Alchemist Simulator – Recensione Speedrun

Sviluppatore: Art Games Studio Publisher: Art Games Studio Piattaforma: PS4 Genere: Simulazione Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 23,99€ Italiano:

Per chissà quale oscuro motivo, quasi tutti noi abbiamo ben in mente così sia l’alchimia. Nell’immaginario collettivo un alchimista è una persona che, dopo essere andato a caccia di creature mistiche, miscela sostanze e crea pozioni e intrugli strani. Per chi conosce il mondo dei manga magari penserà agli alchimisti come i personaggi di Edward e Alphonse Elric, ma questa è un’altra storia. Alchemist Simulator di Art Games Studio è vicino al pensiero di cosa sia, o faccia, un alchimista, ma è un bel po’ lontano dal concetto di “simulator”. Mettetevi comodi, dunque, e lanciatevi insieme a noi in questa nuova recensione tra pozioni e… Nient’altro.

Alchimista provetto

Alchemist Simulator ci farà indossare i panni di un giovanissimo alchimista fresco di accademia, che a causa della partenza del nonno, si ritroverà a gestire la bottega di famiglia. Dopo essere apparsi letteralmente davanti alla buca delle lettere che ci avvierà al tutorial, termina l’introduzione del gioco. Di tanto in tanto riceveremo delle lettere dal parente impegnato in giro per il mondo a fare cose che funzioneranno da missioni principali e che ci faranno progredire nella trama. Quest’ultima però è pressoché inesistente.

A farci compagnia durante questo tortuoso viaggio ci sarà l’assistente del nonno alchimista: un topo gigante. Questo ratto antropomorfo sarà colui che ci accompagnerà nel tutorial di gioco, che dovrebbe essere una fase essenziale ma che in realtà servirà solamente a mettere confusione al giocatore. Mortaio, banco di lavoro, essiccatore, upgrade dell’equipaggiamento, sarà tutto spiegato così male che vi verrà voglia di lanciare i vostri attrezzi virtuali dalla finestra.

Simulatore di pressapochismo

Proprio come già detto all’inizio, la scelta di definirlo “simulator” ci pare un tantino esagerata. È indubbiamente un simulatore di alchimista, ma della parte forse meno interessante di questa figura. Ciò che ci limiteremo a fare sarà gettare gli ingredienti in un calderone dopo averli trattati in qualche modo con il banco di lavoro. La cassetta delle lettere sarà il posto da cui accetteremo le missioni tramite missive. Di volta in volta sarà anche il nonno del protagonista ad inviarci qualche comunicazione che funzionerà come da missione principale.

Una volta accettata la richiesta di creazione della pozione, ci toccherà fare acquisti dal gigantesco topo in biblioteca, che funzionerà proprio come Amazon. Ordinati i prodotti ci verranno recapitati in un baule, con cui interagendo verranno spostati negli scaffali. Ma la vera domanda è: per chi, o cosa, stiamo creando queste pozioni? Mistero che non risolveremo mai. Con gli ingredienti alla mano non ci resterà altro che lavorarli e creare il prodotto desiderato.

Con una durata della giornata quantificabile in circa dieci minuti reali, riusciremo a creare al massimo tre pozioni e magari fare qualche miglioria alla bottega. A quel punto collasseremo al suolo svegliandoci il giorno dopo, pronti a ricominciare con la stessa, monotona routine. Alchemist Simulator finisce qui, non c’è nient’altro da fare o da scoprire. Ad aggiungere maggiore difficoltà al gioco ci sarà la questione legata ai comandi su console: scomodissimi e poco pratici. È palese che il gioco nasce e muore su PC. Su PlayStation 4 sarà atroce riuscire a puntare il minuscolo cursore sugli oggetti, selezionare questi ultimi dai menù o semplicemente scorrere l’almanacco dell’alchimista. Non è ancora chiaro perché decidere di “simulare” solo questa piccola porzione di vita di un alchimista anziché puntare sul senso dell’avventura e di scoperta che sarebbe potuto essere un titolo con un’esperienza completa.

Trofeisticamente parlando: una pozione per il Platino

Eccoci nella sezione più amata dai nostri lettori. Conquistare la coppa di Platino in Alchemist Simulator non sarà assolutamente complicato, vi basterà solamente resistere alla noia di compiere un’unica azione per tutto il gioco. Prima di lanciarvi, però, nella conquista degli altri trofei vi consigliamo vivamente di creare una pozione a caso senza conoscerne la ricetta, per l’unico trofeo nascosto del gioco. Complessivamente ci vorranno circa un paio d’ore per platinare questo titolo. I trofei saranno basati sul terminare l’inesistente quest principale, accumulare una somma di denaro e potenziare tutti gli attrezzi del mestiere. Ding! Nuova coppa di Platino da sfoggiare in bacheca. Ulteriori dettagli nel nostro elenco trofei.

VERDETTO

Alchemist Simulator ci metterà nei panni di un giovane alchimista. Il gioco "simulerà" solo una parte della vita da alchimista, ovvero quella dedicata alla creazione di pozioni. Dopo i dieci minuti di divertimento iniziali partirà la noia, poiché sarete costretti a ripetere sempre le stesse azioni fino alla fine dell'ipotetica main quest. Se siete cacciatori di trofei probabilmente riuscirete anche a portare il tutto a termine, ma se siete giocatori occasionali preparatevi a fuggire da questo titolo.

Guida ai Voti

Raffaele Verde
Anche se i videogiochi sono la sua passione, fin dalla tenera età, continua, ancora oggi a cercare di capirci qualcosa, ovviamente senza riuscirci.