RAGE – Recensione

Sviluppatore: id Software Publisher: Bethesda Softworks Piattaforma: PS3 Genere: FPS Giocatori: 1-2 (Online: 2-4) PEGI: 18 Prezzo: 69,99 € Italiano:

id Software è ormai sinonimo di FPS, paradigma dello sparatutto in prima persona nelle tre dimensioni. Correva l’anno 1992, infatti, quando Carmack e Romero diedero alla luce Wolfenstein 3D, e oggi il genere si potrebbe considerare il protagonista indiscusso della grande industria. Analizziamo l’ultima fatica della software house texana per capire fino a che punto RAGE intenda mantenere un’identità classica in un panorama di genere sempre più votato alla sperimentazione. Come dice il proverbio? “Meglio tardi che mai!”.

Impatto

Nell’anno 2029 il meteorite Apophis impatta contro la Terra generando una catastrofe di proporzioni epocali, creando il corrispettivo di un inverno nucleare globale. La sopravvivenza del genere umano, irrimediabilmente messa in ginocchio, trova un disperato appiglio nel Progetto Arca, consistente nel sotterramento di unità criogeniche contenenti volontari selezionati.

Il giocatore vestirà i panni dell’ultimo sopravvissuto del progetto, miseramente fallito, svegliatosi a 106 anni di distanza dall’impatto. Scopriremo, emergendo in superficie, che l’uomo avrà tentato di ricostruire un mondo sociale e organizzato, sebbene agli stadi primitivi. Sarà nostro compito relazionarci con questa nuova civiltà, interagendo con il mondo esterno e cercando di comprenderne il destino.

Nonostante la discreta complessità dell’incipit e le evocative sequenze iniziali, non bisogna cadere in errore: RAGE, come da tradizione ID, non si perde in cavilli narrativi e gli eventi dell’intreccio non faranno altro che da sfondo e pretesto alle azioni ludiche.
Del resto lo diceva pure Carmack: “La storia in un videogioco è come la storia in un porno. Dovrebbe esserci, ma non importa a nessuno”.

I veicoli avranno un ruolo fondamentale nel corso dell’avventura

Emersione

Il primo approccio ludico è senz’altro sorprendente: non è certo da tradizione ID porre il giocatore in un mondo di gioco vasto e arioso. Tuttavia non bisogna cadere nuovamente in errore: sebbene i primi passi possano suggerire una dinamica di gioco open-world, con tanto di mezzi di locomozione a nostra disposizione, basteranno pochi minuti per accorgersi della natura lineare delle missioni.

Le lande e gli agglomerati urbani fungeranno infatti da hub per un sistema di quest piuttosto rigido, ove il giocatore sarà chiamato a ricevere incarichi da risolvere in livelli (veri e propri dungeon) caratterizzati da un design decisamente angusto e guidato, proprio come da tradizione ID. Gli scontri a fuoco ricorderanno pertanto un incedere classico, impreziosito dalle convincenti ruotine comportamentali dei nemici (capaci di soprendere il giocatore soprattutto con le coperture) e da un arsenale ampio e variegato corredato da un sistema di crafting forse poco approfondito.

Un elemento di gameplay assolutamente nuovo consiste invece nella componente racing: i mezzi di locomozione citati a inizio paragrafo non si limiteranno a fare da mero catalizzatore per gli spostamenti; ricopriranno infatti un ruolo preminente in alcune tipologie di missioni quali gare clandestine e scontri fra bande rivali. Peccato che il sistema di guida non sia esente da qualche incertezza, come il tipico effetto “pendolo”; tuttavia l’esperienza rimane pienamente fruibile.

Presa confidenza con la struttura di gioco, RAGE propone un comparto ludico robusto e onesto nel corso delle approssimative dieci ore di gioco. Si poteva sperare meglio per una maggior varietà di situazioni e missioni, sofferenti di una evidente iterazione; gli stessi boss fight tenderanno a focalizzarsi su pattern derivativi e alla lunga prevedibili, ma l’ottimo gunplay e la solidità generale ci ricorderanno di avere tra le mani uno sparatutto id Software, capace di restituire un feeling decisamente invidiabile.

Rabbia in compagnia

A dispetto della tendenza generale, RAGE non scende in campo per competere con gli sparatutto online competitivi. Gli sviluppatori hanno deciso di concentrarsi sul comparto cooperativo, proponendo una modalità a due giocatori: saranno messi a disposizione livelli inediti, sebbene affini a quelli della campagna e addirittura legati ad essi narrativamente.
L’idea funziona pienamente, al punto da far rimpiangere la mancata implementazione della modalità nella storia principale.

Sul versante competitivo viene invece proposta la componente corsistica, munita di upgrade e nuovi livelli. Come analizzato in precedenza il modello di guida è imperfetto ma godibile; tuttavia rimangono dei dubbi sulla longevità di questa modalità che, per quanto apprezzabile, difficilmente potrà catturare l’attenzione dei giocatori per tempi degni di considerazione.

Bagaglio tecnico

Sotto il profilo tecnico RAGE colpisce e stupisce. L’id Tech 5 si rivela straordinario, capace di donare un impatto visivo soprendente – soprattutto negli ambienti esterni – e al tempo stesso mantenere un frame-rate fisso sui sessanta fotogrammi al secondo, esente dal tearing e solidissimo anche nelle situazioni più concitate.

Note di merito a tecniche come il “virtual texturing” in grado di caricare in qualsiasi momento le texture in streaming, senza alcun rallentamento, o ad effetti come l’ High Dymanic Range e il Depth of Field. Ottima la modellazione poligonale. L’unico dazio da pagare è l’occasionale ritardo del caricamento delle texture; piccolo inconveniente facilmente dimenticabile.

VERDETTO

RAGE è un'offerta ludica massiccia e tecnicamente ineccepibile. Solidissimo nel gunplay, essenziale nella formula shooter ma al tempo stesso arricchito da una moltitudine di contenuti. Moderno in superficie e classico nell'impalcatura. Un ritorno graditissimo per i fan ID tra innovazione e tradizione.

Guida ai Voti

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