Supermarket Shriek – Recensione

Sviluppatore: Billy Goat Entertainment Publisher: PQube Piattaforma: PS4 Genere: Corse Giocatori: 1-4 PEGI: 3 Prezzo: 19,99 € Italiano:

Negli ultimi anni i videogiocatori stanno riscoprendo i famosi titoli “da divano”, da giocare in compagnia di amici, parenti e chi più ne ha più ne metta. Supermarket Shriek rientra in pieno in questa categoria di prodotti, aggiungendo però un pizzico di follia. Abbiamo realizzato per voi la recensione questo curioso titolo da supermercato.

Sopra il carrello la capra urla

La trama alla base di Supermarket Shriek è spessa come un foglio di carta velina, ma riesce comunque a contestualizzare in maniera egregia quello che a tutti gli effetti è un gioco di corse atipico. Un uomo si ritroverà infatti catapultato in un carrello in compagnia di una capra. Le urla di questo strano duo faranno da propulsore e permetteranno di superare pericolosi ostacoli e completare sfide letali in una serie di negozi. Raccontato in questi termini Supermarket Shriek potrebbe sembrare poco più che un gioco in flash, di quelli che impazzano su smartphone e tablet. Niente di più sbagliato, perché l’opera di Billy Goat è un concentrato di follia e divertimento. Dai titoli portatili eredita solo la rapidità con cui potranno essere affrontati i livelli.

La modalità principale di Supermarket Shriek consiste in una campagna affrontabile sia da soli che in coppia. Lo scopo è invadere una serie di negozi appartenenti a diversi settori merceologici. Si passa dagli alimentari agli articoli sportivi o di bricolage, a bordo di un carrello che è controllabile solo attraverso le urla. Ogni schema dura solitamente pochi minuti e richiede di arrivare al traguardo del percorso senza essere colpiti dagli ostacoli oppure di completare prove specifiche. Tra queste troviamo abbattere strutture oppure battere l’intelligenza artificiale, con una difficoltà che andrà crescendo con il passare delle ore, senza mai diventare eccessivamente frustrante.

G.O.A.T.

La meccanica alla base di Supermarket Shriek è senza ombra di dubbio una delle più strane che si siano viste su PlayStation. Sia il protagonista del gioco che la capra sua compagna in questa disavventura sono infatti in grado di lanciare potenti urla. Queste fanno, come detto, da propulsore per il carrello della spesa in cui il duo è confinato, consentendone lo spostamento sui circuiti. Non avendo un volante, però, il veicolo di fortuna non può sterzare autonomamente. Per farlo è infatti necessario zittire una delle due teste, per far sì che l’altra consenta la derapata e di conseguenza di eseguire la curva.

Più facile a farsi che a dirsi, fortunatamente. Dopo qualche minuto di disorientamento i controlli diventano intuitivi e semplici da padroneggiare. Gli unici tasti da utilizzare sul DualShock, di fatto sono i grilletti dorsali, deputati all’attivazione delle urla. A rendere la sfida più complessa ci pensano però i numerosi ostacoli disseminati lungo il percorso del negozio. Asce, buchi pieni di fiamme e persino pedane rotanti e semoventi, tutto per evitare che si possa arrivare alla cassa e fuggire impuniti dalla struttura. Al termine di ogni schema, inoltre, si riceverà un punteggio basato sulla performance. Questo sarà utile per gratificazione personale, classifiche online e soprattutto per sbloccare una serie di oggetti cosmetici con cui personalizzare i nostri eroi.

Capra e cavoli

Supermarket Shriek, nella sua semplicità, offre una buona varietà di sfide. Si passa dalle semplici corse a ostacoli in cui cercare di arrivare al traguardo più rapidamente possibile a prove di vario genere, sempre ben contestualizzate. L’abbattimento di barattoli di fagioli tra le corsie oppure la raccolta di determinati oggetti dagli scaffali prima di darsi alla fuga sono all’ordine del giorno. Nonostante le varie possibilità offerte al giocatore e la presenza di alcuni livelli bonus però la ripetitività è dietro l’angolo. La richiesta di fondo sarà infatti sempre quella di correre su un dato percorso evitando quanto più possibile le sbavature.

L’assenza di avversari se non il cronometro, salvo rare eccezioni, non contribuisce a tenere alta l’attenzione dei giocatori. Si possono puntare a migliorare i propri tempi per ottenere più stelle, ma difficilmente si deciderà di rigiocare uno specifico livello già terminato in precedenza. Il discorso cambia leggermente qualora si decida di affrontare l’avventura in cooperativa, dato che ogni giocatore controllerà un singolo personaggio. La precisione e la coordinazione saranno fondamentali per superare gli schemi, che risulteranno molto più divertenti e nel contempo impegnativi rispetto al gioco in solitaria. La natura festaiola di Supermarket Shriek emerge anche nella modalità Party, con cui potranno sfidarsi fino a quattro giocatori, Presente inoltre la possibilità (spassosissima ma a conti fatti ingestibile) di controllare il carrello con vere urla, quelle dei giocatori, utilizzando microfoni collegati al DualShock 4. Ingiocabile? Forse sì, ma si tratta di una meccanica che si sposa appieno con lo stile delirante del titolo.

Pulire il corridoio quattro

A livello tecnico Supermarket Shriek è un titolo molto semplice, che non punta al foto realismo né tanto meno cerca d’impressionare il giocatore. Offre piuttosto un’esperienza spensierata, che può ricordare prodotti come Overcooked oppure Out of Space. I modelli in stile cartone animato della capra dell’umano urlanti, accompagnate dai folli gadget, sono ben realizzati e ricchi di colore, così come gli effetti speciali. Questi non sono mai troppo invadenti ma, tra segni di derapata del carrello e strisciate di fagioli, riescono sempre a dare un tocco di colore al titolo.

Lo stesso effetto di supporto lo fa la colonna sonora, composta da pezzi perlopiù di sottofondo che richiamano una natura spiccatamente arcade. Ciò che risulta fin troppo invadente sono le urla della coppia di piloti da carrello, che potranno però fortunatamente essere modulate dal menu opzioni. Qui troviamo anche la possibilità di attivare un aiuto per i giocatori meno pratici grazie al quale muovere il carrello con l’ausilio della levetta analogica. Sfortunatamente anche così i comandi risulteranno a volte imprecisi, generando frustrazione soprattutto quando si punterà a completare i livelli con il punteggio migliore. Parlando infine di longevità, Supermarket Shriek non vanta una campagna lunghissima, dato che potrà essere completata in meno di cinque ore. La possibilità di giocare con i propri amici in ogni modalità lo rende però pressoché infinito.

Trofeisticamente parlando: approvati da Vittorio Sgarbi

L’elenco trofei di Supermarket Shriek vanta una gran quantità di trofei e, a sorpresa, nasconde al suo interno anche un trofeo di Platino. Sbloccarlo potrebbe sembrare una passeggiata, vista la quantità di coppe che cadranno in testa ai giocatori nelle prime ore, ma le tre stelle in ogni livello sono una vera e propria insidia che solo i cacciatori più temerari potranno superare indenni.

VERDETTO

Supermarket Shriek è uno dei titoli più strani che siano presenti nel catalogo di PlayStation 4 ma proprio per questo è in grado di colpire e di stupire i giocatori, proprio come un carrello della spesa lanciato a tutta velocità nella corsia di un supermercato con dentro una capra urlante. L'opera di Billy Goat Entertainment, nonostante una ripetitività di fondo e controlli non sempre precisissimi, riesce a intrattenere e divertire per svariate ore, senza contare la possibilità di affrontare il gioco con un amico per aumentare ulteriormente il caos.: se non avete paura di urlare a squarciagola su un carrello, vi suggeriamo di lanciarvi senza esitazione in questa folle avventura.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.