Abbiamo realizzato per voi la recensione Speedrun di Stickman’s Arena. Il titolo di AFIL Games, pubblicato da eastasiasoft, appare fin da subito figlio di quella corrente di giochi che da smartphone e tablet sbarca anche su console. Scoprite con noi se questo roguelike con visuale top down merita il prezzo del biglietto.
Uomo stecco contro wrestler
Per chi non avesse familiarità con il termine, lo stickman è il classico omino stecco, disegnato facendo un tondo per la testa e cinque linee per corpo, braccia e gambe. Questo soggetto è anche il protagonista (ovviamente) di Stickman’s Arena, titolo in cui dovremo molto banalmente sopravvivere a ondate di nemici.
Non vi parliamo della trama perché non è presente: avviando il gioco potremo solo entrare in partita o settare le opzioni, che di fatto sono solo per il volume di musica ed effetti. Non aspettatevi nemmeno uno straccio di tutorial, tutto sarà lasciato all’intuizione dei giocatori. Non che servano chissà quali spiegazioni per capire che il nostro eroe userà un’arma in maniera automatica sui nemici vicini e dovrà scappare evitando che la sua salute arrivi a zero.
Il gioco è strutturato a ondate di difficoltà crescente, in cui affrontare una serie di nemici e potenziarci con nuove armi oppure poteri speciali. Una volta che, inevitabilmente, verremo eliminati, potremo solo ricominciare da zero scegliendo uno degli eroi disponibili. Questi, di fatto, differiscono solo per alcune caratteristiche basilari e per l’arma iniziale.
Il gameplay di Stickman’s Arena
Ma quindi, Stickman’s Arena riesce a fare qualcosa per intrattenere il giocatore? Vi diciamo fin da subito che la risposta è no, perché di fatto a parte muoverci a caso schivando le sagome dei nemici non faremo nulla. Scordatevi di premere tasti per fare cose, usare mosse speciali o trovare strani oggetti. Tutto si riduce a una passeggiata di salute in attesa della morte.
L’unica variabile è la possibilità, dopo ogni ondata, di accedere al negozio e spendere le monete guadagnate uccidendo i nemici. Si potranno come detto acquistare potenziamenti che si traducono in equipaggiamenti per migliorare le statistiche oppure armi aggiuntive che ci orbiteranno attorno per far fuori più agilmente le truppe nemiche che appariranno sul ring, sempre più numerose e forti.
Il design dei nemici, così come quello generale, è abbastanza nonsense: si passa da wrestler a agenti segreti per arrivare alle streghe che volano sulle loro scope. Non chiedeteci perché dovrebbero salire su un ring, non sappiamo rispondervi. Simpatica invece la colonna sonora, anche se i pochi brani diventeranno spesso ripetitivi. Potenzialmente infinita invece la longevità, anche se probabilmente abbandonerete l’arena dopo meno di mezz’ora.
Il Platino di Stickman’s Arena
Se siete dei cacciatori senza scrupoli, sarete felici di sapere che la lista trofei di Stickman’s Arena non nasconde insidie. Il Platino è sbloccabile in maniera molto lineare: basterà infatti sopravvivere fino all’ondata 20 per sbloccare così tutte le coppe. Un Platino semplice e rapido, perfetto da aggiungere in bacheca nei ritagli di tempo.