Promenade – Recensione Speedrun

Sviluppatore: Holy Cap Publisher: Red Art Games Piattaforma: PS5 (disponibile anche per PS4) Genere: Platform Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 24,99 € Italiano: Sottotitoli

C’è chi riprende i classici del passato, chi li ha trasformati in un flipper (Joku’s Island Express) e chi ne usa la struttura per liberare la creatività. La semplicità del platform lo rende un genere ideale alle sperimentazioni ed è ciò che ha provato a fare Holy Cap con Promenade, il protagonista della recensione Speedrun odierna che, grazie alla collaborazione con Red Art Games, cerca di trovare un gancio tra il passato e l’attuale panorama videoludico.

Una camminata saltellante

Promenade viene infatti promosso come un “collectathon in 2D“, recuperando un’etichetta degli anni ’90 e dei primi anni 2000 che concerneva i titoli capaci di fare della raccolta di oggetti il loro gameplay. Ebbene, il giovane Nemo e il suo roseo compagno polpesco sono incaricati di aggiustare il Grande Ascensore, scovandone i vari pezzi in giro per la mappa.

Si tratta di un contesto narrativo leggero e funzionale al gameplay, quello creato da Holy Cap, che parte dall’immaginazione di un bambino per trasformare alcune sue fantasie in creature e oggetti tangibili, dalla base dove recuperare la salute a forma di amaca, agli alberi fatti di pezzi di stoffa, passando per il teletrasporto costituito da altrettante pezze posizionate alla bene e meglio.

Promenade

Un polpo per saltare, un polpo per distruggere

Mi aggancio all’attacco iniziale per spiegare l’idea di Promenade: se i balzi di Nemo sono deboli per salire il Grande Ascensore, in suo aiuto arriva il polpo rosa, che il protagonista può lanciare davanti a sé in stile boomerang per avere un nuovo rimbalzo. Non servono inoltre troppi minuti per trasformare la dinamica di base in qualcosa di più elaborato, tramutando il piccolo mollusco ora in un’arma, ora in un rampino.

Di abilità in abilità sbloccata, la mappa – che coinvolge quasi tutti i livelli, o meglio i piani dell’Ascensore – si arricchirà di possibilità per il giocatore, che con un po’ di allenamento potrà compiere dei doppi balzi in aria e delle rotolate fulminee. Sono mosse tanto fondamentali nell’esplorazione e nella relativa risoluzione dei brevi puzzle ambientali – con lo scopo di raccogliere gli ingranaggi dorati – quanto nei combattimenti.

Anche i nemici più grandi e coriacei del gioco nascondo dei pezzi da collezionare e l’unico modo per sconfiggerli è sempre lo stesso: sfruttare le sfere offerte dall’arena per colpire il nemico per un numero di volte specifico. Soprattutto quando l’azione si fa più concitata, si nota la mancanza di una certa fluidità e immediatezza tra gli input del giocatore e la risposta del gioco.

Il fenomeno non inficia una possibile vittoria, ma fa il paio con un onboarding mal congegnato, che in pochi attimi trasporta il giocatore dai passi basilari alla richiesta di concatenare delle mosse mai eseguite prima. Va anche considerato che il titolo edito da Red Art Games sia molto permissivo, nella misura dell’assenza di un game over vero e proprio, con il bambino che viene semplicemente riportato alla sua amaca.

Promenade

La camminata verso il cielo di un bambino

Ora i colori, ora il character design e gli ambienti conferiscono a Promenade un’anima fanciullesca, ricalcando l’immaginazione di un bambino, di Nemo.

Scoprire che il mondo di gioco sia (quasi) un unico grande spazio naturale con il solo Grande Ascensore a segnare l’ingresso a uno o a un altro livello è una scoperta che si converte subito nella consapevolezza di un gioco che, nella sua leggerezza, riesca a essere solido e divertente.

Trofeisticamente parlando: altro che camminata!

Il nome del gioco significa pure passeggiata, ma non sembra essere la stessa filosofia che abbracciano i suoi trofei, tra 28 di bronzo, 12 d’argento, 3 d’oro e l’agognato Platino. Per assicurarsi i suoi 44 obiettivi, sarà infatti necessario scoprire ogni segreto del gioco, compiere delle azioni specifiche e superare delle prove a tempo.

VERDETTO

Non fatevi ingannare da quei colori e da quei personaggi simili a dei peluche: Promenade è un gioco che nella sua leggerezza di bambino riesce a trovare un buon equilibrio tra divertimento e momenti in cui sia richiesta un minimo di concentrazione per superare le sue piattaforme. Una risposta non totalmente precisa nei comandi mina la sua fluidità, ma rimane un platform da consigliare agli appassionati del genere.

Guida ai Voti

Maria Enrica
Grata dal 1994 ai videogiochi per sopperire a pigrizia e mancanza di fantasia, è stata svezzata da mamma Nintendo, allevata da Sony fin dalla prima PlayStation, cresciuta con un pad in mano e il Game Boy Advance nell'altra. Laureanda in Lettere classiche, avversa ai videogiochi in digitale, sogna per questo una casa dove custodire una collezione degna di tale nome.