Moss: Book II – Recensione

Sviluppatore: Polyarc Publisher: Polyarc Piattaforma: PS4 Genere: Avventura Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 39,99 € Italiano:

Moss: Book II porta sulle spalle un’eredità pesante. Il suo predecessore è, a detta di pubblico e addetti ai lavori, uno dei migliori titoli mai visti su PlayStation VR. Chi l’ha provato ne è rimasto stregato, per le atmosfere fiabesche e per il suo modo di coinvolgere il giocatore. Che abbiate giocato o meno il primo episodio, vale la pena recuperare questo secondo capitolo? Scopriamolo insieme!

C’era una volta…

Il gioco inizia esattamente dov’era finito il primo Moss. Le gesta della topolina Quill sono state eroiche, ma il regno è ancora in pericolo. Per questo il viaggio continua e ci porta alla ricerca di altri cristalli magici, nascosti nei luoghi più remoti. Proprio come in passato, anche il giocatore è parte integrante della storia, interpretando il ruolo del Lettore. Quill potrà infatti vederci e noi, attraverso i sensori di movimento del DualShock 4, potremo aiutarla a superare ostacoli e nemici. La storia ha tutte le caratteristiche di una fiaba, raccontata attraverso una voce narrante che rivela al giocatore dialoghi e pensieri dei protagonisti.

Nonostante la trama sia legata agli stilemi classici del genere, il racconto è coinvolgente e interessante, per grandi e piccini. Il modo di integrarla alla realtà virtuale poi, la rende magica: le cutscene di gioco, ad esempio, consistono nello sfogliare le pagine del libro accompagnati dalla voce narrante. Se il primo capitolo vi aveva convinto sotto questo profilo, in Moss: Book II ritroverete le stesse ottime sensazioni. Stavolta però, visto che le presentazioni di personaggi e ambientazione sono state già fatte, c’è molto più spazio per tanti nuovi eventi e storie tutte da scoprire.

Magia in miniatura

In modo analogo alla trama, il gameplay di Moss: Book II non inventa nulla di nuovo. Parliamo infatti di un platform, dalla difficoltà contenuta (ma forse leggermente ritoccata verso l’alto rispetto al primo episodio), con fasi di combattimento e puzzle ambientali. Anche in questo caso però, semplicità corrisponde a qualità. Ogni sezione di gioco è infatti solida e divertente, sempre capace di introdurre qualche piccola novità. Rispetto al primo Moss, l’avventura non è suddivisa in capitoli rigiocabili ma composta da una sorta di mondo aperto. Tutti i livelli sono infatti visitabili in qualsiasi momento, con aree accessibili solo per mezzo di determinati poteri da sbloccare nell’avventura. L’introduzione di questo leggero backtracking, indispensabile soprattutto se siete a caccia del Platino, è ancor più piacevole grazie alla cura riposta nella realizzazione di ogni scenario.

Moss: Book II è quindi esplorazione, grazie ai tanti piccoli segreti nascosti in ogni livello, ma anche tanta azione. Oltre alle fasi platform e di risoluzione degli enigmi ambientali, grazie all’interazione con i sensori di movimento di DualShock 4, saranno molte le occasioni in cui sfoderare la spada. Potremo colpire i nemici con forza bruta e, andando avanti, sfruttare anche diverse abilità particolari. In queste sezioni muoveremo Quill con i tasti classici del controller e potremo intervenire anche attraverso i sensori di movimento: bloccare i nemici o scagliarli uno contro l’altro, sono solo alcune delle possibilità a nostra disposizione. In definitiva, il gameplay di Moss: Book II è promosso a pieni voti: perfetto per una piacevole esperienza in realtà virtuale, più dinamico e complesso rispetto a quello del suo predecessore. L’unico piccolo neo è legato, più che al gioco, all’imprecisione del DualShock 4, soprattutto in sezioni in cui c’è bisogno di essere più accurati.

Piccolo mondo… grandi emozioni

Quello che colpisce di Moss: Book II è senza dubbio l’aspetto tecnico. Il titolo Polyarc è, a nostro avviso, uno dei pochi giochi su realtà virtuale capace di offrire un’esperienza ludica completa, che non si fermi a poco più di una tech demo. Narrazione e gameplay sono ben progettati, e non appena abbozzati come molti altri titoli VR, ma la produzione è capace anche di offrire qualcosa di unico a livello grafico. Seguiremo la piccola Quill nell’esplorazione di ambientazioni fantasy in miniatura, curate nel minimo dettaglio, e splendidamente valorizzate dal PlayStation VR: castelli, foreste, caverne, terre gelate e tanto altro.

Vi sembrerà spesso di essere lì, e il fatto che Quill ci veda e interagisca con noi, rende il tutto ancor più immersivo e coinvolgente. Anche modelli e animazioni sono molto credibili, stupendi da ammirare dagli occhi del Lettore. A livello sonoro la produzione è di altissimo livello: dalle musiche, ai rumori ambientali, fino all’ottimo doppiaggio. Segnaliamo la presenza della localizzazione in italiano, ma solo per i sottotitoli.

Trofeisticamente parlando… piccoli esploratori

L’elenco trofei di Moss: Book II è composto da quarantasei trofei, Platino compreso. Gli obiettivi sono tutti molto variegati: da quelli legati alla trama, passando per i collezionabili e finendo con azioni mirate e specifiche. La raccolta delle pergamente è stata anche semplificata rispetto al passato, visto che ora sono ben visibili e illuminate. In sostanza, un massimo trofeo semplice, divertente e ottenibile in poche ore.

VERDETTO

Moss: Book II è quanto di meglio possiate trovare su PlayStation VR. L'esperienza è solida, migliorata sotto ogni punto di vista rispetto al primo capitolo: stupefacente per la grafica, divertente per il gameplay e accattivante per la trama. Un gioco "vero", rispetto alle tante tech demo da poche ore che si trovano in realtà virtuale. Se avete un visore, il titolo di Polyarc è un acquisto obbligato.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.