclinata, così come uscire da una curva e spalancare il gas senza vergogna. Ecco, RiMS vi punirà se abuserete anche di poco della fisica.

Le cadute saranno le vostre migliori amiche e potreste spazientirvi in fretta. Per questo esistono controllo di trazione, freno motore e anti impennata, oltre a livelli di simulazione più miti e la possibilità di adattare i comandi alle nostre abilità. Sta di fatto che tutto il gioco ruota attorno alla trasposizione più fedele possibile della dinamica della moto, sia in condizioni ottimali in cui andare a cercare il limite, la perfezione di guida, il centimetro in più da sfruttare della pista. Se cadremo o usureremo dei componenti potremo sentire modificarsi il comportamento della moto in un modo mai potuto provare prima d’ora. Questa caratteristica porta RiMS Racing su tutto un altro livello rispetto ai concorrenti.

Giusto una manciata di piste

Non aspettatevi di avere l’imbarazzo della scelta, non ci saranno liste infinite di circuiti. Questi sono pochi, forse troppo pochi, ma possono andare abbastanza bene considerando che RaceWard è uno studio di piccole dimensioni e che questo è il loro primo titolo. Certo, a chi non sarebbe piaciuto il Nürburgring Nordschleife? O Assen? Nonostante tutto, abbiamo ben tre strade di montagna, una in Italia, una in Spagna e una negli Stati Uniti. È presente un nastro d’asfalto nel deserto australiano e alcuni autodromi tra cui Paul Ricard, Laguna Seca, Fuji Speedway. Avremmo desiderato almeno qualche circuito italiano come Monza o Cremona, ma può andare bene così.

Un colpo d’occhio che fa la sua figura

Abbiamo testato la versione PlayStation 4 di RiMS Racing, su una console PlayStation 5. Graficamente il gioco è bello anche se l’impressione generale è che manchi quella “croccantezza” di dettaglio che lascia a bocca aperta. Sono presenti animazioni ai box sia prima degli eventi che durante i pit-stop, anche questi da effettuare mediante una serie di combinazioni di tasti, ben curate e calate nel contesto. Le moto risultano ben dettagliate fin nei minimi dettagli, realizzati con cura maniacale. Le visuali in prima persona sono particolarmente impressionanti anche per l’estrema sensazione di velocità che viene trasmessa.

Il gioco non è però esente da difetti, come ad esempio quello gravissimo del pilota che sembra fluttuare sulla sella della moto, senza sedervisi mai. Le cadute sono verosimili ma l’effetto ragdoll del corpo sembra essere uscito da Grand Theft Auto IV. Sarebbe stata più corretta un’animazione con il tentativo di raccoglimento del pilota, come durante le cadute della MotoGP e delle massime serie mondiali. Tra gli altri comportamenti inconsueti ci è capitato di vedere la moto entrare in uno stoppie incontrollabile in staccata sul filo dei duecentottanta chilometri orari, oppure sentire lo stridio degli pneumatici quando le condizioni di aderenza diventano critiche.

Musica per le mie orecchie!

Il lavoro effettuato nel comparto audio è qualcosa di assolutamente meraviglioso. Come avevamo scritto in precedenza, RaceWard è scesa in pista riempiendo di microfoni ognuna delle moto del gioco e registrando i suoni reali udibili alla guida. Quello che ne risulta è semplicemente la perfezione per ogni motociclista. Le moto sono perfettamente distinguibili tra loro anche a occhi chiusi e il suono del V4 Aprilia è profondamente diverso al rauco suono del quattro in linea Kawasaki. Nel garage è possibile accendere le moto e sgasare da fermo, la riproduzione del suono è da pelle d’oca, estremamente realistica. La colonna sonora, realizzata con The Bloody Beetroots è un mix di adrenalina e ritmo che calza a pennello con lo stile del gioco. Si tratta di una collaborazione esclusiva che ha portato a una simbiosi davvero ben realizzata che aggiunge un sacco di carattere al gioco.

Trofeisticamente parlando: lunga la strada per chi cerca la vittoria

RiMS Racing possiede due liste trofei separate per le versioni PlayStation 4 e PlayStation 5 del gioco. La lista è composta da quarantadue trofei, divisi in ventotto di bronzo, nove d’argento, quattro d’oro oltre a uno scintillante platino. Conquistare quest’ultimo sarà una maratona non da tutti, soprattutto per la necessità di raggiungere il livello 50 online correndo nelle sfide a tempo classificate. Anche completare la carriera non sarà affar breve, ma è tutto giocabile alla minima difficoltà, senza andare troppo a preoccuparsi di quanto bravi si è.

VERDETTO

RiMS Racing è una pietra miliare in campo simulativo motociclistico. Il lavoro svolto da RaceWard Studio è assolutamente mirabile e la quantità di piste e moto è assolutamente giustificabile dalla dimensione del team. Si tratta di un eccellente simulatore, non esente da piccoli difetti, che è una base di partenza più che ottima per un successore di grande spessore. RiMS Racing è un gioco nato in pista, per la pista. Se siete degli smanettoni è un titolo che non potete farvi scappare per nessun motivo al mondo.

Guida ai Voti

Andrea Pasqualin
Classe '90, nato e cresciuto tra benzina e gasolio, è il classico "petrolhead". Si è umilmente autoproclamato "Re dell'Universo Racing presso PlayStationBit". Platinatore incallito, attualmente è il redattore della rubrica "Racconti di Caccia", si dedica inoltre a ricerche su Platini facili e/o ultra rari, per bullarsi con gli amici. Appassionato di tutto quello che corre e vola, sta vivendo il suo sogno scrivendo di videogiochi e pensandoci dalla mattina alla sera. Nei momenti liberi guida la sua moto supersportiva e si diverte a spaventare le vecchiette ai semafori.