Synergia – Recensione

Sviluppatore: Radi Art Publisher: Top Hat Studios Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Visual Novel Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 14,99 € Italiano:

La moda delle visual novel sta lentamente prendendo piede anche in Occidente, portando numerosi sviluppatori, indie e non, a mettere su schermo le proprie idee. Lentamente, è arrivato anche il turno dei dating sim, che con le loro incredibili storie d’amore hanno conquistato i videogiocatori di ogni età e sesso. Anche Top Hat Studios si sono cimentati in questa impresa, pubblicando il lavoro di Radi Art, Synergia, una visual novel thriller yuri. Buona lettura con la recensione di Synergia.

Synergia

Umani e macchine: una complessa convivenza

In una futuristica e distopica città dell’Impero incontriamo la nostra protagonista, Cila, una poliziotta cinica, perennemente accigliata e con scarse abilità sociali. La sua esistenza è scandita da eventi ciclici: casa, lavoro e nuovamente casa. Un giorno, il suo androide domestico, Elaine, smette di funzionare e la migliore amica di Cila, Yoko, si offre di regalarle un modello di androide più avanzato, Mara, che sarà in grado di riempire efficacemente il vuoto lasciato da Elaine. E’ così che la vita di Cila si anima un po’ grazie al carattere curioso e capriccioso dell’androide che la rende più simile a un umano.

Scegliere non è mai stato così semplice

Quella di Synergia è una storia molto interessante ambientata in un mondo altrettanto affascinante. Il world build, i cui dettagli diventano più nitidi man mano che proseguiamo la lettura, è studiato fin nei minimi dettagli e dimostra la complessa realtà in cui le protagoniste vivono. Avremo modo di riflettere su numerose tematiche che vanno dall’ecologia all’etica. Alcune di esse includono la convivenza tra umani e robot, le macchine come esseri capaci di provare sentimenti e desideri, il rapporto umani-macchine da un punto di vista romantico e sessuale e persino il robo-razzismo.

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Tuttavia, per quanto intrigante come storia, ci verranno proposte pochissime scelte che, tuttavia, non avranno alcun impatto a livello narrativo se non nell’ultima porzione di gioco, andando a determinare il tipo di finale. Una caratteristica alquanto… strana, considerato che le scelte giocano un ruolo importante nelle visual novel. Comunque sia, se da un lato abbiamo un universo così ricco, dall’altra troviamo un cast esiguo e che trae ispirazione dagli stereotipi ampiamente conosciuti: il personaggio freddo e distaccato, la ragazza infantile, dolce e curiosa e così via. La scialba caratterizzazione dei personaggi, ahimè, si riflette anche nel modo in cui il rapporto romantico al centro della storia viene sviluppato: viene introdotto di punto in bianco e sviluppato con una certa fretta, cosa che rende difficile apprezzarlo.

Giocatore.exe ha smesso di funzionare

L’ambizione del progetto si perde nell’esecuzione, purtroppo. La lettura è scandita da un ritmo lento, appesantita dalla pessima scelta di non suddividere ciascun paragrafo in frasi piccole di massimo due o tre righe. Dialoghi, pensieri e descrizioni arriveranno a volte in mattoni di testo difficilmente digeribili. A peggiorare le cose c’è la mancanza degli sprite e del doppiaggio, che forzano il giocatore a esaminare lo schermo per verificare quale personaggio stia parlando.

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L’UI non è male e tenta di richiamare l’interfaccia di una conversazione digitale; l’unico problema sta nella scelta dei colori, rosso o bianco, che a lungo andare affaticano la vista. Potreste considerare di fare delle brevi sessioni di lettura proprio per questo motivo. Come dicevo, la storia è brevissima e, poiché prevede due finali, è necessario rileggerla due volte. Qualcuno sarà contento, qualcun altro no. E’ in soccorso dei “no” che arriva la funzione “salta”. Generalmente, essa permette di saltare tutte le parti di testo già lette durante la prima lettura. In Synergia, però, salta tutto il testo presente, anche quello che non avevate ancora letto.

Utilizzando la combinazione di tasti L1 + R1 sarà possibile fermarsi nel momento desiderato. Però la mancanza di un colore diverso per i testi non letti renderà difficile distinguere le scene nuove da quelle vecchie. Sorprende il fatto che Synergia si presenti così, con errori grossolani che inficiano di molto la qualità del prodotto. Chiunque abbia letto almeno un paio di visual novel saprà l’importanza che tali caratteristiche assumono. E quanto utili sono per agevolare la lettura di testi (lunghissimi).

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Da un punto di vista estetico, il gioco se la cava bene. L’unica pecca è che la storia è corredata da disegni che richiamano uno stile fumettistico, anziché da CG, cioè scene che immortalano i momenti più iconici della storia. Le musiche, invece, sono impeccabili ed esprimono al meglio l’essenza di questa storia. Tutto merito del compositore Andy Andi Han, noto per il suo contributo in Sense: A Cyberpunk Ghost Story.

Trofeisticamente parlando: il cyber-platino

Synergia è un Platino facile e assicurato. Bisogna soltanto leggere la storia ed esplorare tutte le scelte per ottenere la bellissima coppa blu.

VERDETTO

Synergia è ricco di difetti che, con apposite patch e un budget maggiore, possono essere migliorati. Fatto salvo per questo aspetto, ci troviamo di fronte a un’opera discreta. Non è un capolavoro, ma non è nemmeno terribile. Se non si hanno aspettative troppo alte, risulta comunque gradevole e un’ottima storia per approfondire il genere cyberpunk con tutte le riflessioni che propone. Synergia acquista spessore verso le parti finali ed è lì che il giocatore vede il potenziale sprecato dell’opera. Chissà se Radi Art intenderà approfondirlo? Se il setting e/o l’orientamento romantico delle protagoniste non fa per voi, allora potete tranquillamente passare oltre.

Guida ai Voti

Nicole Altamura
L'ennesima amante della cultura (videoludica) nipponica. Sin da piccola è rimasta affascinata dai fantastici mondi degli RPG, ma di recente è passata al lato oscuro delle visual novel di mistero. Ha una certa predilezione per i titoli poco conosciuti e per questo si lamenta sempre di non poterne parlare mai con nessuno.

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