Tekken 8 – Recensione

Sviluppatore: Bandai Namco Entertainment Publisher: Bandai Namco Entertainment Piattaforma: PS5 Genere: Picchiaduro Giocatori: 1-2 (Online: 2-16) PEGI: 16 Prezzo: 79,99 € Italiano: Sottotitoli

Dopo ben 7 anni di attesa è tempo di decretare il nuovo King of the Iron Fist Tournament, non trovate? Tekken 8, ve lo anticipiamo, lo fa splendidamente. Uno dei migliori episodi della saga, pensato per avvicinare davvero qualsiasi tipo di giocatore e a cui abbiamo fatto fatica a trovare dei veri e propri difetti. Se però questo non vi basta, siete curiosi di scoprire chi è più forte tra Jin e Kazuya o di sapere quanto è davvero potente l’Unreal Engine 5, allora non potete perdervi la nostra recensione.

Tekken 8

Di cosa parla la storia di Tekken 8?

Tra what if, qualche correzione in corsa e capitoli apocrifi, la storia del torneo di combattimento più famoso al mondo è sempre argomento controverso. Tekken 8 mette quindi subito a disposizione i classici filmati di riepilogo per riassumere gli ormai trent’anni della saga: dal primo all’ultimo scontro tra Kazuya ed Heihachi, fino alla comparsa di Jin e la rivelazione del suo “Devil Gene”. Affari di famiglia che però, con il passare del tempo, hanno stavolto le sorti dell’intero mondo. Da un acceso scontro tra padre e figlio, si è infatti passati ad assistere a vere e proprie guerre per il controllo del pianeta. In Tekken 8 la narrazione è affidata a “Il risveglio dell’oscurità” che racconta le conseguenze dell’ultima vittoria di Kazuya e delle scelte passate di Jin, condizionate dalla sua natura demoniaca.

Questa modalità ci ha sinceramente stupito: non troppo longeva, ma densa di eventi (spesso molto sorprendenti) e di nuove e vecchie conoscenze del Torneo del Pugno d’Acciaio. Le tante cutscene sono intervallate da altrettanti combattimenti, uno più spettacolare dell’altro, ma non aspettatevi solo pugni. Ci si addentra nell’animo dei protagonisti, e di alcuni comprimari, andandone a scoprire luci e ombre. Non aspettatevi una trama d’autore, anzi; Tekken 8 è spesso esagerato, con power-up incredibili e muscoli che spaccano lo schermo, ma è proprio per questo che funziona. Sono poi tantissime le citazioni al passato, con il ritorno di rivalità storiche, ma anche tante porte lasciate aperte per il futuro della serie. Insomma, chi è più forte tra Jin e Kazuya non ve lo diciamo, ma vi consigliamo di godervi il gioco e scoprirlo in prima persona perché ne vale assolutamente la pena.

Tekken 8

Non solo pugni

Tekken, come sempre, è però un gioco che si presta a diversi approcci. C’è chi ama partire dalle modalità single player, ossia quella che vi abbiamo appena raccontato, e chi preferisce immergersi subito nel mondo delle lotte competitive online. Tekken 8 non delude sotto questo aspetto, con tantissime possibilità, per ogni tipo di esigenza: dalla Tekken Fight Lounge, una lobby online in cui è possibile creare il proprio avatar e interagire con altri giocatori, ai match rapidi, fino al ritorno del Tekken Ball, passando per la personalizzazione e concludendo con la Quest arcade.

Proprio questa è forse una delle novità più intriganti, indispensabile per i novizi, ma con qualche chicca anche per i più smaliziati. Utilizzando lo stesso avatar del Fight Lounge vivremo una breve avventura con protagonisti… noi! Viaggeremo con il nostro avatar in varie sale da gioco per sfidare giocatori di Tekken da tutto il mondo e diventare il migliore al mondo. In ogni tappa ci verrà spiegata, con un breve ma efficace tutorial, una delle feature di gameplay: dalle più classiche a quelle introdotte in questo capitolo. Che non sappiate giocare a Tekken o che vogliate semplicemente affinare le vostre tecniche, non avrete più scuse!

Un tocco di originalità

Molto interessante anche la modalità Super Battaglia Fantasma, grazie alla quale potremo sia allenare il nostro fantasma, per insegnargli il nostro stile di lotta e condividerlo in rete, che combattere contro le creazioni di altri giocatori e sbloccare diversi costumi aggiuntivi. Non mancano ovviamente gli Episodi personaggio, nei quali potremo controllare tutti i personaggi del roster per scoprire come sarebbero andate le cose se Paul, Hwoarang o King, per citarne qualcuno, avessero vinto la nuova edizione dell’Iron Fist Tournament.

Simpatico il cameo del Tekken Ball, una modalità più spensierata e stravagante assente da troppo tempo nella serie. Chiudiamo parlando dell’editor dei personaggi: un lavoro nel complesso ottimo, tanto che in rete sono già tantissimi i giocatori che condividono con fierezza le proprie creazioni (Jack-Hachi è uno dei più spassosi in assoluto). Si poteva però fare qualcosina in più dal punto di vista della quantità, magari anche con qualche richiamo agli outfit del passato, ma non escludiamo che novità in tal senso possano arrivare con i prossimi DLC.

Il gameplay di Tekken 8

La struttura di gioco è quindi ottima, ma il gameplay è anche meglio. Tantissime novità aggiungono profondità e imprevedibilità agli scontri e, allo stesso tempo, permettono di imparare davvero a giocare ad alti livelli (anche se avete sempre premuto tasti a caso per tirare fuori combo improbabili). Oltre al ritorno delle Rage Art, potenti mosse cinematografiche che è possibile utilizzare una volta per round quando la barra dell’energia scende sotto la soglia critica, il vero protagonista è il nuovo Heat System.

L’interfaccia si arricchisce infatti di una nuova barra di energia: questa ci indicherà lo stato dell’Heat Burst, attivabile una sola volta per round attraverso il tasto apposito o con una mossa preposta (Heat Engager). L’Heat Burst ha una durata limitata, durante la quale potremo recuperare energia mettendo a segno colpi e, allo stesso tempo, arrecare danni all’avversario anche se in posizione di guardia. Un vero e proprio game changer insomma, da usare con parsimonia per aggiungere quel tocco di strategia e, perché no, di psicologia in ogni scontro.

Pochi ma buoni

Altra novità, forse meno riuscita delle altre, è la possibilità di attivare una modalità di gioco facilitato. Ciò ci permetterà di realizzare lunghe e potenti combo con la pressione di pochi e semplici tasti: come già anticipato durante la nostra prova del Closed Network Test, questo è più un modo di avvicinare alla serie chi non ha mai provato un picchiaduro piuttosto che un metodo per vincere sfide di un certo spessore. In tal senso, ci sono sembrati pensati meglio i tutorial, che in ogni modalità guidano il giocatore alla scoperta di moveset e feature di gameplay. Ci sono poi diverse piccole revisioni alle mosse e alla reazione di chi le subisce che abbiamo trovato estremamente a fuoco: ad esempio, ogni personaggio ha delle mosse per far “rimbalzare” l’avversario a terra e avviare la propria combo aerea (magari sfruttando anche l’Heat Burst).

Parlando del roster, composto da 32 personaggi, salta subito all’occhio la presenza di solo 3 protagonisti inediti: Azucena, Victor e Reina. Gli sviluppatori di Bandai Namco hanno preferito costruire dei personaggi più profondi, nell’estetica, nella trama e nel moveset; pochi ma buoni, per intenderci. In Tekken 7 le new entry erano ben 9, di cui solo 2 sopravvissute in questo nuovo capitolo. Numeri che fanno percepire un lavoro molto più concentrato sulla qualità, rispetto alla mera quantità. Tekken 8, senza troppi giri di parole, è divertente, dinamico e pieno di novità da approfondire. Il miglior picchiaduro sulla piazza? Questo ce lo dirà il tempo e dipenderà dal supporto degli sviluppatori e dai contenuti che arriveranno nei prossimi mesi. Ad oggi il gioco funziona alla perfezione, azzecca tutte le novità e conferma lo spirito che abbiamo imparato ad amare in questi trent’anni di franchise.

Tekken 8

Combo in alta risoluzione

Uno degli aspetti che più incuriosiva di Tekken 8 era senz’altro quello tecnico. Il passaggio a console di nuova generazione con l’Unreal Engine 5 si vede e fa la differenza. Ogni combattimento è sorretto da una struttura di gioco solida, da un gameplay divertente e da una grafica impeccabile. Mai un’incertezza sul framerate, caricamenti veloci, effetti particellari da urlo, vestiti che si rovinano dopo aver subito diversi colpi e ancora più interattività degli scenari. Uno spettacolo sotto ogni punto di vista, insomma.

Anche l’aspetto che più ci preoccupava, ovvero la stabilità del multigiocatore online, si è alla fine rivelata una piacevole sorpresa. Non siamo davanti alla modalità online perfetta, ma purtroppo questo dipende anche molto dalle vostre connessioni e da quelle degli avversari. In linea di massima, anche nelle settimane di lancio non abbiamo riscontrato particolari rallentamenti e raramente ci siamo trovati davanti a partite del tutto ingiocabili. Una sfida non scontata, considerando anche la natura cross-platform dell’infrastruttura online.

Tekken 8

Come sbloccare il Platino di Tekken 8

Ottenere il Platino di Tekken 8 è tutt’altro che difficile: potreste farlo vostro in una decina d’ore con un minimo di familiarità con il genere. I trofei sono quasi tutti Offline e richiedono di completare le due principali modalità in single player del gioco. Le coppe Online sono poche e molto semplici: vi basterà una vittoria e dieci scontri, anche persi volendo. Insomma un titolo assolutamente da tenere d’occhio se siete cacciatori di trofei. Potete sicuramente farvi un’idea più precisa grazie al nostro Elenco Trofei di Tekken 8.

VERDETTO

Tekken 8 rasenta la perfezione: tantissime modalità pensate per ogni tipo di giocatore, gameplay rinnovato ma divertente come non mai e comparto tecnico di livello altissimo. Se pensiamo poi ai tanti contenuti in arrivo con i prossimi DLC, non possiamo che essere entusiasti del lavoro svolto da Bandai Namco. Uno dei migliori di capitoli della serie, un must have di questa generazione, da avere in libreria anche se i picchiaduro non sono il vostro genere preferito.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.