Sacred 3 – Recensione

Sviluppatore: Keen Games Publisher: Deep Silver Piattaforma: PS3 Genere: Action RPG Giocatori: 1-4 PEGI: 16 Prezzo: 14,99 € Italiano:

Quando nacque il primo Diablo, il successo fu immediato. Successo, però, nel mondo odierno, vuol dire anche emulazione e, per questo, furono tantissime le software house che tentarono di replicare il gameplay del titolo Made in Blizzard, come così furono altrettanti a fallire miseramente nell’impresa. In quest’ampia cerchia non rientra la saga di Sacred che, appena uscito, seppe inserire nel proprio gameplay qualcosa di diverso rispetto a Diablo in modo da distinguersi dallo stesso. Con Sacred 3, Deep Silver ha provato a replicare il discreto successo ottenuto tra critica e pubblico dagli scorsi capitoli, cercando allo stesso tempo di innovare la formula. Sarà riuscita nell’impresa di non snaturare il gameplay che ha caratterizzato la saga fino ad ora?

sacred-3-000Che fantasia…

La storia narrata in Sacred 3 è di quanto più banale possibile: il cattivone di turno, l’imperatore Zane Ashen, vuole conquistare il mondo di Ancaria e per farlo deve recuperare il leggendario Cuore di Ancaria, nascosto anni prima da un Serafino (una delle razze storiche della saga), che gli fornirebbe un enorme potere. Un manipolo di eroi tenterà, invece, di impedirglielo e, indovinate un po’, a voi toccherà scegliere proprio uno di questi eroi per combattere il malvagio imperatore. Gli eroi disponibili sono quattro (più uno tramite DLC) e vanno dai classici guerriero o arciere fino alla meno convenzionale Serafina.

A riparare alla scontatezza della trama, almeno, vi è una certa dose di umorismo, in alcune occasioni divertente, in molte altre davvero fuori luogo soprattutto per quanto riguarda alcuni doppi sensi molto forzati all’interno dei dialoghi che, però, quanto meno denotano la maturità degli sviluppatori nel non essersi presi troppo sul serio per quanto riguarda questo aspetto del titolo. Il che, ripetiamo, considerata la mediocrità assoluta delle vicende narrate non è un male e ne evidenzia la consapevolezza degli sviluppatori stessi su quanto appena detto.

Malakhim sacred 3

Perché non chiamarlo Actioned 3?

Sacred, da sempre, mescola elementi da GdR puro come sviluppo del personaggio e delle armi con tocchi action abbastanza marcati. Con il cambio di sviluppatori, però, anche l’anima della saga è mutata radicalmente. Essi, infatti, sembrano essersi concentrati solo sul lato action del gioco, riducendo all’osso gli elementi GdR. Ciò si nota principalmente da due caratteristiche: la prima è l’auto-aim che si nota quando, ad esempio con l’arciere, si scocca una freccia ed essa devia clamorosamente da sola verso il nemico più vicino; la seconda è, invece, il loot limitato ai soli boss. Non sarà più possibile, infatti, droppare dai normali nemici nuove armature o armi per migliorare il proprio personaggio. Queste ultime saranno disponibili solo sconfiggendo i boss di fine livello e saranno, dunque, in numero abbastanza limitato. Badate bene, però: gli elementi da GdR non sono totalmente assenti, anzi. Il proprio personaggio sarà migliorabile acquistando potenziamenti per le abilità e le armi. Tramite appositi alberi d’abilità si potranno acquistare anche determinate migliorie che andranno a escluderne altri, forgiando man mano il nostro personaggio. In sintesi, dunque, i tocchi da GdR ci sono ma, purtroppo, sono molto limitati.

Ogni eroe avrà a propria disposizione un attacco leggero, uno pesante (utile per rompere gli scudi nemici) e due abilità speciali. Infine, un tasto sarà assegnato alla parata o alla schivata, a totale discrezione del giocatore. I nemici, in ogni caso, sono piuttosto vari come modelli anche se i loro pattern di attacco si assomigliano un po’ tutti, e lo stesso dicasi per i boss.

Sacred 3

Gira la ruota, la laaa!

La curva di difficoltà sale in modo graduale, accompagnando di pari passo con l’evoluzione del proprio personaggio anche se in generale il titolo risulta abbastanza semplice in quanto, praticamente dopo ogni scontro, si incontrano scrigni che rilasciano delle sfere che ricaricano vita e abilità speciali nonostante ci sia anche una buona quantità di oggetti che il nostro eroe può trasportare e che hanno gli stessi effetti. Il rischio di affrontare un gruppo di nemici o addirittura un boss con poca vita, dunque, è letteralmente nullo.

Se, come detto, il gioco ha un impatto iniziale molto positivo sul giocatore, la magia termina dopo alcune ore a causa dell’eccessiva ripetitività delle azioni richieste. Durante tutto il gioco in ogni missione, infatti, si dovrà respingere orde di nemici, schivare alcuni oggetti cadenti dall’alto e girare assurde ruote che si trovano in ogni livello (siano esse adibite ad aprire un cancello o a liberare prigionieri) e che scatenano altre ondate di nemici. E non stiamo scherzando. Davvero le azioni da compiere sono solo e soltanto queste!

Sacred 3, però, ha una freccia al suo arco che gli fa guadagnare molti punti: la modalità cooperativa online e in locale per quattro persone. L’ingresso in una partita online di un giocatore è praticamente immediato e il gioco risulta molto fluido anche grazie a un sistema di drop-in e drop-out molto intuitivo. Per quanto riguarda il gioco in locale, nota di merito va al fatto che gli sviluppatori hanno ben pensato di livellare automaticamente i giocatori diversi dal personaggio principale fino al livello consigliato per quella missione in modo tale da evitare una disparità eccessiva sia tra il giocatore principale e gli ospiti che tra i nemici presenti nel livello che si vuole intraprendere. Inutile dire che giocando con gli amici il titolo risulta molto più godibile e divertente.

sacred 3 gameplay

La solita Ancaria, ancora più bella!

Dal punto di vista tecnico, Sacred 3 risulta un titolo assolutamente godibile. Esso presenta ambientazioni molto varie dandovi la possibilità di esplorare Ancaria in lungo e in largo attraverso antichi castelli, misteriose grotte, lussureggianti pianure, cittadine distrutte e perfino delle spiagge. Alcuni di questi posti saranno già noti ai fan della saga che avranno la possibilità di vedere come questo fantastico mondo si sia evoluto e sia cambiato sotto l’impero di Lord Zane. Ogni location risulta molto bella da vedere e curata nel dettaglio dando vita a un titolo pulito che non soffre di alcun rallentamento. I colori, molto accesi, risultano anch’essi azzeccati.

Infine, non c’è molto da dire sul sonoro che risulta senza infamia e senza lode. Accompagna degnamente l’avventura ma non sarà di certo né la prossima hit dell’estate (battuta alla Sacred 3, per riprendere il discorso sull’umorismo nel primo paragrafo) né resterà impressa nella mente dei giocatori.

VERDETTO

Sacred 3 ha ben poco a che vedere con i precedenti capitoli della saga e la sua svolta action non piacerà a molti fan di vecchia data. Nulla da eccepire sul comparto tecnico. In conclusione, il titolo, preso singolarmente, risulta comunque un gioco discreto e, se saprete sorvolare su alcuni difetti strutturali e sulla trama a dir poco banale, Sacred 3 potrebbe anche essere, a sorpresa, un titolo divertente, buono per passare un po' di ore di totale spensieratezza, magari in compagnia di qualche amico per non farsi prendere dalla noia che potrebbe sopraggiungere all'ennesima ruota da girare o ondata di nemici da sterminare.

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